Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
giovedì 8 novembre 2012
Arrampicarsi su specchi polacchi, e crollare di brutto
Così il tema gay assilla la chiesa, tra leggi ostili e un’inconfessabile lobby
Roma. In diversi stati americani (dove si sono svolti anche dei referendum il 6 novembre), o in Francia, con grande eco sui media e con una certa forza comunicativa, i vescovi cattolici stanno conducendo una battaglia contro la legalizzazione delle coppie di fatto. L’idea che ad adottare un bambino possa essere una coppia gay crea parecchio panico nelle gerarchie. La questione omosessuale, e più in generale il tema della sessualità, alimenta non da ieri un dibattito vivace.
L'impenetrabile
“Quando ci cacciarono dal Vaticano”. Il decano dei vaticanisti Benny Lai racconta la sua Sala Stampa. |
“Eravamo in via del Pellegrino, nei locali dell’Osservatore Romano. Ma poi arrivò Paolo VI. Venne a trovare noi giornalisti nei locali che fungevano da Sala Stampa. Fui io, come più anziano dei vaticanisti, a rivolgergli il saluto iniziale. E lui aveva questi occhi che si aprivano quando ti guardava, improvvisamente. Lui decise che c’era bisogno di uno spazio più grande. Ci spostò ai propilei, dove è tuttora la Sala Stampa. Paolo VI cacciò noi giornalisti dal Vaticano”. La prima tessera di accreditamento presso la Sala Stampa vaticana di Benny Lai risale al 1952 (è il permesso numero 63 rilasciato il 15 marzo del 1962), e ha la firma di Giovan Battista Montini, sostituto alla Segreteria di Stato. Allora si chiamava “Sala Stampa dell’Osservatore Romano”. Mentre la Sala Stampa vaticana festeggia i 50 anni, lui ne festeggia 60 come vaticanista. Ed è una memoria storica vivente.
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Tertulliano 2012
Curiosità e superbia, secondo il Santo Papa Pio X il
fomite del modernismo, eresìa sintesi di tutte le eresìe. I novatori in
continua ricerca, pervasi da ottimismo fideistico alternato
continuamente da fasi di scetticismo depressivo sono convinti che la
Chiesa sia ri-sorta nel 1965, dopo secoli di oscuramento
“costantiniano-tridentino”privo di “carismi” e vera santità, qualità
del cristianesimo originario. Questa frottola fu condannata da Pio XII
come “archeologismo” ma la superbia travestita di umiltà riuscì a
dilagare ugualmente per gli arcani disegni della Provvidenza.
CHI COMANDA IN VATICANO, IL PAPA O BERTONE?
- PERCHE’ IL SEGRETARIO DI STATO BERTONE HA SMENTITO COSI’ CLAMOROSAMENTE IL SANTO PADRE, CHE HA GIA’ RISERVATAMENTE RIVOLTO A PAOLO GABRIELE “UN SIGNIFICATIVO GESTO DI PERDONO PERSONALE”? - PERCHE’ BERTONE HA VOLUTO DIFFONDERE QUEL DURISSIMO COMUNICATO SULLA NECESSITA’ CHE GABRIELE “SCONTI LA CONDANNA” QUANDO PADRE LOMBARDI AVEVA ASSICURATO LA GRAZIA DEL PONTEFICE? DIO SOLO LO SA… -
Antonio Socci per "Libero"
PAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONE
La Chiesa rischia di trovarsi al centro di un'imbarazzante polemica sulla detenzione di Paolo Gabriele. Già si sono viste alcune avvisaglie sulla stampa e nel mondo laico dove c'è sempre qualcuno pronto ad attaccare il Vaticano. È una polemica che minaccia di scaricarsi tutta su papa Benedetto XVI. E sarebbe profondamente ingiusto.
Anche perché siamo in grado di rivelare che - in realtà - il maggiordomo di Vatileaks ha già ricevuto un significativo gesto di perdono personale del Pontefice, che è un uomo mite e misericordioso (mi è capitato di definirlo talora con l'espressione che si usa per Roncalli, «il papa buono»).
E don Gallo di nuovo cantò…
A quando provvedimenti concreti?
«Pietrò negò di nuovo e subito un gallo cantò» (Gv.
18, 27). Il canto del gallo è da sempre il segnale del rinnegamento. Ed
il Gallo ha cantato ancora. Don Andrea Gallo, per la precisione. È
stato lui stesso a rendersi conto di avere esagerato col suo ultimo
libro, Come un cane in chiesa , realizzato a quattro mani con Vauro, il vignettista convintamente di sinistra, cui ha confidato: «Questa è la volta che mi scomunicano».
Bla-bla neomodernista su come dire a Dio quel che dovrebbe rivedere (..perchè si era evidentemente sbagliato!)
FIDANZATI: c'erano una volta? In arrivo un documento Cei sul tempo della formazione al matrimonio
2.-“Vi occuperete della pastorale familiare” è il titolo
dell’incontro dei responsabili diocesani di recente nomina, promosso
dall’Ufficio famiglia della Cei ad Assisi dal 9 all’11 novembre (presso
la “Domus Pacis”). Radunerà circa 550, tra sacerdoti, religiosi e coppie
di sposi, per lo più incaricati diocesani per la pastorale familiare
“di recente nomina”, come spiega il direttore don Paolo Gentili:
“Abbiamo voluto allargare questa occasione, pensata per i nuovi
responsabili diocesani, anche a coloro che, magari tra un po’ di tempo,
potrebbero come sacerdoti o giovani sposi, assumere la nuova
responsabilità dell’attenzione alla famiglia nella propria Chiesa locale
o anche a chi, impegnato da molti anni in questo servizio, volesse
rigenerarsi”.
Pissi pissi, bau,bau dall'entourage dei bertoniani
Quel gesto del Papa per Paolo Gabriele
Benedetto XVI avrebbe perdonato il suo maggiordomo Paolo Gabriele, reo confesso – e condannato con sentenza definitiva – per il furto dei documenti riservati finiti nelle pagine del libro di Gianluigi Nuzzi. Lo rivela Antonio Socci, giornalista e scrittore, sul quotidiano «Libero» di oggi.
Antonio Socci rivela: «Benedetto XVI rispose alla lettera di scuse inviando al maggiordomo un libro dei salmi con la sua firma autografa»
Benedetto XVI avrebbe perdonato il suo maggiordomo Paolo Gabriele, reo confesso – e condannato con sentenza definitiva – per il furto dei documenti riservati finiti nelle pagine del libro di Gianluigi Nuzzi. Lo rivela Antonio Socci, giornalista e scrittore, sul quotidiano «Libero» di oggi.
LA VITTORIA DI OBAMA UCCELLA IL VATICANO
VE L’HO MITT IN QUEL POSTO - LA VITTORIA DI OBAMA UCCELLA IL VATICANO CHE AVEVA PUNTATO SUL MORMODOTATO ROMNEY PER SCARDINARE LE RIFORME SULL’ASSICURAZIONE SANITARIA OBBLIGATORIA ANCHE PER I DIPENDENTI DELLE ASSOCIAZIONI RELIGIOSE E I RIMBORSI PER ABORTO E CONTRACCEZIONE - MOLTI PORPORATI USA AVEVANO DICHIARATO GUERRA A OBAMA E ADESSO CHISSÀ SE LA CASA BIANCA SARÀ PIÙ DURA DAVANTI ALLO SCANDALO DEI PRETI PEDOFILI…
Andrea Tornielli per "la Stampa"
ARCIVESCOVO TIMOTHY DOLAN
Benedetto XVI ha inviato un messaggio a Obama, pregando Dio «perché lo assista nelle sue altissime responsabilità di fronte al Paese e alla comunità internazionale» e perché «gli ideali di libertà e giustizia» che hanno guidato i padri fondatori «continuino a risplendere nel cammino della nazione».
Auguri? (in infernum detrudant!)
OBAMA E CON BENEDETTO XVI |
Benedetto XVI messaggio di congratulazioni ad Obama
Il telegramma dalla Santa Sede e le parole del direttore della Sala Stampa Vaticana padre Federico Lombardi
Benedetto XVI ha inviato un messaggio di auguri a Obama per il nuovo mandato come presidente degli Stati Uniti. Il Papa assicura le sue preghiere per le «altissime responsabilità di fronte al Paese e alla comunità internazionale» e affinchè «gli ideali di libertà e giustizia» continuino a risplendere negli Usa.
Mancuseide
Vito Mancuso, velleità ed aporie di una teologia che vuol farsi laica
Può
la teologia farsi laica? Può un teologo cattolico rifondare la teologia
in termini laici, in una prospettiva laica, fino al punto di ipotizzare
una vita oltre la vita «che non venga dall’alto», per usare le sue
parole, ma che scaturisca direttamente dalla vita stessa?
Per
dire una cosa del genere, e la dice fin dalle primissime righe del suo
libro «L’anima e il suo destino» (Milano, Raffaello Cortina Editore,
2007), Mancuso parte subito citando Teilhard de Chardin e affermando
che, a suo giudizio, del gesuita francese si parlerà ancora a lungo,
quando degli altri pensatori cristiani del XX secolo si sarà perso il
ricordo.
Ma ascoltiamo le sue precise parole (op. cit., p. 1):
«Il
principale obiettivo di questo libro consiste nell’argomentare a favore
della bellezza, della giustizia e della sensatezza della vita, fino a
ipotizzare che da essa stessa, senza bisogno di interventi dall’alto,
sorga un futuro di vita personale oltre la morte.»
mercoledì 7 novembre 2012
Non è trippa per modernisti
Conoscere il Gesù storico: una prospettiva “postmoderna”
Recensione apparsa su “Annali di Storia dell’Esegesi” 29/1, 2012, pp. 209-210.
Anthony LE DONNE, Historical Jesus: What Can We Know and How Can We Know It?, Eerdmans, Grand Rapids – Cambridge 2011, xiv-146 pp., 10,50 euro.
Vivace e per certi aspetti provocatoria operazione di divulgazione scientifica, questo saggio presenta in forma sintetica la prospettiva sulla quale lʼautore si è già diffuso nella monografia The Historiographical Jesus: Memory, Typology, and the Son of David (2009). La veste grafica di sicuro impatto, il tono informale, i numerosi esempi tratti dalla contemporaneità (si spazia da Obama a Bob Marley, dai Giants a John Wayne) non devono far trarre giudizi affrettati: alla base del discorso di Le Donne cʼè infatti una profonda riflessione che mira a rivoltare il paradigma dellʼinconoscibilità storica affermatosi nel Novecento.
Anthony LE DONNE, Historical Jesus: What Can We Know and How Can We Know It?, Eerdmans, Grand Rapids – Cambridge 2011, xiv-146 pp., 10,50 euro.
Vivace e per certi aspetti provocatoria operazione di divulgazione scientifica, questo saggio presenta in forma sintetica la prospettiva sulla quale lʼautore si è già diffuso nella monografia The Historiographical Jesus: Memory, Typology, and the Son of David (2009). La veste grafica di sicuro impatto, il tono informale, i numerosi esempi tratti dalla contemporaneità (si spazia da Obama a Bob Marley, dai Giants a John Wayne) non devono far trarre giudizi affrettati: alla base del discorso di Le Donne cʼè infatti una profonda riflessione che mira a rivoltare il paradigma dellʼinconoscibilità storica affermatosi nel Novecento.
Catechismo Olandese reloaded
MORIRE NON COSTA NIENTE - IN OLANDA LA PILLOLA DELL’EUTANASIA ARRIVA A DOMICILIO ED E’ COPERTA DALLA MUTUA - LE SQUADRE DELLA DOLCE MORTE SOMMINISTRANO A DOMICILIO CIRCA 10 “LAATSTWILPIL” AL GIORNO, E SOLO IL 30% A MALATI TERMINALI - IL CONCETTO GIURIDICO-FILOSOFICO DELLA “SOFFERENZA INSOPPORTABILE”, NECESSARIA AD AUTORIZZARE L’EUTANASIA, FA DISCUTERE: C’E’ CHI PARLA DI “PRATICA NAZISTA”..
da "Il Foglio"
Laatstwilpil, o "ultima pillola volontaria". In olandese si chiama così il farmaco eutanasico che da questa settimana arriva a casa dei cittadini pagato per la prima volta dalle compagnie di assicurazioni. Si passa così dalle polizze sulla vita a quelle che coprono i costi per uccidere i contraenti. Roger van Boxtel, a capo del colosso assicurativo Menzis, ha dichiarato in una conferenza stampa che la compagnia assicurativa coprirà da oggi i costi dell'eutanasia per quelle persone che soddisfano i criteri della "clinica speciale" del gruppo Nvve.
ROGER VAN BOXTELEUTANASIA
Quest'ultima ha appena lanciato il programma "Levenseinde", fine vita, si tratta di quindici unità eutanasiche mobili che uccidono i pazienti a domicilio.
Sgarbi quotidiani
DUE PAROLE SULL'INTERVISTA A SGARBI DI VATICANINSIDER.IT
Per tutti gli entusiasti sgarbiani o sgarbofili. L'intervista pubblicata ieri da Vaticaninsider.it è
senza dubbio un passo avanti, ma mi preme spegnere le illusioni di
coloro che nelle parole di Sgarbi intravvedono una speranza per il
futuro dell'architettura e dell'arte sacra in Italia.
Il rimpatrio..
FAMIGLIA CRISTIANA E LO "SBARCO" DEI TRADIZIONALISTI IN SAN PIETRO
di Francesco Colafemmina
di Francesco Colafemmina
Gli sbarchi li fanno i clandestini a Lampedusa. E dev'esser tornata in mente questa immagine alla zelante redattrice di Famiglia (ex) Cristiana, Annachiara Valle.
I clandestini tradizionalisti che invece di provenire dalla Libia o
dalla Tunisia, vengono dalla Francia, dagli Stati Uniti o dall'Italia
sono degli straccioni che tuttalpiù possono essere accolti con un
pizzico di misericordia, ma fondamentalmente andrebbero rimpatriati.
Nessuno finora aveva capito che avevano bisogno di dollari! @
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Era orario di scuola o solo una ..merenda?
Berlusconi a scuola di Scola? Il seguito della storia
I cinque erano Angelo Scola, Sante Bagnoli, Roberto Formigoni, Rocco Buttiglione e Guido Folloni.
Le lezioni, su richiesta dei suddetti alunni e su mandato di don Giussani, si tennero a Milano in via Rovani e durarono quattro fine settimana di fila, dal venerdì alla domenica.
All’epoca, Berlusconi aveva da poco acquistato “il Giornale”. Ma era soprattutto il principale finanziatore de “Il Sabato”, il settimanale cattolico creato da Comunione e Liberazione nel 1978 con la volontà di rompere il duopolio di “Panorama” e “L’Espresso”.
MEDJUGORJE, DON MICHELE BARONE, IL PROSELITISMO E IL NEW AGE
Giorni
fa sono rimasto sorpreso nel leggere un articolo, dall'apparenza
cattolico ma invece pregno di varie incongruenze dottrinali, in stile
New Age, tutto indirizzato alla sponsorizzazione del fenomeno mediatico
"Medjugorje", malgrado per questo esista un chiaro "Non constat de supernaturalitate" della dichiarazione di Zara e non solo, che alla luce delle nuove norme di discernimento del 1978
appare di tutt'altro spessore, e malgrado sia attualmente ancora in
corso la Commissione Vaticana che a breve si dovrà esprimere. E poi
basta leggere le dichiarazioni di Benedetto XVI su Medjugorje, motivo per cui il Papa è così osteggiato negli ambienti pentecostal - medjugorjani, o forse bisogna conoscere la durissima risposta che il Cardinal Bertone rivolse a Radio Maria dopo una notte di insulti
a lui indirizzati. Comunque, ad oggi, l'opinione della Chiesa cattolica
sui fatti di Medjugorje risulta essere molto chiara e assolutamente non
ambigua, ...
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martedì 6 novembre 2012
Giro miliardario dietro le false apparizioni
- Inchiesta su IVAN DRAGICEVIC
Pubblicato in data 26/ott/2012 da ChiesaVivaChannel
http://www.youtube.com/watch?v=2-ZDQ1ZmEdw&list=UUbdsclGyb0EGHQhfngn0u2g&index=8&feature=plcp
Pubblicato in data 26/ott/2012 da ChiesaVivaChannel
LEGGI INCHIESTA QUI:http://abateoimpertinente.wordpress.com/2009/09/11/inchiesta-esclusiva-%C2%AB...
http://www.youtube.com/watch?v=2-ZDQ1ZmEdw&list=UUbdsclGyb0EGHQhfngn0u2g&index=8&feature=plcp
Non solo neocat.! Ecco cosa si diventa a continuare a parlare di sinassi di grasse vivande..
Chiesa Rivoluzione in immagini Foto della settimana
Come una chiesa è diventata un ristorante in Lorena
Noi descriviamo ciò che è accaduto, chiedendo di valutare la situazione. Alla fine offriremo il nostro parere. Nel 1901, una ricca signora del villaggio di Travexin nel dipartimento francese dei Vosgi, Lorena, decise di costruire una cappella in onore del Sacro Cuore di Gesù, a cui lei aveva una devozione ardente . Ha scelto lo stile romanico e ha ordinato il materiale migliore che potesse trovare per costruirlo. La cappella divenne un imponente edificio molto più grande del normale cappella. La signora ha dato l'edificio alla diocesi di Saint Dié des Vosges. E 'diventato la Chiesa del villaggio di Travexin, prima di quel villaggio si è fusa con la vicina città di Cornimont.Ci si consola come si può ..da rottamati
Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc, ad Affaritaliani.it: insegnai filosofia a Berlusconi. Il Cav e Don Giussani erano amici
Di Tommaso Cinquemani
"Ai tempi in cui io e Scola facevamo lezione a Berlusconi, lui non era ancora entrato in televisione, né tantomeno in politica. Non abbiamo gettato le basi per la futura Forza Italia". Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, sceglieAffaritaliani.it per rivelare i contenuti degli incontri organizzati da Don Giussani, fondatore di Cl, tra Scola, lo stesso Buttiglione e il Cavaliere. "Parlavamo di diritto, di comunicazione, del sistema politico italiano. Anche di Marshall McLuhan. La filosofia è meno astratta di quanto molti pensino". Poi svela quali rapporti c'erano tra il Cavaliere e Don Giussani: "Erano amici. Silvio era interessato al mondo di Cl che a quei tempi era un fenomeno appena emerso. Un movimento di fede molto forte, slegato dai temi degli affari e della politica".
Durante la puntata di Report di domenica Marco Palmisano, ex 'monaco laico' di Comunione e liberazione, vicinissimo a Formigoni, ha dichiarato che Lei e scola faceste delle lezioni a Berlusconi e alcuni suoi uomini. E' così?
"Sì, certo".
Per i veteroperdonisti woytil-forneriani (e neo ratzin-koch-mullariani)
“Caso” Galilei: il quotidiano tedesco “Die Welt” dà ragione alla Chiesa
Il cosiddetto “caso Galilei” torna a far parlare di sé dopo l’articolo
del giornalista Paul Badde pubblicato sul quotidiano tedesco “Welt” e ripreso lo scorso 3 novembre dall’agenzia “Kreuz.net”.
Articolo, che capovolge e stravolge la “vulgata” sull’argomento,
sostenendo come dar torto alla Chiesa sia oggettivamente impossibile.
Per due motivi: «Innanzi tutto - scrive Badde - perché
Galilei è divenuto a lungo un mito, senza che ve ne fosse un motivo
reale. In secondo luogo, perché in questo processo fu l’Inquisizione ad
aver ragione e non il contrario».
Promemoria per il cosiddetto cardinale Koch!
ELIE
WIESEL SU HAARETZ
Elie Wiesel, il
sopravvissuto all'Olocausto più famoso del mondo, l'uomo che
ha trasformato l'Olocausto in una carriera di affari ha dato
questa settimana un'intervista a Haaretz (1). Questo kosher
'umanitario' il cui interesse per il dolore si limita a 'un
solo popolo' ha dichiarato che spera che "il Mossad, che
ha catturato un uomo come Eichmann, sarà in grado di catturare
Ahmadinejad e farlo processare in un tribunale
internazionale".
Questo anziano sionista deve
aver dimenticato che Eichmann non è stato processato in un
tribunale internazionale, e che in realtà è stato condannato
a morte da un tribunale israeliano. Ma mentre Ahmadinejad
viaggia liberamente in tutto il mondo, sono gli assassini di
massa e i criminali di guerra israeliani che devono pensarci
due volte prima di imbarcarsi su un volo internazionale.
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Se questo è un cardinale...!
Non sa di cosa parla, né capisce quel che dice: ecco il cardinale modernista perfetto! :
“Riavvicinare i lefebvriani non significa sposare tesi antisemite”
Lo ha precisato il cardinale Koch presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell`unità dei cristiani
"Di fronte agli ebrei, il Santo Padre mi ha incaricato di presentare la questione in maniera corretta: `Nostra aetate` non è minimamente rimessa in discussione dal Magistero della Chiesa, come il Papa stesso ha più volte dimostrato con i suoi discorsi, i suoi scritti ed i suoi gesti personali nei confronti dell`ebraismo; un riavvicinamento con la Fraternità sacerdotale San Pio X non significa assolutamente che le posizioni di detta Fraternità vengano accettate o appoggiate".
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