ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 15 novembre 2013

Tempora bona veniant!...

Su Medjugorje, il barometro pontificio volge al brutto

La devozione alla Madonna è un cardine della spiritualità di Jorge Mario Bergoglio.                               La sua prima uscita dal Vaticano dopo l’elezione a papa la fece per venerare l’icona della “Salus populi romani” nella basilica di Santa Maria Maggiore. Nella veglia di preghiera per la pace del 7 settembre in piazza San Pietro mise al centro di tutto la stessa icona mariana. In Brasile fu commovente il suo abbraccio dell’effigie della Madonna, nel santuario dell’Aparecida. Il 13 ottobre ha fatto arrivare dal Portogallo in piazza San Pietro la statuetta della Madonna di Fatima.

Licenziato da Radio Fanzaga?

"Maria non è un capoufficio della Posta, che invia messaggi tutti i giorni"

Papa a Santa Marta
PAPA A SANTA MARTA

Nell'Omelia della messa del mattino a Santa Marta il Papa ha ricordato che lo spirito di curiosità allontana dalla sapienza e dalla pace di Dio

"Lo spirito di curiosità genera confusione e ci allontana dallo spirito della sapienza che, invece, ci dà pace": è quanto ha affermato stamani il Papa nella messa celebrata nella Cappella di casa Santa Marta, in Vaticano. Bergoglio ha stigmatizzato alcuni veggenti, che considerano la Madonna come "un capoufficio della Posta, per inviare messaggi tutti i giorni" ed ha invitato i fedeli a capire che "il Regno di Dio è in mezzo a noi" e non bisogna "cercare cose strane".

SOS (Save Our Souls)

Con lo stile graffiante di sempre, in questo intervento Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro scattano la fotografia tristemente reale della celebrazione liturgica divenuta ormai “standard” nella stragrande maggioranza delle parrocchie italiane. dove “la festa siamo noi” e non più Gesù Cristo.
Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro

Ci vorrebbe un telefono azzurro anche per la liturgia. Anzi, soprattutto per la liturgia. Un telefono al quale i cattolici normali possano rivolgersi con fiducia e denunciare gli abusi.

Marxisti si nasce, marxiani si diventa: legatelo (ai bei tempi si bruciava..)!

Marx:«Abbiamo bisogno di più Europa»

Il cardinale  Reinhard Marx
IL CARDINALE REINHARD MARX

Lo ha detto il cardinale presidente dei vescovi europei, annunciando un documento che sarà reso noto in vista delle elezioni per il Parlamento europeo

«Abbiamo bisogno di più Europa, per arrivare a una Europa migliore». È quanto ha affermato il card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e presidente della Comece (Commissione degli episcopati dell'Unione europea), aprendo i lavori dell'assemblea d'autunno dell'organismo ecclesiale.

Una botta anche agli orbi

melloni
Un apprezzamento come questo nessuno se lo aspettava da papa Francesco. Eppure è arrivato. E ha del clamoroso:
“Una volta Le ho detto, caro Mons. Marchetto, e oggi desidero ripeterlo, che La considero il migliore ermeneuta del Concilio Vaticano II”.

Ma a Santa Marta chi prepara le letture? °

Ennesimo panico, ormai d'abitudine,  stamane a Santa Marta: alla lettura  del brano della Sapienza,  molti hanno pensato che fosse scritta apposta per la lettera  inviata da Bergoglio a Scalfari e hanno temuto che il vescovo di Roma cadesse a terra folgorato! 
Qualcuno poi ha creduto addirittura di notare uno strano sbarramento negli occhi del Papa ed una transitoria paralisi fascicolante nella bocca semiaperta, la lingua roteare e gocce di saliva pullulare senza essere inghiottite.. 
Il tutto sarebbe durato ben più dei dieci secondi consueti...giusto il tempo di passare al Vangelo,...che  però ha rincarato la dose e stavolta non si è prestato ad essere buonistizzato, per fugare ogni imbarazzo e a recuperare la solita logorroica favella..!
Per favore, cambiategli le letture della Messa!....o dategli un'aspirina e del maalox prima di tornare a leggere la Sapienza !!!  
NB. proprio adesso che era finito lo scocciatore S.Paolo con le sue anacronistiche lettere ai Romani...si è preso un raffreddore*

Guardia e ladri?

        Papa Francesco mette in guardia da veggenti, messaggi quotidiani, annessi e connessi

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Che Papa Francesco non avesse in particolare simpatia i “veggenti” e tutto il fenomeno che li circonda, non era un mistero. Già nella meditazione del 7 settembre scorso[1] Francesco metteva in guardia contro un certo approccio alla Fede ed alla conversione:
C’è poi un altro gruppo di cristiani senza Cristo: quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private”, mentre la Rivelazione si è conclusa con il Nuovo Testamento. Il Santo Padre ha avvertito in questi cristiani la voglia di andare “allo spettacolo della rivelazione, a sentire delle cose nuove”. Ma — è l’esortazione che Papa Francesco rivolge loro — “prendi il Vangelo!”[2].

MESSORI L’ANTIPAPA

 – IL DIVINO QUIRINO: “LO SPAURACCHIO DI UN PAPATO DI SINISTRA AGITATO CONTRO BERGOGLIO RICADE COME SCIOCCHEZZA SU CHI OSA IPOTIZZARLO”

Quirino Conti: “Messori arriva a confrontare la storia della Chiesa con l’esordio del M5S. Il sorprendente parallelo (se non blasfemo) pone molti problemi di praticabilità. Almeno per vistosa stravaganza” - Ma il problema è un altro: questo Papa non ammetterà connivenze e questo preoccupa cortigiani e vecchie clientele…

giovedì 14 novembre 2013

Pecore e pastori

È notizia di questi giorni che, in preparazione del prossimo Sinodo straordinario sulla famiglia, è stato inviato a tutti i vescovi un Documento preparatorio contenente un questionario con alcune domande rivolte ai fedeli laici. La notizia ha subito acquistato proporzioni rivoluzionarie, ma è normale, i media non avendo più un nemico da attaccare (Benedetto), hanno un “amico” da osannare (Francesco). E, quindi, abbiamo assistito a elogi sperticati di papa Bergoglio, anche laddove non ce ne era bisogno.

Breve ode a certi corrotti

Nella storica omelia di Santa Marta di lunedì 11 gennaio, il Papa ha introdotto questa novità: chi riceve bustarelle o commette l’evasione fiscale «merita – dice Gesù, non lo dico io – che gli mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Non parla di perdono, qui». (che vi sia qui una strizzatina d’occhio alla pena di morte?…)

mdtrckIl sito di Radio Vaticana così titola: «Il Papa: ingiusto essere benefattore della Chiesa e rubare allo Stato, no ai cristiani dalla doppia vita».
Prendiamo atto di questa ulteriore rivoluzione metafisica – immaginiamo significhi che l’inferno non è vuoto come dicevano quelli, anzi, è pieno di corrotti – ma vogliamo comunque ricordare due figure a noi care.

Grembiulini in anticamera, please?!

NAPOLITANO PIANGE SULLA TONACA DEL PAPA: “DA NOI CLIMA AVVELENATO E DESTABILIZZANTE” (CE L’HA CON IL CASO CANCELLIERI?) - IL PDL A GAMBA TESA: “NON HA FATTO NULLA PER PACIFICARE”

Re Giorgio riceve Bergoglio: “Quanto siamo lontani da quel ‘dialogo, dialogo, dialogo!’ che Ella evoca. Siamo stravolti da esasperazioni di parte” - Bondi e Brunetta: “Invece di fare lo spettatore rassegnato, faccia qualcosa” - Francesco è arrivato nella sua Ford Focus blu senza fanfara o corazzieri, accompagnato da Becciu (Parolin ancora in malattia)…

1. NAPOLITANO INCONTRA PAPA, 'DA NOI CLIMA AVVELENATO'
ANSA
NAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSENAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSE
Calorose strette di mano e un forte messaggio rivolto all'Italia: si e' svolta questa mattina in un clima di cordialità e impegno la prima visita ufficiale di papa Francesco al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
"Noi che in Italia esercitiamo funzioni di rappresentanza e di guida nelle istituzioni politiche, siamo immersi in una faticosa quotidianità, dominata dalla tumultuosa pressione e dalla gravità dei problemi del Paese e stravolta da esasperazioni di parte in un clima avvelenato e destabilizzante" ha detto il presidente Napolitano.
NAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSENAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSE
"Quanto siamo lontani nel nostro Paese da quella 'cultura dell'incontro' che Ella ama evocare, da quella Sua invocazione 'dialogo, dialogo, dialogo'!" ha aggiunto il capo dello Stato. "A tutti, credenti e non credenti è giunta attraverso semplici e forti parole la Sua concezione della Chiesa e della fede".
Di fronte alla crisi economica che "fatica a essere superata" e che "tra gli effetti più dolorosi" ha "l'insufficiente disponibilità di lavoro", "è necessario moltiplicare gli sforzi per alleviarne le conseguenze e per cogliere e irrobustire ogni segno di ripresa" ha detto papa Francesco.
NAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSENAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSE
"Con rinnovata convinzione, la Chiesa, continua a promuovere l'impegno di tutti, singoli ed istituzioni, per il sostegno alla famiglia, che è il luogo primario in cui si forma e cresce l'essere umano, in cui si apprendono i valori e gli esempi che li rendono credibili" ha aggiunto il Papa.
NAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSENAPOLITANO RICEVE PAPA FRANCESCO IN QUIRINALE FOTO LAPRESSE
L'Italia "attingendo dal suo ricco patrimonio di valori civili e spirituali - dice Francesco - sappia nuovamente trovare la creatività e la concordia necessarie al suo armonioso sviluppo, a promuovere il bene comune e la dignità di ogni persona, e ad offrire nel consesso internazionale il suo contributo per la pace e la giustizia".
Il corteo ha percorso le strade del centro di Roma, senza sirene e scorte particolari. Non c'erano nemmeno i corrazzieri che in altre occasioni hanno accompagnato i pontefici al Colle. All'arrivo tra i due c'e' stata una cordiale stretta di mano nel cortile del Quirinale. Subito dopo al Pontefice sono stati resi gli onori da un picchetto militare, mentre la banda dell'Esercito suonava gli inni nazionali.
Napolitano e Bergoglio hanno percorso un tratto del cortile e si sono soffermati a parlare sotto uno dei porticati del Quirinale. Quindi sono entrati nel Palazzo, dove il Papa ha salutato il segretario generale del Quirinale Marra, mentre avveniva l'incontro ufficiale tra le delegazioni italiana, guidata dal premier Letta, e quella vaticana del Vaticano, guidata dal mons.Angelo Becciu, sostituto alla segreteria di Stato.
ENRICO LETTA E GIOVANNI ANGELO BECCIU FOTO LAPRESSEENRICO LETTA E GIOVANNI ANGELO BECCIU FOTO LAPRESSE
Il Papa ha salutato la delegazione governativa italiana presente al Quirinale, a cominciare dal premier Letta, con cui ha avuto un breve colloquio. Presenti anche, tra gli altri ministri, quello dell'Interno Angelino Alfano e il ministro degli Esteri Emma Bonino. Napolitano, intanto, ha salutato la delegazione della Santa Sede.
Papa Francesco era accompagnato da una delegazione di otto persone. Facevano parte del seguito papale mons. Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, il card. Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana; il card. Agostino Vallini, vicario generale del Papa per la Diocesi di Roma, mons. Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia, mons. Adriano Bernardini, nunzio apostolico in Italia, mons. Carlo Alberto Capella, Segretario di Nunziatura. Alla visita non ha potuto partecipare il nuovo segretario di Stato vaticano, mons. Pietro Parolin, ancora convalescente in Veneto da dove tornerà a Roma sabato prossimo.
LETTA ALFANO BONINO CON IL VESCOVO BECCIU FOTO LAPRESSELETTA ALFANO BONINO CON IL VESCOVO BECCIU FOTO LAPRESSE

2. IL PDL CONTRO NAPOLITANO: "NON HA FATTO NULLA PER PACIFICARE"
www.affaritaliani.it 


"Sono d'accordo con Napolitano quando sostiene che in Italia prevale un clima politico avvelenato, ma sono dell'opinione che non abbia fatto nulla per stemperare le esasperazioni e per pacificare davvero la vita politica italiana". E' Sandro Bondi a replicare cosi' al Presidente della Repubblica. "Era l'unico - aggiunge il senatore Pdl - che poteva farlo, sia per la sua coscienza storica dei problemi dell'Italia sia per le prerogative di cui dispone".
Napolitano: Brunetta, veleni? Allora non resti a guardare - "Il Presidente Napolitano ha descritto al Papa il 'clima destabilizzante e avvelenato' che domina l'Italia. Lo ha fatto parlando quasi da spettatore rassegnato. Io credo che invece il Capo dello Stato ha la responsabilita' istituzionale, le risorse e l'energia per fare molto, in prima persona, per dare stabilita' e contrastare i veleni nella vita pubblica".
NAPOLITANO E PAPA FRANCESCO BERGOGLIO FOTO LAPRESSENAPOLITANO E PAPA FRANCESCO BERGOGLIO FOTO LAPRESSE

Lo afferma Renato Brunetta. Il presidente dei deputati Pdl, in una nota, dice ancora che l'inquilino del Colle "non e', e lo ha sempre dimostrato, una comparsa impotente e marginale della nostra scena, ma un protagonista". "Il mio appello - conclude - e' che non si consegni al pessimismo, non sottovaluti il peso delle sue scelte nella bilancia della storia, e faccia proprio, lo dico con l'ammirazione di un non credente, l'invito di Papa Francesco a operare per 'la creativita' e la concordia necessarie al suo', cioe' dell'Italia, 'armonioso sviluppo'"

CLIO E GIORGIO NAPOLITANO CON BERGOGLIO FOTO LAPRESSECLIO E GIORGIO NAPOLITANO CON BERGOGLIO FOTO LAPRESSEhttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/-66523.htm
LA VISITA DI BERGOGLIO: «VIVIAMO UNA CRISI CHE È DIFFICILE DA SUPERARE»

Napolitano accoglie Papa Francesco
«In Italia clima avvelenato, non c’è dialogo»

Il capo dello Stato richiama le parole del pontefice sulla necessità di un incontro anche con «i più lontani e gli avversari».

Il questionario di Pietro

La chiesa di Francesco è diventata il luogo delle opinioni, piuttosto che delle verità. Intanto un’acqua torbida e tumultuosa vorrebbe spazzare via il muro dottrinale che protegge l’indissolubilità
Anche quando dovrebbe essere al servizio di Nostro Signore, la burocrazia ecclesiale finisce sempre per provvedere soprattutto a se stessa, proprio come quella mondana. Non fa che parlare di sé, avocare ogni atto a sé e vedere chiesa e mondo a immagine di sé. Il questionario di preparazione per il Sinodo straordinario sulla famiglia recentemente diramato da Roma ne è solo l’ultima conferma. Riesce difficile vederne l’utilità, se si vuole veramente comprendere che cosa crede e che cosa pensa, quindi che cosa prega e che cosa è, il gregge affidato a Pietro.

Piacersi ah piacersi...

Ma il gesuita già delude i mondani

Sul Concilio apprezza lo storico antiprogressista, e il latino gli piace

“Caro Monsignor Marchetto, gliel’ho già detto una volta, e oggi glielo ripeto: lei è il miglior ermeneuta del Concilio Ecumenico Vaticano II”. Parola di Francesco, il Papa. Destinatario dell’elogio è l’arcivescovo Agostino Marchetto, già segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e gli itineranti, canonista, giurista e grande studioso del Concilio.  Non è un apprezzamento come tanti quello che Bergoglio ha fatto pervenire durante la presentazione del libro “Primato pontificio ed episcopato. Dal primo millennio al Concilio ecumenico Vaticano II - Studi in onore dell’arcivescovo Agostino Marchetto” (Lev). Un messaggio che nulla ha a che vedere con i soliti encomi che partono dalla Segreteria di stato sotto forma di telegramma e si concludono con la benedizione apostolica e la firma del Pontefice in latino. Qui c’è qualcosa di più, perché Marchetto è il critico per eccellenza della scuola bolognese degli Alberigo e dei Melloni, cioè di coloro che – come disse l’arcivescovo nel 2007 – “sono riusciti con ricchezza di mezzi, industriosità di operazioni e larghezza di amicizie, a monopolizzare e imporre una interpretazione scentrata” del Concilio.

mercoledì 13 novembre 2013

La dignità non viene meno in un indegno erede

«Tu es Petrus», con queste parole Cristo trasformò Simone nel Principe degli Apostoli e gli consegnò il governo, in terra, della sua Chiesa. «Per chi sa riflettere, questa eco storica ed evangelica, che si fa realtà presente e vivente, mette quasi timore, e suscita una interiore domanda elementare: “il Papa è proprio Pietro?”», così domandò Paolo VI nell’udienza generale del 15 luglio 1964 e così rispose solennemente: «La figura del Papa appare in questo quadro di maestà e di splendore (…).e gode del riflesso, quasi profetico, che sembra proiettarsi dalla Chiesa trionfante in cielo su questa Chiesa terrena, tuttora peregrinante, militante e sofferente».

Romanzo Vaticano

Vaticano, i rapporti con mafia e criminalità

Banda della Magliana. Loggia P2. Mafia. E ora la 'ndrangheta che minaccia il papa. Gli affari sporchi con la Chiesa.

Miracolismi

UNA RIVISTA DELLA MADONNA! IL SETTIMANALE “MIRACOLI”, ZEPPO DI STORIE INCREDIBILI, TIRA 60 MILA COPIE E VA ALLA GRANDE - CO’ STA ‘CRISI, CI VUOLE UNA MANO ‘SANTA’ PER TIRARSI SU

Il direttore Daniele Urso: “In edicola mancava una rivista di speranza. In questo ci aiuta la crisi del Paese, che contribuisce a risvegliare la devozione. Riceviamo migliaia di lettere e abbiamo ottimi riscontri dai “preti da strada”. Gesù e Dio sono visti come lontani, la Madonna e Padre Pio piacciono di più”…

La Cardinala


Ecco l’incubo della “Cardinala” (Cattolici, tremate, le Papesse son tornate!)  -  di Roberto Dal BoscoLa Chiesa, le donne, Lucetta Scaraffia, le “femministe cattoliche” e il buon senso


guglielm
Ne parlava ieri il nostro Roberto Dal Bosco, nel suo articolo “Ecco l’incubo della ‘Cardinala’ “. Lucetta Scaraffia, le cui mirabili parole sono già state citate nel suddetto articolo (riprese da Il Gazzettino di martedì 24 settembre), torna a parlarne proprio oggi sul quotidiano Italia Oggi. Potete leggere l’articolo sotto.
Che dire? L’articolo di Roberto Dal Bosco l’abbiamo pubblicato non solo perché Dal Bosco scrive molto bene, ma anche perché lo condividiamo e sottoscriviamo.
Ci viene da aggiungere solo una considerazione: ma non ci sono cose un tantino più serie di cui occuparsi?

Liquefatti

Perché la nuova pastoralità di Francesco ora dilaga

Liquefazione della Chiesa

La fede si svincola dalla verità trascendente, e diventa esperienza. Ratzinger ha perso la sua battaglia per restaurare il Concilio “non virtuale”

La maggior parte di coloro che hanno preso le distanze dagli articoli sul Foglio di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro si sono limitati a una condanna di principio, evitando di entrare nel merito degli argomenti toccati dai due autori cattolici. Eppure i problemi sollevati da Gnocchi e Palmaro non solo esprimono il disagio di molti, ma sollevano una serie di questioni che vanno al di là della persona di Papa Francesco e investono gli ultimi cinquant’anni di vita della chiesa.

Licet?

Il diritto dei fedeli di avere un po’ di chiarezza dai Pastori

Peccatori sì, corrotti no”. Che vuol dire? 

Udienza generale di Papa Francesco
Sono sicuro che ci saranno (o forse ci sono già state, e mi è sfuggito) persone ben più autorevoli di me che saranno in grado di spiegare le ultime affermazioni del Papa su peccatori e corrotti. Io non ci ho capito nulla. Non sono un teologo e evito scrupolosamente di avventurarmi su strade che non sono le mie. Sono però un cattolico, un peccatore, che vorrebbe reclamare (sommessamente) almeno un diritto: quello di avere Pastori che dicano parole chiare e inequivocabili. Se non da loro, da chi devo aspettarmi una guida?

Come ti erudisco il pupo


PEDAGOGIA E DIDATTICA NEOTERICA:
testi e sussidii per l’insegnamento religioso
nella scuola primaria

( Come ti erudisco il pupo )

Prima parte 


In un precedente intervento – LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE ECCLESIALE ATTUALE : siamo giunti al Vaticano III ? – ottobre 2013 - riportato su questo sito, Don Curzio Nitoglia citava, a ragguaglio e rinforzo dell’analisi in tema, pertinente cioè al degrado non solo pastorale, ma soprattutto,  teologico del Magistero Cattolico, un passo tratto dal testo “UNA STRADA DI STELLE – CORSO DI IRC per la Scuola primaria – vv.2 – ed. Elledici 2010” - approvato con “nulla osta” CEI – Cardinale Angelo Bagnasco (protocollo 811/2010 ) del 19 novembre 2010, pagina 73/74  v. I -  in cui, mediante l’apologo dell’elefante, veniva dichiarato, con presunzione di dimostrazione, essere Dio presente come quota costitutiva in ogni confessione al modo in cui le orecchie, la proboscide, le zanne pur essendo parti sono, al contempo, gli indizii e le caratteristiche dell’elefante. 

Non dire gatto....

MEDJUGORJE: LE PROBLEMATICHE, TUTTE LE CONDANNE E LA SPIEGAZIONE TEOLOGICA

MEDJUGORJE: LE PROBLEMATICHE E LA SPIEGAZIONE TEOLOGICA
Nel contesto dell'attuale crisi della Chiesa, del nuovo monito della Congregazione per la Dottrina della Fede inviato ai Vescovi americani e del recente breve studio su «lo scisma a Medjugorje» pubblicato su Radio Spada, si inserisce molto bene il documento «I criteri per il discernimento delle apparizioni. Eventi di Medjugorje», firmato da mons. Ratko Peric e tradotto dal libro «Prijestolje Mudrosti» (Sedes Spientiae), Mostar 31 maggio 1995, pp. 266-286.

CHE COS’È MEDJUGORJE?

martedì 12 novembre 2013

Lapsus lapsi

Grave lapsus teologico
 di Padre Federico Lombardi

di Arnaldo Xavier da Silveira


1] Negli ultimi mesi la stampa internazionale ha riportato ampiamente due interviste di Papa Francesco, la prima concessa al Direttore de La Civiltà Cattolica (1), la seconda al fondatore del quotidiano romano La Repubblica(2). Entrambe hanno provocato le veementi reazioni di numerosi settori cattolici antimodernisti in tutto il mondo (3), perché in esse il Papa ha assunto posizioni del tutto aberranti rispetto alla dottrina cattolica tradizionale, come le seguenti: 

Tutto va ben o Vescovo di Roma!

Un sondaggio del sociologo “normalista”
Massimo Introvigne

di Marco Bongi

Apprendiamo dalla ormai famosa rassegna stampa di Radio Maria, che riprende entusiastici articoli pubblicati su “La Nuova Bussola Quotidiana” e su “Vatican Insider”, della nuova indagine sociologica sull’effetto Bergoglio nella pratica religiosa degli italiani.
Lo studio, che potremmo soprannominare, parafrasando la famosa canzonetta di Nunzio Filogamo, “Tutto va ben o Vescovo di Roma...” è stato curato dal noto sociologo “normalista” Massimo Introvigne.  

Io speriamo che non sia come il Kurtz di Apocalypse now!

Il moderato Kurtz succede a Dolan

Pensieri, parole e opere del nuovo presidente della conferenza episcopale degli Stati Uniti, monsignor Joseph Kurtz, che prende il posto di Timothy Dolan
Nessuna sorpresa, si torna alla prassi. Il nuovo presidente della conferenza episcopale degli Stati Uniti è monsignor Joseph Kurtz, arcivescovo di Lousville. Prende il posto diTimothy Dolan, del quale è stato vice nell’ultimo triennio. Com’era prevedibile, dunque, i vescovi americani hanno deciso di tornare alla consuetudine di eleggere colui che aveva affiancato il presidente nel mandato precedente. Una consuetudine che si è rotta solo due volte: nel 1960 e nel 2010. Joseph Kurtz, 67 anni, è arcivescovo di Louisville dal 2007, dopo essere stato per otto anni alla guida della diocesi di Knoxville, in Tennessee.

Teoprog & Teocon: 2 facce della stessa moneta

La chiesa come Malebolge, il secolo come paradiso di libertà

Alberto Melloni bisogna stare a sentirlo, in particolare ma non solo adesso che Papa Francesco rilancia per certi aspetti un’idea di chiesa modellata su forme di vita cristiana che alla scuola storica dei cattolici dossettiani di Bologna si adatta perfettamente. Non è un laudatore banale e nel suo “Quel che resta di Dio”, appena pubblicato da Einaudi, si dice preoccupato di nuovi equivoci papisti, di quel “lasciate fare al nuovo Papa, con il suo stile episcopale e povero (el papa cura, il papa curato) risolverà tutti i guai della cattolicità”. Lo storico ha ambizioni meno spericolate di un teologo come Mancuso, non vuole rifondare la fede, si limita a lavorare per la riforma della chiesa, che non è poco ma neanche troppo. Come scrittore cattolico ha qualche vezzo di troppo (il verbo “parallelare” impiegato nell’ultimo pamphlet è affettato e brutto). E’ anche intellettualmente violento, qualche volta, sebbene si riscatti quasi sempre nella sottigliezza, nell’intelligenza, che dopo l’invettiva pone l’analisi, e qualche volta anche un’analisi equanime, che respira.

Lasciare la mano ai giuda?

Negli ambienti tradizionali gira la voce secondo cui circa 200 frati Francescani dell'Immacolata avrebbero chiesto alla Pontificia Commissione “Ecclesia Dei” di dar vita a un nuovo istituto religioso francescano legato alla liturgia tradizionale.

Se la notizia venisse confermata, e se la Santa Sede approvasse l'iniziativa, penso che farebbe felice in molti, sia tra coloro che avevano apprezzato la “svolta tridentina” di Padre Stefano Maria Manelli, sia tra coloro che non avevano condiviso questa svolta.

Dio ci scampi..!



Un sinodo come Francesco comanda

Novità e incognite del primo sinodo di questo pontificato. Le stesse che caratterizzano il metodo con cui papa Bergoglio governa la Chiesa

di Sandro Magister

ROMA, 12 novembre 2013 – Il sinodo dei vescovi è la struttura di governo della Chiesa che con papa Francesco è in fase di revisione più avanzata.

Un progetto complessivo di riforma non è stato ancora elaborato. Ma intanto delle sensibili novità sono già in opera.

Divorzi alla tedesca

Il cardinale Marx critica apertis verbis il prefetto Müller: sulla famiglia il dibattito sia totale
“Il prefetto della congregazione per la Dottrina della fede non può fermare il dibattito” relativo alla situazione dei divorziati risposati che chiedono di essere riammessi ai sacramenti. Un articolo, pur lungo e dotto, anche se pubblicato sul giornale del Papa, non deve impedire alla chiesa universale di interrogarsi sui grandi problemi legati alla pastorale matrimoniale, alla famiglia, alle coppie di fatto, alle unioni tra persone dello stesso sesso che – magari – abbiano anche adottato bambini. Non usa mezze parole, l’arcivescovo di Monaco e Frisinga, il cardinale Reinhard Marx, per chiarire che anche monsignor Gerhard Ludwig Müller, custode della Dottrina e della fede cattolica, deve accettare che nella chiesa investita dal vento fresco e impetuoso che dallo scorso marzo soffia su Santa romana chiesa, ora si discuta.

“Katastrophe!” ?

Dominus Müller

Che tipo è e cosa pensa il custode di fede e dottrina tra la teologia di Ratzinger e il cuore pastorale di Francesco

L’ultimo colpo del “Grande Inquisitore”. Non riuscì a trattenersi, Hans Küng, quando venne a sapere che l’ex Sant’Uffizio era finito nelle mani di monsignor Gerhard Ludwig Müller, vescovo di Ratisbona e già professore di Teologia dogmatica. Tutto era ormai chiaro, non serviva più discutere: il Grande Inquisitore, vale a dire Joseph Ratzinger, stava riportando la chiesa al suo sistema romano medievale, totalitario, spietato. Il completamento della restaurazione dello status quo ante Concilium. Parlava di teologi dotati di museruola, di fine della speranza che il Vaticano II e il suo spirito avevano ingenerato nei tormentati anni Sessanta. Müller, per Küng, altro non era che una “Katastrophe!”, l’annuncio della fine dei tempi ormai imminente, la settima e ultima tromba descritta da Giovanni nell’Apocalisse che fece alzare nel cielo voci potenti e prostrare gli anziani d’Israele.

Il Vicario di Cristo:

 natura e limiti della sua infallibilità
 Il 18 ottobre 2013, per iniziativa del Centro Culturale “Padre Tomas Tyn”, si è svolto a Rieti un convegno teologico dal titolo Le perle della buona teologia. Riportiamo l’intervento del prof. Roberto de Mattei
La Costituzione Pastor Æternus
(di Roberto de Mattei) Nel corso della lunga storia della Chiesa, la teologia del Papato ha conosciuto una lenta evoluzione, come ogni organismo che nasce, progredisce e si rafforza nel suo rapporto con il mondo esterno. La Chiesa, infatti, non è stata fondata da Cristo come un’istituzione, già rigidamente e irrevocabilmente costituita, ma come un organismo vivo, il quale – come il corpo, che è immagine della Chiesa – ha sviluppato nella sua crescita tutti i caratteri essenziali del suo essere che già conteneva in embrione.

Paramenti e musica

Paramenti papali, le innovazioni di Francesco e la lezione del passato

Chissà cosa penserebbe oggi Urbano VIII, immortalato a imperitura memoria in un celebre ritratto di Pietro da Cortona verso il 1627, dando un’occhiata anche veloce all’abbigliamento di Papa Francesco. Niente rosso, niente ermellino. Neppure le scarpe appropriate al ruolo. Certo, nel Seicento qualche Papa si faceva confezionare abiti alla moda (rigorosamente bianchi) da indossare sotto la candida veste. Nessuno, però, si sarebbe mai sognato di portare calzoni neri e scarponi consumati con i lacci.

lunedì 11 novembre 2013

Il pensiero della buona notte: ecco da chi ha imparato! Import-export

AMMA MIA! - IN TRENTAMILA IN FILA DALLA SANTONA INDIANA CHE ABBRACCIA TUTTI: NIENTE PREGHIERE O DOTTRINE, È LA RELIGIONE DEL ‘VOLEMOSEBBENE’

I capannoni della Fiera di Malpensa gremiti di fedeli (o polli?) provenienti da tutta Europa per farsi stringere da Amma, leader di “Embracing the World” - Lei con artrite anchilosante, scoliosi deformante, epicondilite cronica ma abbraccia fino alle 3 di notte chi si è messo in fila tra esperienza mistica e superstizione…

Cristiano Gatti per "Il Giornale"