ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 25 aprile 2012

Il degno compare


L’alfiere del dissenso difende dai teologi Enzo Bianchi, “novello Origene”


Piccoli Bianchi a scuola di..


Quel gran satanasso di Martin Lutero...

Nel discorso del Papa del 23 Settembre 2011 CON I RAPPRESENTANTI ERETICI E' SCISMATICI DEL CONSIGLIO DELLA "CHIESA EVANGELICA IN GERMANIA"  veniva "lodata" la figura del satanasso Martin Lutero, eresiarca impenitente. Inoltre la Grarchia modernista Post conciliare stà preparando insieme a questi eretici, la commemorazione congiunta delle tesi dell'eretico Lutero: " (Chiesa e Post Concilio) La dichiarazione comune, preparata dalla Commissione internazionale luterano-cattolica sull'unità, dovrebbe leggere l'evento della Riforma alla luce dei 2000 anni di storia cristiana, di cui 1500 prima della divisione tra cattolici e protestanti. Per il porporato, la divisione della Chiesa non era l'obiettivo dell'azione di Lutero.

Secondo il cardinale Koch, la commemorazione comune della Riforma potrebbe essere l'occasione di arrivare ad una comune ammissione di colpa da parte delle due parti, sulla scia della richiesta di perdono fatta da papa Giovanni Paolo II nel 2000 per il ruolo cattolico nelle “divisioni della Chiesa”. «Senza una consapevolezza comune, ha detto il card. Koch, senza una purificazione comune della memoria e senza una ammissione di colpa da entrambe le parti, secondo me non ci può essere una sincera commemorazione della Riforma ».

Il porporato ha anche sottolineato che è stato proprio papa Ratzinger, che da tedesco è cresciuto in un Paese la cui popolazione è divisa pressochè equamente tra cattolici e protestanti, a chiedere che il dialogo ecumenico avesse un ruolo più centrale nella sua visita in Germania del prossimo settembre.

Il pericolo dello scisma

Allarme Cina. 
china
In Vaticano si è conclusa oggi, 25 aprile, la riunione durata tre giorni della commissione che Benedetto XVI ha istituito nel 2007 per studiare le questioni della Chiesa cattolica in Cina.
Compongono la commissione i capi dei dicasteri della curia romana che sono competenti in materia, e alcuni rappresentanti dei vescovi cinesi e di congregazioni religiose.
I temi affrontati sono stati comunicati in questi termini dalla sala stampa vaticana, all’inizio della riunione:
“Nelle precedenti riunioni si è trattato il tema della formazione dei seminaristi, delle persone consacrate e dei sacerdoti. Quest’anno, invece, sarà presa in esame la formazione dei fedeli laici alla luce della situazione della comunità cattolica in Cina e nel quadro dell’Anno della Fede, che sarà celebrato in tutta la Chiesa dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013. Si dedicherà attenzione anche ai progressi realizzati nei percorsi di formazione dei sacerdoti, delle persone consacrate e dei seminaristi, e a quanto resta da fare per una loro preparazione adeguata ai compiti di servizio, che sono chiamati ad assolvere nell’ambito ecclesiale e per il bene della società”.
Ciò non toglie che oltre a quanto detto dal comunicato incombe sulla Chiesa in Cina un pericolo molto più grave, che due autorevoli missionari, carichi di anni ma ancora attivissimi, hanno denunciato proprio in questi giorni.

"Dio è Cattolico. Verità del Cattolicesimo e Falsità delle altre Religioni"


Corrado Gnerre

18° CONVEGNO DI STUDI CATTOLICI, sotto la presidenza di MONS. BERNARD FELLAY, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X, sul tema:
La Fraternità San Pio X - 1970-2010 Quarant’anni di battaglia al servizio della Chiesa.
Rimini, 22-23-24 ottobre 2010





Audio Cattolico - Corrado Gnerre: "Dio è Cattolico. Verità del Cattolicesimo e Falsità delle altre Religioni"
http://feedproxy.google.com/~r/TradizionalistaCattolico/~3/0YZRvlLdDG8/audio-corrado-gnerre-e-cattolico-verita.html

Il Vaticano e il contrasto alla fronda liberal


Dublino

Dublino


La Santa Sede indaga sul fondatore dell’associazione irlandese dei preti cattolici (Acp). Padre Tony Flannery è tenuto sotto osservazione per alcune sue posizioni non in linea con il Magistero


Ad essere ritenute «eretiche» da Roma sono le sue dichiarazioni su temi eticamente sensibili quali il controllo artificiale delle nascite, il fine vita e la contraccezione o su questioni particolarmente incandescenti come l’ordinazione sacerdotale delle donne.

SìSìNoNo i primi storici numeri ora on line

don Camillo (noreply@blogger.com) Mer Apr 25, 2012 11:01


Nel 1975, iniziava questa opera di divulgazione senza precedenti! Segnalo per coloro che volessero leggere quali erano i drammi, le attese e le speranza di quei valori uomini di Chiesa che iniziarono questa monumentale opera di divulgazione Cattolica, i primi numeri della Rivista ora on line. 


Da SìSìNoNo n°1 anno I    

...Il compito ingrato che la nostra pubblicazione si assume è quello di andare controcorrente e di aiutare ad andare controcorrente, non per gusto, ma perché, per seguire il bene, e oggi più che mai necessario andare controcorrente.

Come distruggere il celibato sacerdotale



Prima fase: "creazione delle basi teoriche". La dignità sacerdotale viene ridotta da "alter Christus" ad "anzitutto ministro della Parola di Dio" (Concilio Vaticano II, Pastores dabo vobis, n. 26)

Seconda fase: "svalutazione del diaconato", introducendo (quando non era né necessario né utile) il "diaconato permanente", acquisibile anche da uomini sposati, guadagnabile con studi teologici alquanto approssimativi.

martedì 24 aprile 2012

PERICOLI PER LA VITA SACERDOTALE NEL NOSTRO TEMPO


Nel 1945 Padre REGINALDO GARRIGOU-LAGRANGE ha scritto un libretto, tradotto in italiano nel 1949, e intitolato Santificazione sacerdotale nel nostro tempo (Torino, Marietti). In esso il celebre teologo affrontava gli errori neomodernistici, che minavano già allora la spiritualità cattolica e metteva in guardia specialmente i giovani sacerdoti da essi. Sono passati oltre settanta anni e i pericoli latenti sono diventati errori espliciti, che purtroppo non sono più censurati, ma addirittura promossi dai Pastori che dovrebbero condannarli. Nel presente articoletto faccio un riassunto di tali errori, dei rimedi proposti dal Padre domenicano e aggiungo ciò che di erroneo è maturato in campo teologico ascetico e mistico dal 1949 per dare ai sacerdoti e analogamente ai cristiani sinceri i mezzi per preservarsi da essi.
● Uno degli errori sulla vita spirituale che si era infiltrato in ambiente cattolico, grazie alla nouvelle théologie è quello del Sentimentalismo. Questo errore dimentica che la vera Carità soprannaturale è effettiva più che affettiva, inoltre è un atto della volontà e dell’intelletto mossi dalla Grazia attuale. Invece il Sentimento religioso mette al primo posto la sensibilità e l’affettività che prevalgono sull’intelligenza e volontà mosse dalla Grazia. La spiritualità diventa sentimentalismo ed è simile ad un “fuoco di paglia” cui succederà il rilassamento, l’accidia e l’abbandono di ogni vita ascetica al sorgere delle prime difficoltà e aridità spirituali.

Pro multis













Bang: il Papa chiede ai vescovi tedeschi la formula "per molti" nella Santa Eucaristia. KATH.NET documenta la lettera di Papa Benedetto XVI. ai membri della Conferenza dei vescovi tedeschi e austriaci nella formulazione

Bonn (kath.net / dbk / pm)
Papa Benedetto XVI. ha con la data 14 Aprile 2012 lettera ai membri della Conferenza episcopale tedesca ha scritto e ha chiesto la lettera dei vescovi tedeschi, la formula "per molti" nella Santa Eucaristia.. La lettera è stata rilasciata al presidente della Conferenza episcopale austriaca, il cardinale Christoph Schönborn KATH.NET documenta la lettera delle parole del Papa: !

La nuova messa è in rottura con la tradizione liturgica apostolica?

 1a parte
● «Le preghiere del nostro Canone si trovano nel trattato De Sacramentis (fine del IV-V secolo)
[...]. La nostra Messa risale, senza mutamento essenziale, all'epoca in cui si sviluppava per la
prima volta dalla più antica liturgia comune [circa trecento anni dopo Cristo]. Essa serba ancora
il profumo di quella liturgia primitiva, nei giorni in cui Cesare governava il mondo e sperava di poter spegnere la Fede cristiana; i giorni in cui i nostri padri si riunivano avanti l'aurora per cantare un inno a Cristo come a loro Dio [cfr. Plinio junior,Ep.96].
Non vi è, in tutta la cristianità, rito altrettanto venerabile quanto la Messa romana
» (A. Fortescue,La Messe,Parigi, Lethielleux, 1921).
● «Il Canone romano risale, tale e quale è oggi, a San Gregorio Magno. Non vi è, in Oriente come in Occidente, nessuna preghiera eucaristica che, rimasta in uso fino ai nostri giorni,possa vantare una tale antichità! Agli occhi non solo degli “ortodossi”, ma degli anglicani epersino dei protestanti che hanno ancora in qualche misura il senso della Tradizione, gettarlo a mare equivarrebbe, da parte della Chiesa Romana, a rinnegare ogni pretesa di rappresentare mai più la vera Chiesa Cattolica » (P.Louis Bouyer,Mensch und Ritus,1964).

Lo show della veggente Ma che fede è mai questa?

I 30 mila allo stadio per la donna che dice di avere le visioni: ma religione e sensazionalismo possono andare d'accordo?

Dato per scontato il rispetto per chi ci crede, forse è il caso di farsi qualche domanda sull’adunata allo stadio per la veggente di Medjugorje. Una soprattutto: è giusto parlare di fede in un contesto da concerto rock o da partita di calcio? Le gradinate piene, l’esibizione dei santini, gli striscioni, statue di madonne che fanno il giro di campo, la calca per fotografare l’ostia consacrata, la gara a chi è più meritevole di un appellativo che di per sé è un ossimoro – ultrà della fede -, la veggente che fra un’intervista e l’altra parla delle sue visioni, gli ammalati che chiedono di guarire fra urla e schiamazzi – come se non si possa fare al chiuso di una casa o di una chiesa.
Ci si chiede, seppur con cautela e nella speranza di non offendere la sensibilità di nessuno, che legame possa esserci fra preghiera e sensazionalismo, fra uno stadio pieno e il rapporto con Dio, fra la speranza per qualcosa – qualunque cosa – e la religione venduta porta a porta da una donna che gira per l’Italia come una rockstar in tournée. E ci si chiede, soprattutto, se tutto questo abbia davvero a che fare con la religione e non piuttosto con il fanatismo della religione, che ovviamente è cosa assai diversa. Chi scrive è fra coloro che pensano che l’esercizio della fede debba essere svolto nel rigore e nel silenzio di una chiesa. Non in uno stadio.
(22 aprile 2012)


Francesco Massaro


ma di che stupirsi? Gospa docet!

A Trapani 4.000 persone accolgono la ''veggente'' di Medjugorje, Marija Pavlovic Lunetti

Prossimi beati piangono?


ANTONIO SIMONE
ASSESSORE ALLA SANITA' LOMBARDA
 
CARLA VITES MOGLIE DI ANTONIO SIMONE EX 


Carla Vites, moglie di Antonio Simone, arrestato la settimana passata per la vicenda legata alla Fondazione Maugeri cui sarebbero stati sottratti milioni di euro, in un'intervista a L'Infedele di Gad Lerner, ha commentato così l'arresto del marito: "È la seconda volta che mio marito finisce nelle patrie galere, la prima è stata 17 anni fa, ma questa volta per me è più pesante.
Voglio dire a tutti quelli che mi conoscono che non sono la pupa del gangster, che non devono aver paura che se vado a comprare i fagiolini estraggo una P38". E sempre sul marito: "Io non voglio dire che lui è un bravo ragazzo, potrebbe anche avere delle cose che dovrà scontare. Però primo, gli voglio bene e si può voler bene anche riconoscendo che l'altro sbaglia.
E secondo, questa situazione la stiamo pagando tutti". Infine chiude dichiarando: "Dopo la lettera che ho scritto al Corriere della Sera ho ricevuto qualche reprimenda ma anche una marea di congratulazioni. Secondo me dopo vent'anni, Roberto Formigoni ha dato. Se si ripresenterà con il Pdl non lo voterò più, se lo facesse con l'Udc ci penserei. Rocco Buttiglione ha grande intelligenza sulla situazione politica, come cristiana mi rappresenta".

"Autorità e Katechon" di Andrea Sandri


                       

Non fosse che il titolo “Autorità e Katechon”, e ancor più il sottotitolo, “La genesi teologico-politica della sovranità”, autodenunciano la matrice accademica, si sarebbe tentati di consigliare questo saggio quasi come romanzo d’avventura. Una cavalcata condotta nella scelta tra Cristo e Anticristo che inizia nel cuore del Nuovo Testamento e accompagna lungo i secoli la passione politica degli uomini. Di tutti gli uomini, credano o non credano in Dio. Sandri, ricercatore di Diritto pubblico, con il passo del narratore mette in scena personaggi e interpreti del dramma pubblico per eccellenza: da Pilato, che davanti al Re dei re, Logos fatto carne, si chiede che cosa siano l’autorità e la verità, fino alla fascinosa figura del Katechon evocata da san Paolo nella Seconda lettera ai Tessalonicesi, la misteriosa forza che trattiene l’irrompere del “figlio della perdizione”.

un passo falso per il « Piccolo Ratzinger »?


 Cammino neocatecumenale: 

Questo articolo è stato tradotto dal Blog Francese Riposte Catholique, che lo ha pubblicato ieri 23 aprile. A dimostrazione che non siamo i soli a farci domande e che certe incongruenze stanno facendo il giro del mondo. E forse era anche ora; anche se non possiamo esser certi del tipo di conclusione di questa brutta storia, a causa dell'enorme potere economico, curiale ed altro che questa entità ora ecclesiale ha saputo intessere negli anni con molte connivenze, ma anche con subdola penetrazione, facilitata dal sia pur ridimensionato (purtroppo non abbastanza) 'segreto' sulle sue prassi e sulla sua dottrina, inversamente proporzionale allo sbandieramento delle ripetute 'approvazioni'. Quanto al cardinal Cañizares, ricordiamo anche come egli abbia clamorosamente smentito il Santo Padre il giorno successivo ai suoi richiami al Cammino, indicandone enfaticamente la liturgia come esemplare sulla stampa spagnola...

Al momento della sua nomina alla testa della Congregazione per il Culto Divino, nel dicembre 2008, il cardinal Antonio Cañizares Llovera godeva di una solida reputazione di prelato ortodosso al punto da venir qualificato dalla stampa come « Piccolo Ratzinger ».

Inoltre arrivando in un Dicastero il cui predecessore, il cardinal Arinze, aveva preparato il terreno alla « riforma della riforma » voluta da Benedetto XVI, specialmente con l'Istruzione Redemptionis Sacramentum del marzo 2004 « su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia» (1), a molti osservatori e fedeli il prelato spagnolo sembrava l'uomo giusto per rimettere Dio nel cuore della Liturgia.

lunedì 23 aprile 2012

Il grande inganno perpetrato all’umanità

È evidente che nessuno di coloro che detengono le leve del potere politico, militare, scientifico, religioso, tecnologico, economico, ha a cuore il benché minimo interesse per il benessere dei popoli e delle persone.
Fonte: http://www.peopleinpraise.org [1]
[2]Qual è il più grande inganno di Satana perpetrato alla luce del sole? È stato un lavoro lunghissimo, durato milioni di anni, un lavoro geograficamente capillare, estenuante, a causa di alcuni profeti antichi e nuovi che Dio non manca di mandare ai suoi figli. È stato un lungo lavoro di scavo nella coscienza e nella mente dell’uomo, un lavoro lento, perché doveva estendersi simultaneamente in tutta la terra, faticoso, perché non doveva essere visibile in superficie ma doveva scalzare un’evidenza e trasformarla in un fantasma, silenzioso, perché non doveva creare domande, per non dover dare risposte, ma alla fine ce l’ha fatta, eccome se ce l’ha fatta. Satana ha convinto l’uomo a trasformare il potere della verità nella verità del potere. È stato capace di convincere l’intelligenza umana che non è la verità ad avere l’autorità-potere, ma è l’autorità-potere che possiede per forza la verità. Satana ha convinto l’uomo che tutto quello che poteva avere gratuitamente come dono da Dio, in realtà avrebbe potuto ottenerlo con le proprie forze e venderlo ai suoi simili con un prezzo.

L'antipolitica in sacrestia

Don Andrea Gallo di Genova
Don Andrea Gallo di Genova


Grillo conquista i preti di strada. Cresce il consenso nelle Comunità di base. Don Vitaliano: ci saldiamo con la sua contestazione

Giacomo Galeazzi Roma
Tra le «cinque stelle» brilla a sorpresa quella cattolica. Comunità del dissenso, parrocchie «disobbedienti», Chiesa di base. Il vento dell’antipolitica soffia forte anche in sagrestia. «Non siamo antipolitici, siamo antipartitici: Beppe Grillo pone problemi reali nei quali è sacrosanto riconoscersi - precisa da Sant’Angelo a Scala, il sacerdote campano don Vitaliano Della Sala, «cappellano» dei no global -. Noi preti operiamo sul territorio e abbiamo il polso dell’opinione pubblica, a differenza di chi vive nei palazzi del potere civile ed ecclesiale».

Suore femministe Il Vaticano le commissaria



 Il Vaticano è sceso in campo contro le suore americane. Al termine di un’indagine condotta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede guidata dal cardinale statunitense William Levada, la Santa Sede ha infatti chiesto una profonda riforma della Leadership Conference of Women Religious, organizzazione influente e progressista che rappresenta oltre l’80% delle 56.000 suore presenti negli Stati Uniti.

Tourismo irreligioso

Pontifex.RomaNonostante ogni cattolico fedele al Papa sa benissimo che la Congregazione per la Dottrina della Fede intervenne quattro volte, tramite due Segretari, sul "caso Medjugorje". 1) Mons. Alberto Bovone, nel 1985, avvertì il segretario della CEI che non si organizzino pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje. 2) Mons. Tarcisio Bertone, nel 1995, scrisse al vescovo di Langres, Mons. Leone Taverdet, e nel 1996 ripeté all’arcivescovo di Besançon, Mons. Luciano Daloz, che si interessavano sulla posizione della Santa Sede nei confronti di Medjugorje e lo ripeté nel 1998 a Mons. Gilberto Aubry, vescovo di Réunion. In ogni lettera affermò che i pellegrinaggi sia privati che ufficiali a Medjugorje, non sono permessi se presuppongono l’autenticità dell’apparizione. 3) "Frei erfunden" del Cardinale Ratzinger. Quando nel 1998 un tedesco raccolse le diverse affermazioni attribuite a Giovanni Paolo II ed al cardinale Prefetto e le mandò in Vaticano in for..
continua su
Administrator (legale@pontifex.roma.it) Lun Apr 23, 2012 01:00  

domenica 22 aprile 2012

Opus Dei: La Connessione Vaticano-Pentagono

Nell'articolo di Frank Morales che leggerete sotto, scritto qualche anno fa, all'epoca della presidenza Bush, vengono ancora una volta evidenziati i legami della Piovra Vaticana, in questo caso l'Opus Dei, con il governo degli Stati Uniti. E' utile evidenziare questi legami con i poteri occulti che danno forma alle politiche del governo degli Stati Uniti perché, molto spesso, non si fa che parlare di imperialismo statunitense senza approfondire troppo qual'è l'origine di tale fervore di conquista. Questo articolo è collegabile ad altri due già pubblicati in questo blog, dove si evidenzia sempre la mano di Dio negli affari politici "imperialisti" del governo degli Stati Uniti:
La Blackwater, i Cavalieri di Malta e l'Ultima Crociata
Le connessioni dell'Amministrazione Obama con i Gesuiti e il Vaticano
 

Come nell'analisi contenuta all'interno del nostro post sulla Blakwater, citato sopra, l'autore dell'articolo sotto arriva alle stesse conclusioni, ossia che le moderne imprese belliche USA non sono altro che un "ritorno ai tempi delle sanguinose crociate."
 

Il darwinismo approvato da GPII..

Abbiamo già sottolineato come gli anti-teisti si esaltino parecchio nella sfida dialettica con i credenti, come se una eventuale vittoria durante un confronto pubblico significasse stabilire chi ha ragione o meno riguardo a Dio. Ecco dunque che organizzano questi dibattiti sui massimi sistemi, a cui con grande pazienza personalità religiose si prestano. Richard Dawkins, il grande sacerdote del fondamentalismo ateo, è un amante di questi confronti, sopratutto perché fino ad ora si è scelto creazionisti americani o personalità sconosciute dell’Islam, contro le quali anche un qualsiasi Odifreddi riuscirebbe ad uscirne vittorioso.
Tuttavia nelle ultime tre occasioni ha avuto a che fare con personaggi che non sono alla sua portata, e ne è uscito malconcio. Anzi, il primo di questi, il filosofo William Lane Craig, lo ha invitato ad un confronto, avendo già avuto esperienze con Christopher Hitchens e Sam Harris, ma Dawkins ha rifiutato venendo bollato dalla stampa anglosassone come “codardo”. L’evento si è svolto ugualmente, con la sedia di Dawkins vuota. In un successivo dibattito televisivo, Dawkins ha presentato i risultati di uno studio svolto dalla sua fondazione che -guarda caso- avrebbero “dimostrato” che poche persone sono veramente cristiane e così le loro credenze non dovrebbero avere parte nelle scuole. A sostegno di questa tesi, Dawkins ha affermato che pochi cristiani saprebbero dire qual è il primo libro del Nuovo Testamento. A questo punto il suo interlocutore, Giles Fraser, ex canonico della St Paul’s Cathedral, ha posto al prof. Dawkins una semplicissima domanda: «Richard, se ti chiedessi qual è il titolo completo dell’Origine delle specie, sono sicuro che potresti dirmelo». Beh, Dawkins, neodarwinista fino al midollo, è andato nel pallone più totale senza riuscire a citare il titolo completo del più famoso libro di Charles Darwin. Oltre alla figuraccia di elevate proporzioni, ha anche confutato in pochi secondi i risultati della sua ricerca.
Pochi giorni fa il sedicente “mastino di Darwin” dei giorni nostri, ci ha riprovato e ha voluto “sfidare” l’arcivescovo di Sydney, mons. George Pell in televisione,  il programma si è rivelato il più visto della rete “ABC” negli ultimi due anni. Dawkins non potendo competere su tematiche teologico-filosofiche, ha dovuto spostare l’argomento sul piano scientifico-evolutivo e l’interlocutore si è prestato volentieri, dimostrando una ben più elevata dote culturale. Mons. Pell ha spiegato che gli atei possono tranquillamente essere «persone buone e responsabili», mentre l’ateologo ha affermato che la scienza risponderà ad ogni questione umana, tuttavia domandarsi il “perché” dell’Universo rappresenta, per lui, una «domanda senza significato». Una posizione simile a quella della volpe dopo aver rinunciato a prendere l’uva, alla quale mons. Pell ha ribadito che «fa parte dell’essere umano chiedersi perché esiste» e solo questo dato di fatto, inestirpabile, rende significativo il domandarsi. Ancora: «l’interrogarci ci distingue dagli animali e su questo la scienza non ha niente da dirci, sebbene vi sia un terreno comune tra scienza e ricerca scientifica».
La cosa più divertente è accaduta quando mons. Pell ha definito Darwin un “teista”, perché «egli non poteva credere che il cosmo immenso e tutte le cose meravigliose del mondo sono nate per caso o per necessità». Dawkins ha sbottato: «non è vero!», ma la replica di mons. Pell è stata immediata: «E’ a pagina 92 della sua autobiografia. Vai a leggertelo», prendendosi così una bella dose di applausi dal pubblico che assisteva nello studio televisivo. L’arcivescovo di Sydney ha messo “a sedere” una seconda volta Richard Dawkins quando quest’ultimo ha detto di non essersi mai definito “ateo”, ma “agnostico”. Mons. Pell però gli ha subito fatto notare che in un suo articolo nel 2002, egli spiegava di definirsi “ateo”, perché il termine appare più esplosivo e dinamico. Dawkins è rimasto sorpreso da questa citazione. Quest’ultimo è stato perfino ridicolizzato dal pubblico per i suoi ragionamenti, ma di questo ne parlerà l’editorialista di “The Australian” qui sotto.
Infatti, proprio il principale quotidiano australiano ha dedicato attenzione all’evento, scrivendo che «Dawkins è stato completamente surclassato in tutti gli aspetti dell’incontro». La rivelazione, la vera attrazione è stato mons. Pell. «Gran parte dei media, consciamente o inconsciamente, censurano le voci cristiane», si legge nell’articolo. Le uniche volte in cui viene dato spazio a esponenti cristiani «è quando essi criticano la denominazione religiosa a cui sono affiliati» (i vari preti mediatici, come don Andrea Gallo per capirci). Mons. Pell invece è stato «un portavoce chiaro, sicuro di sé, erudito ma facilmente comprensibile». Quanto al povero Dawkins, «le sue argomentazioni sembravano antiche e goffe. C’era qualcosa di vagamente materialista per la sua incapacità di cogliere, o addirittura ad ammettere la sostanza intellettuale, la tradizione della metafisica che risale agli antichi greci». Come dicevamo sopra, l’editorialista ha anche accennato alle risa del pubblico sui suoi ragionamenti: «Quando Dawkins ha spiegato che l’universo è venuto dal nulla, ma che il nulla era davvero molto complesso e, infatti, consisteva in qualcosa, la gente rideva. Dawkins si è infastidito e, come un bacchettone privo di senso dell’umorismo, stizzito ha rimproverato il pubblico: “Perché è divertente?”». L’articolo si è concluso così: «dobbiamo capire quanto sia notevole e di importanza internazionale, la figura di mons. Pell. La Chiesa cattolica è la più importante organizzazione non governativa nel mondo e almeno per questo decennio, mons. Pell è stato una figura centrale nel suo governo in linea con Roma».

http://www.uccronline.it/2012/04/21/unaltra-figuraccia-di-richard-dawkins-battuto-in-un-confronto-con-mons-pell/

MEDJUGORJE: L'OMELIA DEL VESCOVO DURANTE LA CRESIMA.


 FRATELLI E SORELLE, NON COMPORTIAMOCI COME SE TALI "APPARIZIONI" FOSSERO AUTENTICHE
Pontifex.Roma
Fratelli sacerdoti, cari cresimandi, genitori e padrini dei cresimandi, tutti i partecipanti di questa duplice celebrazione sacramentale! Ci troviamo alla fine del Giubileo di 2000 anni dalla nascita di San Paolo apostolo. Perciò oggi parleremo di quella grande rivelazione del Gesù Nazareno risorto a Saulo di Tarso davanti alla porta di Damasco. Quando Saulo, poi chiamato Paolo (At 13,13) nei suoi discorsi negli Atti degli Apostoli e nelle sue Lettere fa riferimento a quell'incontro di grazia, che del tutto ha cambiato la sua vita, non parla nel senso di „visioni“, ma nello stile delle “apocalissi” o “rivelazioni” vetero e neotestamentarie, per cui a tale avvenimento le parole „luce“ e „voce“ attribuiscono un timbro ed aspetto speciale. San Paolo, secondo gli stessi Atti, almeno tre volte ripete quella sua esperienza e le indimenticabili parole sentite dal Signore. Riproduciamone almeno qualcosa: Gesù: „Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?“ (At 9,4). „Duro è per te ricalcitrare contro il pungolo“ (At 26,14), sono la domanda e l'affermazione sentite da Saulo. Imparerà il nuovo discepolo a soggiogarsi al pungolo di Dio e all'Aratore divino. Saulo, Saulo, il tuo cuore non sarà quieto finché non si quieti in Colui che perseguiti!

Giochi di curia

"Chi elesse Papa Luciani sapeva 

che sarebbe morto presto"

di Paolo Rodari

Un libro scritto dal pronipote di Giovanni XXIII svela nuovi retroscena sulla morte "prematura" di Giovanni Paolo I
Sia chiaro fin da subito. «Giovanni Paolo I: Albino Luciani» (Edizioni San Paolo), l'ultima immane fatica letteraria (quasi ottocento pagine) di Marco Roncalli, pronipote di papa Giovanni XXIII, non è la risposta al saggista britannico David Yallop il quale, nel 1997, con il suo «In nome di Dio», mise su carta la tesi secondo la quale Papa Luciani venne ucciso in Vaticano con una dose eccessiva di calmanti «perché voleva cambiare la chiesa».

sabato 21 aprile 2012

FRUTTI DI MEDJUGORJE: PAOLO BROSIO E LA DIATRIBA COL VESCOVO TONUCCI?



Pontifex.Roma
A riportare la notizia è il sito Dagospia [1], da l'Espresso. L'ultimo libro di Paolo Brosio "Viaggio a Medjugorje", edito da Piemme, che veleggia oltre le 100 mila copie, non è affatto piaciuto all'arcivescovo di Loreto Giovanni Tonucci. Motivo? Il racconto che l'ex giornalista di Mediaset, da alcuni anni convertito alla fede e alla "Madonna" di Medjugorje, fa sulla sua visita a Loreto, nel giugno 2011, con tanto di telecamere e flash fotografici per riprendere il santuario in cui sarebbe ospitata la reliquia della casa di Maria a Nazareth. A Mons. Tonucci non sarebbe piaciuto il dispiegamento di mezzi mediatici in un luogo sacro e, incontrando fuori del sagrato Brosio, l'ha criticato anche su Medjugorje: "La Chiesa non si è ancora pronunciata e bisogna essere molto cauti a dire che appare la Madonna". Ma Brosio contrattacca: "A Loreto ci sono troppi divieti. La devozione popolare è fatta anche di riprese televisive". Quello che Brosio sembra non aver ancora capito, nonostante i numerosi input inviati, è che nella Casa di Dio, che è la Chiesa cattolica, comandano il Papa e gli Apostoli, non i giornalisti e i cercatori di sensazionalismi.

De presbiteris modern(ist)is

Mariti preti SV preti sposati. E i diaconi permanenti?


Chi segue blog tradizionali sa bene che l'ultimo baluardo che il modernismo si prefisse di abbattere è il celibato ecclesiastico con l'Ordinazione al sacerdozio di uomini sposati, nonostante tante prediche sulla bontà del celibato ecclesiastico. Ultima tappa di un'azione demolitrice dell'Ordine sacro latino. Le tappe sono state precise e inesorabili: 

1. l'indebolimento dell'identità e della dignità sacerdotale dal Alter Christus a "anzitutto ministro della Parola di Dio", [PdV n°26
2. la creazione dell'Ordine del diaconato permanente, fiore all'occhiello della Chiesa del post-Concilio,
3. l'Ordinazione di uomini sposati provenienti dall'Anglicanesimo "latino".
4. E ora, siccome NON ci sono più vocazioni "celibi" (ma guarda un po'!!), si DEVE procedere per forza all'Ordinazione sacerdotale degli sposati.

Era solo questione di tempo!

Funere mersit acerbo

In cambio, il clero deve far funzionare una dispensa automatica di sacramenti e buoni sentimenti, aperta a tutti i cittadini.
Ora, le cose “aperte a tutti i cittadini” notoriamente devono essere gestite senza alcuna discriminazione in base a idee politiche, orientamento sessuale o fede religiosa.
Questa dispensa automatica funziona in stretto parallelo con l’altra grande dispensa simbolica pubblica, che è il calcio.
Un lettore mi segnala una sequenza che rivela molto bene le mistificazioni che ci sono dietro tale meccanismo.
Muore in campo il calciatore Piermario Morosini, persona di cui ignoravamo del tutto l’esistenza quando era in vita, e che quindi non ci interessa nemmeno particolarmente adesso.
Come è d’uso tra pallonieri, Morosini ha avuto i funerali solenni in chiesa, con le telecamere che riprendevano ogni momento del rito.
In questi casi, si fondono alcuni elementi particolari del sistema spettacolare italiano: ilcalciatore, il prete, la folla, le autorità e le telecamere.
A suo tempo, raccontammo un esempio supremo di tale costruzione spettacolare.
Certo, qui non siamo ai livelli dei funerali di Stato per gli occupanti italiani caduti sul lavoro in Iraq, ma anche Morosini ha avuto il suo momento.
In questo video, potete vedere la dispensa automatica di ostie in piena azione (con diversi distributori clericali in funzione contemporaneamente), vigili urbani in posa solenne, fasce tricolori sulle spalle di sindaci un po’ pelati, una chiesa che immaginiamo perennemente vuota improvvisamente piena, giovanissimi aspiranti pallonieri, imprenditori vari e un tale con i capelli debitamente alternativi che suona una chitarra.
Qui potete vedere il momento culminante, che non è l’elevazione dell’ostia, ma l’arrivo di un certo Prandelli accompagnato da “i calciatori”, tra cravatte, sguardi manageriali e guardie del corpo.

Attenti al lupo!

I cattolici tradizionalisti invocano la libertà di ricerca storica


Ennesima presentazione del libro di Andrea Giacobazzi, il giovane studioso revisionista che avendo focalizzato la sua ricerca sui rapporti (buoni) tra fascismo, nazismo e destra sionista si è creato uno spettro ampio di avversari: a sinistra, nella comunità ebraica ma anche in talune frange nazionalsocialiste della destra radicale (sono invece ottimi i rapporti con Forza nuova: mercoledì scorso "Il fez e la kippah" è stato presentato al Presidio di Milano). Stasera invece il libro sarà presentato a Verona, in un incontro promosso dal Circolo culturale triveneto Christus Rex, un movimento cattolico tradizionalista che fa riferimento alla guida spirituale del sacerdote lefebvriano don Floriano Abrahamowicz e dedicato al tema della libertà della ricerca storica.

venerdì 20 aprile 2012

L' a- liturgia

Sentimentalismo e spiritualità nella Liturgia



Un esempio di sentimentalismo in una liturgia cattolica modernista 
in cui alcuni suoi partecipanti giungono ad assumere atteggiamenti stucchevolmente teatrali 
(vedi ad es. al min 2,37).

In una liturgia antica, qualsiasi essa sia, non c'è spazio per il sentimentalismo, ossia per atteggiamenti teatrali, emotivi, per lacrime, sdilinquimenti o romanticismi.