ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 24 novembre 2011

Lo Yoga, il Dalai Lama, Laura Bush e la Magia Nera

Traggo dal sito dell’agenzia ADN Kronos la seguente notizia (1):

''Lo Yoga? È satanico'', anatema di padre Amorth sulla disciplina indiana

L'esorcista: ''Praticarlo porta al male come leggere Harry Potter''. Il prelato se la prende infatti anche con il maghetto più famoso del mondo: ''Sembra innocuo ma porta alla magia e, quindi, porta al male''

Auguri insoliti

il Presepe

Stiamo assistendo sovente a degli scenari, creati a tavolino da parte di una ristretta elite occulta globale, che mirano alla tensione. Ma questo non ci deve spaventare, perché la strategia della tensione punta proprio su questo. Mentre crisi "artificiali" proseguono e nuovi giochi di ruolo appaiono, si avvicina il Natale.
Prepariamoci psicologicamente ad affrontare un Dicembre più umano, più vero, ricordando la nascita di "Gesù il vegetariano" e cercando di evitare poi il discorso di fine anno di Napolitano.
Non credete che sia un modo positivo per iniziare l'anno nuovo?

Ora vi lascio a questo simpatico vivo video.. 
un Husky che dice: I love you!!! 
       

categoria animali - clicca qui

Strenna natalizia per tempi di crisi economica


l'autobiografia della ''Gospa''

Medjugorje: La "Gospa" stasera [7 gennaio 1983] ha cominciato a raccontare la sua vita. Lei racconta loro ed essi la seguono nella sua crescita. Ha detto che narrerà loro, a puntate, la sua vita. Ha proibito loro di raccontarla agli altri finché lei non avrà detto tutto. Ha assegnato a ciascuno di essi il compito di mettere per iscritto la sua biografia.

Una "veggente" asserirà di aver ricevuto il racconto per 850 giorni (gli altri veggenti per periodi differenti ma più brevi), fino al 10 aprile 1985. Nel 1988 la "veggente" confermerà di aver completato il libro e di essere in attesa dell'ordine di pubblicazione, che la "Gospa" ancor oggi non ha dato:

http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/la-vita-della-madonna.html

Il bel tacer..


Digiuno omiletico. Una proposta
Dopo l'articolo-appello a Benedetto XVI in tema di omelie apparso su “Vatican Insider”, e rilanciato da “San Pietro e dintorni” abbiamo ricevuto fra le altre questa lettera di don Sergio Mercanzin , che ci sembra un contributo tanto interessante sull'argomento e che vogliamo condividere con voi.


                                   Marco Tosatti
Dopo l’articolo-appello a Benedetto XVI
 in tema di omelie apparso su “Vatican Insider”, e rilanciato da “San Pietro e dintorni” abbiamo ricevuto fra le altre questa lettera di don Sergio Mercanzin , che ci sembra un contributo tanto interessante sull’argomento e  che vogliamo condividere con voi.
Don Sergio Mercanzin è direttore qui a Roma, all’ombra del Colosseo del “Centro Russia ecumenica – Il messaggio dell’icona”, fondato nel 1976 da lui e da p. Nilo Ezio Cadonna per aiutare i profughi dall'URSS e far conoscere la situazione dei cristiani in quel paese. Oggi è un centro di informazione sul cristianesimo orientale, un luogo d'incontro tra credenti e di dialogo ecumenico. Organizza cicli di conferenze per la conoscenza della spiritualità bizantino-slava, in primo luogo attraverso l'icona. Offre una vasta scelta di immagini appartenenti soprattutto alla tradizione cristiana orientale (icone, libri, calendari, audiovisivi).
Ecco la lettera:

Adulti o adulterati?

 Esame d’ammissione per i ministri cattolici. Avanti solo se “adulti”
Tra i cattolici riuniti a Todi il 17 ottobre, il richiamo del cardinale Angelo Bagnasco a non estromettere dall’impegno politico la difesa dei principi fondanti del “nostro vivere insieme” – inizio e fine della vita umana, famiglia, libertà religiosa ed educativa – era scivolato via come acqua sul marmo.
“A volte si sente affermare che di questi valori non bisognerebbe parlare perché ‘divisivi’”, aveva avvisato il cardinale, con in mente l‘editoriale del “Corriere della Sera” di quella stessa mattina, che ai cattolici intimava appunto di smetterla con la difesa dei principi non negoziabili.
Ma come non detto.

mercoledì 23 novembre 2011

La grande fuga


USA, FUGA DALLA CHIESA CATTOLICA
Il 3 per cento dei cattolici statunitensi ha lasciato la comunità ecclesiale a causa soprattutto degli scandali sulla pedofilia.
Giacomo Galeazzi - Città del Vaticano.
Due milioni «in fuga» da Roma. Effetto-abusi: emorragia di fedeli negli Stati Uniti. Il 3% dei cattolici Usa ha lasciato la Chiesa a causa dello scandalo dei preti pedofili, secondo una ricerca condotta per l’ università di Notre Dame da Daniel M. Hungerman. E a beneficiare maggiormente della crisi del cattolicesimo statunitense è la confessione battista. [...]
A mettere in guardia da una «crisi di credibilità» della Chiesa Usa era già stato Guido Mocellin sulla rivista dei padri dehoniani «Il Regno».

Perseverare diabolicum est!


La Chiesa non compia l'errore di sostenere i banchieri
di Martino Mora - 22/11/2011

        La Chiesa cattolica ha storicamente  denunciato come pratica immorale e peccaminosa  l'”usura”, non intesa come oggi quale prestito ad interesse troppo elevato, ma  come prestito a qualsiasi interesse. Tralasciando le chiarissime condanne evangeliche e paoline dell'accumulo delle ricchezze, possiamo almeno soffermarci sulla più specifica condanna dell'usura e degli usurai, che non era affatto nuova anche nel mondo pagano, dove era quasi ovunque vietata per legge.
I Padri della Chiesa, a partire da Clemente Alessandrino e dagli apologisti, condannano fermamente la pratica del prestito ad interesse.  S. Ambrogio, S. Agostino, S. Girolamo, S. Basilio, S. Gregiorio Nisseno, S. Gregorio Nazianzeno e molto più tardi S. Tommaso d'Aquino (che la definì “torpitudo” riprendendo il giudizio aristotelico sulla “crematistica”): tutti o quasi i principali intelletti della Chiesa cattolica, e molti dei santi più grandi, denunciano come illecito e immorale qualsiasi prestito ad interesse. E questo basandosi principalmente sulla Scrittura, ma anche sul sostegno delle grandi opere della filosofia classica, da Platone ad Aristotele. 
Dopo la prima condanna ufficiale del Concilio di Elvira (300-306), il  primo Concilio di Nicea (325) definisce illecita  l'usura, e la vieta ai religiosi. 
San Leone I Magno (440-461), il papa passato alla leggenda per avere fermato Attila, definisce  l'usura come “la morte dell'anima”. E' proprio Leone Magno, nel 440, a vietare tale pratica anche ai laici, divieto confermato dal Concilio di Clichy (627). 
Carlo Magno con il capitolare di Nimega (806) trasforma la proibizione morale della Chiesa. in legge dell'Impero. La pratica dell'usura viene tollerata solo per gli ebrei, che ne diventano protagonisti. 
Dal XII secolo però, con l'espansione delle attività mercantili, la Chiesa sente il bisogno di riaffermare la condanna dell'usura in modo ancora più fermo.  Con Alessandro III (1159-1181) - il papa che sostiene i comuni della Lega Lombarda contro il Barbarossa, e che umilia Enrico III di Inghilterra dopo che questi  ha fatto uccidere il vescovo Tommaso Becket - la Chiesa commina, con il terzo Concilio del Laterano (1173), la scomunica e il divieto di sepoltura per chi presta ad interesse. Condanna ribadita dallo stesso pontefice con il canone “Ex eo de usuris”.

I pesi e le misure


23 novembre 2011 -
Non è sempre facile comprendere su quali priorità basi la propria azione il governo centrale del Vaticano.
Nelle scorse ore ha mostrato una mano ruvida con il cardinale Bernard Law. Ex arcivescovo di Boston, negli anni Ottanta ascoltato promotore delle istanze cattoliche all’interno dell’Amministrazione Reagan, costretto dal 2004 all’esilio romano perché accusato di aver coperto i preti pedofili nell’ambito di una campagna di linciaggio personale, pochi giorni dopo il compimento del suo ottantesimo compleanno (il 4 novembre) è stato sostituto all’arcipretura di Santa Maria Maggiore dove aveva trovato rifugio per così dire apostolico.
Beninteso, è naturale che chi compie ottant’anni lasci ogni incarico. Ma i modi sono sostanza.

Vi meraviglierete ?

Vi meraviglierete IV – Attacco alla Chiesa

Un po’ di meraviglia la dichiarazione seguente in alcuni potrebbe destarla.
“La liberazione d’Italia – opera eminentemente massonica – fu sorretta, in ogni suo passaggio fondamentale, dalla iniziativa delle Comunioni massoniche d’oltralpe“. Chi dice questo non è un cattolico fanatico e beghino, ma il Gran Maestro Armando Corona, nelle conclusioni del convegno del 1988 “La liberazione d’Italia nell’opera della Massoneria”. La rivista “Il libero muratore” definisce la presa di Roma, nel 1977, “Accadimento voluto dalle forze massoniche“.
Chi pensava allora all’Italia, alla sua indipendenza, alla sua rigenerazione? Meno poche eccezioni, la schiuma sopraffina della canaglia, che si riuniva misteriosamente nelle vendite dei Carbonari“. Chi scrive questo non è altri che quel Massimo D’Azeglio che sarà la “faccia presentabile” della massoneria stessa quando a metà del secolo deciderà di cambiare metodo e passare dall’organizzare rivoluzioni a organizzare rivoluzioni per i Savoia.

L'altare di Bàal


CHIAMATE LA NEURO: A REGGIO QUALCUNO HA BISOGNO DI UN RICOVERO URGENTE!

Governo Mondiale

Dopo il Pontificio Governo Monti arriva il Pontificio Governo Mondiale


A ridosso della formazione del nuovo governo "tecnico" Pontificio guidato da Mario Monti, e dopo poco tempo che il Vaticano Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace aveva chiesto un'autorità Mondiale per contrastare la crisi economica, i giorni 17-18 novembre si è svolto alla Pontificia Università Lateranense un colloquio annuale di Dottrina Sociale della Chiesa dal titolo "Il ruolo delle istituzioni alla luce dei principi di sussidiarietà, di poliarchia e di solidarietà"; un Colloquio che ha trattato ancora il tema della Governance Mondiale, a quanto pare un pallino fisso delle gerarchie Vaticane.

martedì 22 novembre 2011

Buon viaggio!?

Cosa succede in Italia e nel mondo?

Stretta di mano massonica (vedi approfondimento)  tra Monti ed il Papa Ratzinger (fonte)
http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/11/cosa-succede-in-italia-e-nel-mondo.html

Auspicio per la tanto attesa Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria?

RUSSIA: oltre 50mila fedeli in due giorni per la Santa Cintura della Vergine a Mosca


Nina Achmatova
La reliquia, tra le più venerate del mondo ortodosso, termina nella cattedrale di Cristo Salvatore il suo tour della Russia. In migliaia hanno atteso fino a 18 ore per vederla.
 
Mosca (AsiaNews 21-11-2011) – La Santa Cintura della Vergine, una delle reliquie più venerate del mondo cristiano ortodosso, è arrivata nella capitale russa, termine di un tour del Paese partito il 24 ottobre da San Pietroburgo. Nei primi due giorni della sua esposizione (19 – 20 novembre) alla cattedrale di Cristo Salvatore, dove è esposta fino al 27 novembre, sono giunti oltre 50mila fedeli. Chi è stato più fortunato ha aspettato sei ore prima di entrare., altri sono arrivati ad attese anche di 18 ore sotto i primi accenni di nevicate dell’autunno moscovita.
 

Ad majora?


Il cardinal Joachim Meisner
Il card. Meisner "scomunica" Weltbild

di Vito Punzi
22-11-2011


«Oramai è da tempo che lo dico: dobbiamo uscirne […] non si può essere proprietari di un’impresa che diffonde cose così dozzinali e un tale lerciume». Ha detto così il cardinale Joachm Meisner, arcivescovo di Colonia, in un’intervista rilasciata a Welt Online, il sito d’informazione che di recente ha rilanciato la scandolosa questione di Weltbild, ovvero il colosso dei media e delle vendite online con sede in Augsburg, di proprietà di 12 diocesi tedesche, dell’Unione delle Diocesi di Germania e dell’Ufficio d’Assistenza Spirituale ai Soldati di Berlino, accusato ormai da alcuni anni di diffondere libri di contenuto erotico, pornografico e perfino anticattolico e satanico solo per la necessità di tenere testa, con i 775 titoli disponibili, alla concorrenza di Amazon.

La questione aveva raccolta la protesta di molti cattolici, ma sul punto i vescovi tedeschi continuanavano a tentennare, evitando di prendere una posizione chiarificatrice. Ora però, finalment,e qualcosa si è mosso.

Meglio tardi che mai..

Roma: presentazione del libro sulla conversione del filosofo ateo Antony Flew

E’ stato l’ateo più importante e incisivo della seconda metà del ’900, il paladino intellettuale di punta dell’ateismo “colto”, il padre dell’ateismo filosofico-scientifico. Il britannico Antony Flew è colui che ha coniato la nota “parabola del giardiniere” per sottolineare che le proposizioni teologiche sono infalsificabili e, di conseguenza, non informative. E’ il padrino dei cosiddetti “New atheist”, Richard Dawkins su tutti.
Eppure, dopo una grande carriera accademica alle spalle fra Oxford e gli Stati Uniti, nel dicembre 2004, ad un convegno a New York, ha annunciato di essersi completamente sbagliato. Alla luce delle ultime scoperte della biologia(specialmente il Dna) e della fisica, ha dichiarato di essersi arreso all’evidenza razionale dell’esistenza di Dio.

Ultima tempora?

Il Papa e i segni nel cielo
Il Vaticano è perplesso, e anche certamente imbarazzato; perché nei viaggio in Africa che si è appena concluso, secondo molti fedeli, non in contatto fra di loro, ci sarebbero stati in cielo fenomeni analoghi a quelli che si sono verificati nel corso delle apparizioni più famose del secolo scorso, come Fatima e le Tre Fontane. Una parente di un vescovo avrebbe scattato una documentazione fotografica o video dell'accaduto, che sarebbe stata consegnata al Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone.
 Il Vaticano è perplesso, e anche certamente imbarazzato; perché nei viaggio in Africa che si è appena concluso, secondo molti fedeli, non in contatto fra di loro, ci sarebbero stati in cielo fenomeni analoghi a quelli che si sono verificati nel corso delle apparizioni più famose del secolo scorso, come Fatima e le Tre Fontane.  Una parente di un vescovo avrebbe scattato una documentazione fotografica o video dell’accaduto, che sarebbe stata consegnata al Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone. 
All'indomani della messa celebrata da Benedetto XVI nello Stadio de l'Amitié di Cotonou, anche i vescovi del Benin si interrogano sullo straordinario fenomeno che ha consentito alle 8 del mattino agli 80 mila fedeli presenti di vedere insieme la luna e il sole, un evento rarissimo in Africa a quella latitudine, che ha suscitato grande stupore nella folla, come ha riferito ai giornalisti il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Tanto più che non pochi fedeli hanno dichiarato di aver visto anche il sole muoversi e risplendere senza accecare, così da poterlo guardare a lungo senza problemi (anche chi abbassava gli occhi e li rialzava non aveva nessun disturbo visivo).

lunedì 21 novembre 2011

PIJO TUTTO

CHIESA PIO TUTTO - IL VATICANO MUNGE A DOVERE LO STATO ITALIANO SPREMENDO MILIONI DI EURO PER GLI ENTI RELIGIOSI (L’ANNO SCORSO DISTRIBUITI SOLDI A PIOGGIA A 95 ISTITUTI) - NEL 2011 I VESCOVI INTASCHERANNO OLTRE 750 MLN € MA SOLO IL 7,5% DEI CONTRIBUTI PUBBLICI FINISCE IN CARITÀ AI PAESI POVERI E OLTRETEVERE NON PAGANO NEANCHE PER LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE DI SCARICO (TANTO ALLA FINE I DEBITI LI RIPIANANO I CITTADINI) - E ORA CHE SI RITROVANO BEN 3 MINISTRI CHE FARANNO?…

Brano tratto dal libro "I senza Dio", di Stefano Livadiotti, pubblicato da "il Fatto quotidiano"
STEFANO LIVADIOTTI I SENZA DIO
I negoziatori della revisione concordataria del 1984, evidentemente consapevoli del papocchio che andavano allestendo, avevano previsto la possibilità di una revisione dell'aliquota: era stato stabilito che l'8 per mille potesse diventare, per esempio, il sette o il nove, a seconda dell'andamento del suo gettito e delle spese reali della Chiesa. Il compito di monitorare la situazione, e introdurre ogni tre anni gli aggiustamenti eventualmente necessari, era stato affidato, come nella migliore tradizione, a una commissione bilaterale.
Fin da subito, se ne sono ovviamente perse le tracce.... Ma ci sono tanti modi di mungere lo Stato ed è sperabile - ma non è detto - che Monti riesca a introdurre qualche salutare taglio! Il primo comma dell'articolo 6 dei Patti Lateranensi del 1929 stabilisce che l'Italia deve assicurare al Vaticano "un'adeguata dotazione d'acqua di proprietà". Come puntualmente avviene da allora con i 5 milioni di metri cubi consumati annualmente all'interno delle sacre mura.

Apologia della Tradizione


“Apologia della Tradizione” di Roberto de Mattei

(di Cristina Siccardi su “Messainlatino“) ” Il Concilio Vaticano II ha prodotto documenti, ma non è, esso stesso, un documento: come ogni Concilio è innanzitutto un evento, un momento della storia della Chiesa che, come tale, si pone su di un piano fattuale e non veritativo. Mentre il dogma formula una verità, che una volta formulata trascende per così dire la storia, il Concilio, i Concili, nascono e muoiono nella storia e dagli storici possono essere giudicati.” (R. de Mattei)
Sulla copertina dell’ultimo libro di Roberto de Mattei c’è san Gerolamo (347-419/420); si tratta del celebre affresco «San Gerolamo nello studio» (ca. 1480) di Domenico Ghirlandaio (1449-1494) e conservato nella chiesa di Ognissanti a Firenze. I libri aperti e i cartigli, con scritte in greco e in ebraico, rimandano alla sua attività: fu il primo traduttore della Bibbia dal greco e dall’ebraico al latino, la cosiddetta Vulgata.
Ghirlandaio ha voluto raffigurarlo pensieroso, mentre pone il suo sguardo a chi lo osserva. Questo Dottore della Chiesa, garante della Tradizione cattolica, guarda noi, ci scruta e con il viso appoggiato alla mano sinistra, mentre l’altra mano è in atteggiamento di scrittura, sembra dire: «ma che ne avete fatto della Tradizione che vi abbiamo consegnato»?

Aggiornamento per genitori/esorcisti



Intervista al dottor Renato Cocchi sulle capacità del nostro cervello
di captare e decodificare messaggi letti o cantati al contrario.
Tratto da http://www.centrosangiorgio.com/subliminale/articoli/pagine_articoli/intervista_renato_cocchi.htm 
Nel 1997, dopo che un giornale locale aveva dato notizia di una conferenza tenuta dal nostro Centro in quel di Milano, fummo contattati dal Dott. Renato Cocchi, specialista in Psicologia Medica e Neurologia, Direttore Sanitario e Primario della Casa di Cura Villa Silvia a Senigallia (Ancona). Il Dott. Cocchi, in base ai suoi studi e alla sua grande esperienza professionale, fu in grado di fornirci preziose notizie a riguardo delle abilità della nostra mente di percepire e decodificare parole lette o cantate a rovescio. Resosi disponibile, il Dott. Cocchi è stato intervistato dal giornalista romano Carlo Climati1. Pur partendo da un campo d'indagine estraneo al tema che stiamo trattando, il Dott. Cocchi è giunto nel corso delle proprie ricerche personali a conclusioni che sembrano avvalorare l'ipotesi di una reale efficacia del backmasking.
Carlo ClimatiDott. Cocchi, Lei conosce il problema dei «messaggi nascosti» nella musica rock? 
Dott. Renato Cocchi«Sì, ne ho letto per caso sui giornali; poi ho letto il suo libro e ascoltato gli esempi riportati nell'audiocassetta allegata 2. Non ci possono essere dubbi sulla loro esistenza».
Carlo ClimatiSecondo Leiil cervello umano è in grado di decifrare parole rovesciate? E se lo è, in che modo? 
Dott. Renato Cocchi«Il cervello umano ha questa capacità. Ogni segnale che va al nostro cervello produce due immagini (engrammi 3): una normale, nell'emisfero dominante, e una rovesciata o all'incontrario, nell'emisfero non dominante. In altri termini, in ogni persona con dominanza emisferica a sinistra per il linguaggio (vale a dire: quasi tutti), se io invio "Roma", il cervello di sinistra riceve regolarmente "Roma", ma quello di destra riceve contemporaneamente "Amor"».

Funere acerbo non mersit

Gnocchi, la messa negata: 6 riflessioni in margine

Interrompo la letargite – che in realtà è un silenzio causato dal sormontare di troppi impegni in poco tempo, e dalla forza zero di aggiornare il blog – stimolato dal fatto tristissimo e recente destinato a passare alla storia della Chiesa come il “Caso Gnocchi”: quando un parroco di provincia nega le esequie a un defunto, causa la cattolicità del defunto che eccede gli ideologismi della canonica. La vicenda è nota e per le fonti rimando all’articolo di cronaca pubblicato su Riscossa Cristiana.
A me piacerebbe fare 6 brevi appunti in margine al “Caso” e all’articolo, per vedere se siamo già arrivati al tragico “in Ecclesia nulla salus” o se facciamo in tempo a scamparlo.

De ritis est disputandum!

Rito bergamasco, esequie negate

Andrea Tornielli Lun Nov 21, 2011 08:43 
A Bergamo, nella Chiesa che ha dato i natali a uno dei Papi più amati degli ultimi secoli, il beato Giovanni XXIII, le disposizioni stabilite dal suo successore felicemente regnante sono considerate un optional. Chi scrive, come già sapete, non è tradizionalista né segue la liturgia secondo l’antico rito. Personalmente m’infastidisce un po’ anche il sentir definire la messa preconciliare «messa di sempre», come se quella antica fosse una costruzione cristallizzata e mai modificata nel tempo e come se quella che seguo io, insieme alla stragrande maggioranza dei fedeli cattolici, fosse invece un’assoluta e astrusa novità «inventata a tavolino».
Ma quanto è capitato ad Alessandro Gnocchi, che si è visto negare in parrocchia la messa antica per le esequie del padre, rappresenta un fatto grave, che dovrebbe far pensare. Qui non c’entra il tradizionalismo, non c’entrano le beghe sul messale. C’entra l’obbedienza a una legge promulgata dal Papa che ha valore universale e non è (meglio, non dovrebbe) essere sottoposta a interpretazioni interessate che ne stravolgano il contenuto.

Don Camillo a fumetti, ed è subito boom



Don Camillo


di Antonio Giuliano
19-11-2011


E così dopo essersi azzuffati per anni sugli schermi televisivi, il prete e il sindaco più famosi d’Italia se le suonano ora tra le nuvole di un fumetto. Don Camillo e Peppone e i personaggi della straordinaria saga di Mondo Piccolo di Giovanni Guareschi rivivono grazie all’iniziativa di una giovane casa editrice milanese, la ReNoir Comics.

Il suo direttore editoriale, Giovanni Ferrario, 41 anni, da grande appassionato di fumetti non ha resistito al fascino degli eroi della Bassa: «Da cattolico amo Guareschi e mi son chiesto come mai nessuno avesse ancora pensato di tradurre la sua opera in fumetti. Anche perché i fantastici film con Fernandel e Gino Cervi contengono solo alcuni racconti, amalgamati giustamente con l’aiuto di trucchi cinematografici.

Dessert

Témoignage chrétien alla frutta, è la crisi del progressisimo cattolico

Témoignage chrétien
Che il cattolicesimo tradizionalista francese sia vivo e vegeto lo dicono tante cose. Tra queste le recenti proteste avanzate da 1.500 “integralisti” – così li definiscono i principali giornali di Francia – nei confronti dello spettacolo teatrale “Sul concetto di volto nel figlio di Dio” di Romeo Castellucci giudicato “cristianofobico e blasfemo”.
E il cattolicesimo del dissenso? “Non pervenuto”, spiega il Monde in un reportage dedicato al prestigioso settimanale cattolico progressista Témoignage chrétien nel quale, riportando la notizia che dopo settant’anni di glorioso impegno la rivista soffre pesanti difficoltà economiche, mette in luce una verità amara: mancano i lettori perché manca un mondo che al cattolicesimo di sinistra si riferisce.
Per sopravvivere c’è chi ha avanzato una proposta choc: togliere l’aggettivo “chrétien” dalla testata, al fine di stampare un prodotto che si rivolga il più possibile a un pubblico vasto.

domenica 20 novembre 2011

Un tapiro per Don Curzio

Un tapiro per Don Curzio

Qualcuno forse si ricorderà delle contestazioni che mossi l’anno scorso a Don Curzio Nitoglia a proposito dei rapporti tra la Chiesa cattolica e il Terzo Reich. Don Curzio, il 3 luglio 2010, aveva scritto un articolo intitolato KASPERLA ‘SHOAH’E LA VERA “CATASTROFECONCILIARE[1], cui, il giorno dopo, avevo opposto il post DONCURZIO NITOGLIA È DIVENTATO NAZISTA?[2].
Nei giorni successivi intregrai il detto post con ulteriori contributi (il lettore interessato potrà rintracciarli nel relativo archivio di luglio 2010[3]).

Nel frattempo, sulla medesima questione, ho trovato due interessanti ragguagli, meritevoli di riesumazione. Ricordiamo innanzitutto cosa aveva scritto Don Curzio:

“I primi rapporti tra Chiesa cattolica e nazionalsocialismo furono buoni. Si guastarono dopo il 1935 e soprattutto nel 1937 quando fu promulgata l’enciclica Mit brennender Sorge di Pio XI, la quale però va letta alla luce della nota del cardinal Eugenio Pacelli, come abbiamo scritto su questo stesso sito, che distingueva tra elementiestremisti e neopagani del partito (Rosenberg e Goebbelsel’ala più equilibratache aveva in Hitler il suo moderatore. Dopo la Repubblica di Weimar, il cattolicesimo tedesco, come la Chiesa romana, vedeva il nemico numero uno nella «modernità di stampo illuminista e liberale, della secolarizzazione, del kulturkampf e della rivoluzione d’Ottobre”[4].

Breve catechismo sul modernismo



Breve catechismo sul modernismo, III p
di Fabrizio Cannone

Proponiamo un’ulteriore scelta delle opinioni moderniste con relativo commento esplicativo. Purtroppo tali convinzioni, benché già condannate dal Sant’Uffizio fin dal 1907, sono tuttora radicate in ambito cattolico.

21) La Rivelazione, che costituisce l’oggetto della Fede Cattolica, non si è conclusa con gli Apostoli.
Effettivamente si pensa, si dice e si scrive che la Rivelazione si dà e si fa nella storia e negli uomini, ed essendo l’umanità sempre nuova ed in evoluzione, la Rivelazione si coniuga in rinnovati modi e stili di pensiero, benché essi esprimano contenuti diversi ed opposti. Certi autori come Lutero, Calvino, Wellhausen o Karl Barth ci hanno insegnato a leggere meglio la Bibbia e dunque se essa materialmente non cambia, noi la capiamo meglio, molto meglio di come la capirono i Padri e i Dottori della Chiesa... Coloro che vogliono sopprimere le formule dogmatiche sostengono che esse erano comprese un tempo in modo diverso da oggi e domani saranno dunque inutili. La Rivelazione, concludono, per non essere sterile deve adattarsi a linguaggi, riferimenti, comprensioni nuove e sempre diverse.
22) I dogmi, che la Chiesa presenta come rivelati, non sono verità cadute dal cielo, ma l’interpretazione di fatti religiosi, che la mente umana si è data con travaglio.
Funesta conseguenza dell’evoluzionismo teologico. Si dice: il messaggio di Cristo non sta in vuote formule del passato, ma nell’amore verso il Figlio di Dio fatto carne, sangue e storia; che oggi si ammetta l’omosessualità o l’onanismo, laddove la Bibbia li condanna duramente, è del tutto accidentale e secondario. Sarebbe tradire la Bibbia quella di ridurla a formulette da mandare a memoria: questo l’errore del pre-Concilio, che finalmente stiamo superando! Dato che la cultura umana cambia senza sosta, anche le espressioni della Chiesa debbono cambiare: nessun fissismo dogmatico!