di Mons. Daniel L. Dolan 1
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Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
mercoledì 28 settembre 2011
Chi di beato colpisce...
martedì 27 settembre 2011
Dalla terra della Riforma
E la "riforma della riforma"? E' a un punto fermo o non vale per i politici?
I due recenti viaggi del Papa in Spagna, lo scorso agosto, e quello appena concluso in Germania, ci mostrano due immagini emblematiche che danno da pensare. Sembra che i politici possano essere 'dispensati' rispetto alla Riforma della Riforma, della quale peraltro non si vedono applicazioni diffuse, dato che sono pochissimi i sacerdoti ed i vescovi che seguono l'esempio del Papa nella ri-sacralizzazione della Liturgia.
lunedì 26 settembre 2011
SUPPLICA AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
SUPPLICA AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI: APPROFONDITO ESAME DEL PASTORALE CONCILIO ECUMENICO VATICANO II
Al Santo Padre Benedetto XVI, Sommo Pontefice, felicemente regnante, affinché voglia promuovere un approfondito esame del pastorale Concilio Ecumenico Vaticano II - Santità, Mons. Brunero Gherardini, sacerdote della diocesi di Prato e canonico della Basilica di S. Pietro, già Ordinario di Ecclesiologia nella Pontificia Università Lateranense e Decano dei teologi italiani, ha rivolto alla Santità Vostra nel 2009 una accorata quanto rispettosa Supplica, mirante ad ottenere l’autorizzazione all’inizio di un ponderato e pubblico discorso critico sui testi del Vaticano II. A questa Supplica si è idealmente associato nel 2010 il prof. Roberto de Mattei, docente di Storia della Chiesa e del Cristianesimo all’Università Europea di Roma, vice presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nella sua Supplica, il prof. Gherardini ha scritto: “Per il bene della Chiesa – e più specificamente per l’attuazione della ‘salus animarum’ che ne è la prima ...
Al Santo Padre Benedetto XVI, Sommo Pontefice, felicemente regnante, affinché voglia promuovere un approfondito esame del pastorale Concilio Ecumenico Vaticano II - Santità, Mons. Brunero Gherardini, sacerdote della diocesi di Prato e canonico della Basilica di S. Pietro, già Ordinario di Ecclesiologia nella Pontificia Università Lateranense e Decano dei teologi italiani, ha rivolto alla Santità Vostra nel 2009 una accorata quanto rispettosa Supplica, mirante ad ottenere l’autorizzazione all’inizio di un ponderato e pubblico discorso critico sui testi del Vaticano II. A questa Supplica si è idealmente associato nel 2010 il prof. Roberto de Mattei, docente di Storia della Chiesa e del Cristianesimo all’Università Europea di Roma, vice presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nella sua Supplica, il prof. Gherardini ha scritto: “Per il bene della Chiesa – e più specificamente per l’attuazione della ‘salus animarum’ che ne è la prima ...
Di male in peggio
LA C.E.I. LANCIA "UNA CHIESA AL MESE": CONSIGLI ARCHITETTONICI PER CHI VUOL PERDERE LA FEDE
di Francesco Colafemmina
Solo la scorsa settimana vi avevo informato circa il nuovo concorso C.E.I. dedicato all' "edilizia di culto", termine trés chic che sostituisce quello di "architettura sacra". E infatti quasi a dimostrazione dell'assenza di "sacro" dall'edilizia di culto italica, ecco che la C.E.I. lancia la rubrica online "Una chiesa al mese".
di Francesco Colafemmina
Solo la scorsa settimana vi avevo informato circa il nuovo concorso C.E.I. dedicato all' "edilizia di culto", termine trés chic che sostituisce quello di "architettura sacra". E infatti quasi a dimostrazione dell'assenza di "sacro" dall'edilizia di culto italica, ecco che la C.E.I. lancia la rubrica online "Una chiesa al mese".
DALLA SHOAH A NOSTRA AETATE SINO ALLO STATO D’ISRAELE
d. CURZIO NITOGLIA 24 settembre 2011 |
● Il nuovo rapporto tra giudaismo e cristianesimo, secondo Nathan Ben Horim (Nuovi orizzonti tra ebrei e cristiani, Padova, Messaggero, 2011), ex ministro all’Ambasciata d’Israele in Italia incaricato dei rapporti con la S. Sede dal 1980 al 1986, è dovuto «a tre eventi: la shoah[1], la nascita dello Stato d’Israele e il concilio Vaticano II» (ibidem, p. 11). Infatti la shoah impone riflessioni storiche, politiche e morali di enorme portata, alle quali nessuno – nemmeno la Chiesa – può sottrarsi. Dalla shoah (1942-45) è nato lo Stato d’Israele (1948), che ha soprattutto un significato etnico ed anche normativo-religioso per l’ebraismo. Da queste riflessioni storiche, morali, politiche, etnico-religiose (dacché il giudaismo è un popolo o stirpe che si riconosce in una certa pratica etica o religiosità[2]) è nato il concilio Vaticano II (1962-65), che «segna una svolta epocale nella storia della Chiesa cattolica[3]. […] Uno dei mutamenti più significativi del Concilio ha riguardato il rapporto con gli ebrei, […] “che rimangono ancora carissimi a Dio”» (ivi). |
Il Concilio che cambiò il mondo
Il Concilio che cambiò il mondo
(Francesco Perfetti su “Il Tempo” del 22/09/2011) Il Concilio Vaticano II fu solennemente aperto a Roma nella Basilica di San Pietro l’11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII e chiuso, dopo quattro sessioni, nello stesso luogo l’8 dicembre 1965 da Paolo VI. Sarebbe dovuto durare tre mesi e durò tre anni. Era il ventunesimo concilio ecumenico o generale nella storia della Chiesa.
Fu circondato da attese e speranze ma anche da equivoci interpretativi.
Ad Joseph
L’ennesimo tradimento della Fede di Benedetto XVI a Erfurt: lettera aperta di Luciano Gallina
di Luciano Gallina
In riferimento al discorso fatto da Benedetto XVI nel convento agostiniano diErfurt, ci sono da fare alcune riflessioni di carattere OGGETTIVO, che forse per distrazione o altro non sono state fatte e il tutto è stato dipinto come la migliore missione apostolica di Benedetto XVI, missione che nella migliore delle ipotesi la possiamo definire di cortesia, anche se il termine esatto sarebbe di sottomissione per non dire di tradimento nel riguardi di Gesù Cristo.
Perché tradimento nei riguardi di Gesù Cristo?
domenica 25 settembre 2011
De profundis
Suor Serafina Micheli e la visione di Lutero all'Inferno
Nel 1883 Suor Maria Serafina Micheli (1849-1911) che sarà beatificata a Faicchio in provincia di Benevento e diocesi di Cerreto Sannita il 28 maggio 2011, fondatrice dell’Istituto delle Suore degli Angeli, si trovava a passare per Eisleben, nella Sassonia, città natale di Lutero. Si festeggiava, in quel giorno, il quarto centenario della nascita del grande eretico ( 10 novembre 1483) che spaccò l’Europa e la Chiesa in due, perciò le strade erano affollate, i balconi imbandierati.
Lutero, tradizionalista!
Ammonimento ai Giudei
Dopo essere stato qui in questo periodo e aver predicato, ora devo rientrare a casa e forse non potrò più predicare, per cui voglio benedirvi e pregarvi di seguire con diligenza ciò che vi insegnano i vostri predicatori e pastori fedelmente sulla grazia di Dio: siate frequenti nella preghiera. Che Dio vi protegga da tutti i sapienti e cavillosi che disprezzano linsegnamento del Vangelo: è già molto il danno che essi hanno provocato e ne vorrebbero fare ancora. Per di più nella vostra regione avete ancora Giudei, che fanno gravi danni.
sabato 24 settembre 2011
PAOLO VI: IL PAPA CHE CAMBIÒ LA CHIESA (CAP. 3)
PAOLO VI: IL PAPA CHE CAMBIÒ LA CHIESA (CAP. 3) |
PAPA PAOLO VI: I PRIMI ANNI Montini nacque il 26 settembre 1879 nella casa di campagna della famiglia, nel villaggio di Concesio, a pochi chilometri dalla città di Brescia. Alla nascita, la patriarca della famiglia, Francesca Bufali Montini, la sua nonna paterna, decise che la madre del piccolo, Giuditta, era troppo debole per allattare, e così il bambino fu mandato dalla balia Clorinda Peretti di Nave, per i primi 14 mesi della sua vita. Il giovane Battista visse una vita vegetativa di grande conforto, come il “fragile” e “piagnucoloso” figlio di mezzo tra i due fratelli di buona salute: Lodovico, il maggiore, e Francesco, il più giovane. Giorgio Montini, il padre di Battista, era un giornalista di successo e, nel 1885, a soli 25 anni e non ancora laureato, era stato chiamato a dirigere il quotidiano cattolico “Il Cittadino” di Brescia. Entrambi, Giorgio e Giuditta, condividevano la passione per la politica di sinistra; una passione che passò, poi, ai loro figli. La casa Montini, ... |
Uomini di Dio
di Benny Lai
Fu nei mesi successivi alla morte di Giovanni XXIII che il cardinale Siri mi parlò per la prima volta di padre Pio. Avvenne nel corso di uno di quei colloqui che si svolgevano in un salottino dell'appartamento privato del cardinale, come ogni qual volta tornavo a Genova la domenica mattina per tornare a Roma la sera stessa. Due notti in treno e una giornata a Genova, che essendo festiva mi consentiva di passare pressoché inosservato nel palazzo arcivescovile, dove tutti gli uffici erano chiusi. Una precauzione dettata dalla riservatezza utile ad ambedue: al cardinale che non doveva soppesare i pensieri e contare le parole per timore di venire citato, e a me per non essere professionalmente assimilato ad un determinato ambiente prelatizio.
Amore strano! Domanda su Dio..? ..Quale Dio?
“Lutero amava Dio, noi meno”. La visita a Erfurt del Papa teologo che dialoga sulla Giustificazione
24 settembre 2011 -
Racconta lo storico Alberto Melloni che quando Joseph A. Komonchak, prete dell’arcidiocesi di New York, professore alla Catholic University of America di Washington e grande studioso del Concilio, scrisse in un pamphlet che i teologi tomisti sono vita natural durante o riformatori o conservatori mentre gli agostiniani nascono riformatori ma muoiono conservatori, Joseph Ratzinger sorrise felice di trovarsi d’accordo col suo collega americano. Perché anche lui, da studioso agostiniano, “ritiene che le riforme restano comunque pleonastiche, superflue, rispetto al cuore della vita di fede, l’interrogativo su Dio, quello stesso interrogativo che ieri in Germania il Papa ha ricordato essere anche il centro della vita e del pensiero di Martin Lutero”.
Deutschland docet..
IL MODERNISMO COME “SETTA SEGRETA”
“Hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie” (Gv., III, 19);
“Ho predicato sempre apertamente ed in pubblico e non ho mai detto nulla in segreto” (Gv. XVIII, 20).
* * *
Prologo
San Pio X definì il modernismo una “setta segreta”(‘motu proprio’ Sacrorum Antistitum o Giuramento anti-modernista, 1°settembre 1910)[1]. Tale carattere di setta segreta lo si risconta anche nel fenomeno dei marrani o falsi convertiti, che esteriormente facevano finta di essere cattolici mentre in privato praticavano segretamente il giudaismo. Di questo problema abbiamo già parlato e qui ci limitiamo a darne solo un breve cenno per aiutare il lettore a capire meglio il problema dell’ora presente, che è quello del neo-modernismo, il quale infiltratosi nella Chiesa di cui ha preso le leve di comando per cercare di cambiarla, se mai fosse possibile, dal di dentro. Ma “le porte dell’inferno non prevarranno”.
venerdì 23 settembre 2011
Favole?
Biancaneve e i 7 antipapisti. Un report segreto e al vetriolo sui dissidi nella chiesa tedesca e su chi li pilota
23 settembre 2011 -
Leggi anche qui.
Le stanze vaticane non parlano, sussurrano, tutto sta nel saperle ascoltare” ripetono i diari del decano dei vaticanisti Benny Lai specificando, tuttavia, che l’ascolto “è fatto di tante cose”.
Ci sono i chiacchiericci degli uscieri, gli sguardi degli officiali, le mezze parole dei monsignori e i silenzi dei cardinali. E poi ci sono le lettere anonime, velenose e per nulla edificanti. E poi, un po’ meno grezzi di queste ma pur sempre senza alcuna patente di ufficialità, i report segreti fatti circolare tra i vari curiali da mani sempre molto interessate.
Promemoria per uno scisma
23 settembre 2011 -
La chiesa tedesca è attraversata da correnti antiromane che spingono per riforme all’interno della chiesa sulle quali Roma da tempo si è espressa negativamente.
L’origine di queste correnti è in quel cattolicesimo vicino ai settori protestanti e che continuamente cerca di adeguare la chiesa al mainstream del pensiero mondano.
Ancora un punto interrogativo?
Eretico riabilitato? | |
"Per Lutero Dio non era questione accademia ma lotta con se stesso, mentre oggi molti credenti scordano il peccato", afferma Benedetto XVI | |
VATICANISTA DE LA STAMPA | |
INVIATO A ERFURT Il Papa visita la città dove fu ordinato il monaco tedesco che nel Cinquecento ruppe col Papato e dette avvio alla più vasta riforma della storia del cristianesimo e sottolinea l'attualità della sua fede in confronto al tiepido atteggiamento di molti credenti odierni."Come posso avere un Dio misericordioso?", ha detto Joseph Ratzinger citando il padre del protestantesimo. "Che questa domanda sia stata la forza motrice di tutto il suo cammino mi colpisce sempre nuovamente. Chi, infatti, si preoccupa oggi di questo, anche tra i cristiani? Che cosa significa la questione su Dio nella nostra vita? Nel nostro annuncio? La maggior parte della gente, anche dei cristiani, oggi dà per scontato che Dio, in ultima analisi, non si interessa dei nostri peccati e delle nostre virtù". E invece "il male non è un'inezia", ha detto ancora il Papa. "Esso non potrebbe essere così potente se noi mettessimo Dio veramente al centro della nostra vita. La domanda: Qual è la posizione di Dio nei miei confronti, come mi trovo io davanti a Dio? - questa scottante domanda di Martin Lutero deve diventare di nuovo, e certamente in forma nuova, anche la nostra domanda". "Per me, come vescovo di Roma, è un momento emozionante incontrare qui, nell'antico convento agostiniano di Erfurt, rappresentanti del Consiglio della Chiesa Evangelica in Germania", ha detto il Papa. "Qui Lutero ha studiato teologia. Qui è stato ordinato sacerdote nel 1507. Contro il desiderio del padre, egli non continuò gli studi di giurisprudenza, ma studiò teologia e si incamminò verso il sacerdozio nell'Ordine di sant'Agostino. In questo cammino non gli interessava questo o quello. Ciò che non gli dava pace era la questione su Dio, che fu la passione profonda e la molla della sua vita e dell'intero suo cammino. 'Come posso avere un Dio misericordioso?': questa domanda gli penetrava nel cuore e stava dietro ogni sua ricerca teologica e ogni lotta interiore. Per lui la teologia non era una questione accademica, ma la lotta interiore con se stesso, e questo, poi, era una lotta riguardo a Dio e con Dio". ============== Forse sarebbe meglio rileggersi: http://www.edizioniamiciziacristiana.it/calvino.htm |
Papisti & anti
Monna Barbara vuole il Papa Re come nel Medioevo. Brava
Scomunica, che bella parola. Profuma di Medioevo, di cattedrali romaniche e fondi oro, di donne, cavalieri, armi, amori, di crociate e di corazze, di Guido, Lapo ed io, codici miniati, cacce col falco. Monna Barbara Spinelli l’ha pronunciata in un articolo su Repubblica e non in un contesto rievocativo, folcloristico come quei cortei in costume, sempre un po’ patetici, organizzati dalle pro loco. Sulla prima pagina del primo giornale d’Italia ha supplicato la chiesa di riesumare il glorioso istituto per davvero: una richiesta molto seria, avente il nobile fine di ristabilire l’ordine politico e sociale. Stupefacente resurrezione del temporalismo!
giovedì 22 settembre 2011
Povero Ambrogio...!
Scola sulla cattedra di Ambrogio, Milano volta pagina, ma a metà
(Camillo Langone su Libero del 16-09-2011) Sono un uomo semplice, io i libri di Angelo Scola non li capisco. No, non dico il primo titolo della sterminata bibliografia del nuovo arcivescovo di Milano, ovvero La fondazione teologica della legge naturale nello Scriptum super Sententiis di San Tommaso d’Aquino.
Non ho capito nemmeno i suoi libri successivi, che pure avevano titoli leggermente meno micidiali. Dopo qualche pagina dovevo abbandonarli affranto, con gli occhi incrociati e le orecchie assordate dalle parole preferite da Sua Eminenza, “libertà” e “laicità”, tanto preferite da venire pronunciate un numero infinito di volte, sino al completo stordimento del lettore. La situazione era ulteriormente complicata dal fatto che entrambe venivano usate con accezioni diverse, molto diverse, rispetto a quelle correnti. Accezioni (c’è bisogno di dirlo?) a me incomprensibili. Ho sempre pensato che se non ci arrivavo io, cattolico praticante con una certa frequentazione di vocabolari, tanti lettori medi avrebbero avuto difficoltà a comprendere che cosa caspita intendesse l’autore per “libertà” e “laicità”.
Confusione fra giudaismo ed ebraismo, fra Bibbia ebraica e cristiana!
BERLINO 3 / “La salvezza viene dai giudei”
Postato in General il 22 settembre, 2011Incontrando nel Reichstag di Berlino, nel pomeriggio di giovedì 22 settembre, una quindicina di rappresentanti della comunità ebraica tedesca, Benedetto XVI ha così ricordato la Notte dei Cristalli tra il 9 e il 10 novembre 1938:
Meglio atei che post-cattolici e a-cattolici!
Il Papa e il luterano postcattolico. Teologo domenicano amico di Ratzinger racconta l’assedio tedesco
22 settembre 2011 -
Leggi anche qui.
“Ratzinger non farà come molti tedeschi che si vergognano della propria fede cattolica e di essa, soprattutto innanzi ai luterani, si scusano. Il Papa non si scuserà per la sua fede e, al contrario, essendo consapevole di essere la guida della chiesa indicherà a tutti la giusta via”. Wolfgang Ockenfels è un teologo domenicano tedesco che nel 2003 Giovanni Paolo II volle fare membro del Pontificio Consiglio Justitia et Pax. Amico del Pontefice, docente all’Università di Treviri e redattore della rivista domenicana “die Neue Ordnung”, conosce bene la chiesa tedesca, una chiesa, dice, “affetta dal virus antiromano, che tormentosamente si occupa soltanto di se stessa continuando ‘dialogicamente’ a girare in tondo attorno a sé”.
Il buon-giorno si vede dal mattino...
ESEMPIO DI ERMENEUTICA
Riporto un breve commento su alcune dichiarazioni del Santo Padre che rivelano chiaramente la sua ermeneutica e la sua formazione filosofica.
“Dobbiamo di nuovo sviluppare la capacità di percezione di Dio”
ROMA, domenica, 18 settembre 2011 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito un intervento di Benedetto XVI per la trasmissione "Wort zum Sonntag" della televisione pubblica tedesca ARD, che è andato in onda sabato in tarda serata, alla vigilia del viaggio apostolico in Germania in programma dal 22 al 25 settembre.
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cari connazionali!
Tra pochi giorni partirò per il mio viaggio in Germania, e ne sono molto contento. Penso con gioia particolarmente a Berlino, dove ci saranno molti incontri, e, naturalmente, al discorso che terrò al Bundestag e alla grande Messa che potremo celebrare allo stadio olimpico.
Dio ci scampi e liberi....!!
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