Il peccato contro lo Spirito Santo ed i Francescani dell’Immacolata
Abbiamo pubblicato ieri l’articolo “Le innumerevoli falsità in un’intervista a p. Alfonso M. Bruno, FI”. Sul caso dei Francescani dell’Immacolata ci è oggi pervenuto un altro contributo, che proponiamo all’attenzione dei nostri lettori:
Il peccato contro lo Spirito Santo ed i Francescani dell’Immacolata
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«Chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna» (Mc 3, 29).
«Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato» (Lc 12, 10).
La triste vicenda della Famiglia dei Frati Francescani dell’Immacolata sembra non aver mai fine. Continuano i provvedimenti punitivi verso i Frati fedeli ai Fondatori, cioè al Carisma originario dell’Istituto; a qualche sacerdote che ha chiesto di uscire dall’Istituto per esempio, rinunciando ai voti religiosi, è stato quasi “suggerito” tra le righe di rinunciare pure al sacerdozio. Continuano gli slogan allusivi alla loro disobbedienza alla Chiesa e le minacce di un prossimo Giudizio Finale contro chi non si schiera col P. Volpi. Andiamo però all’origine della baraonda creatasi nell’Istituto dopo l’avvento del P. Commissario: la causa che ha fatto scaturire il commissariamento a tutt’oggi è ignota.
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«Chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna» (Mc 3, 29).
«Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato» (Lc 12, 10).
La triste vicenda della Famiglia dei Frati Francescani dell’Immacolata sembra non aver mai fine. Continuano i provvedimenti punitivi verso i Frati fedeli ai Fondatori, cioè al Carisma originario dell’Istituto; a qualche sacerdote che ha chiesto di uscire dall’Istituto per esempio, rinunciando ai voti religiosi, è stato quasi “suggerito” tra le righe di rinunciare pure al sacerdozio. Continuano gli slogan allusivi alla loro disobbedienza alla Chiesa e le minacce di un prossimo Giudizio Finale contro chi non si schiera col P. Volpi. Andiamo però all’origine della baraonda creatasi nell’Istituto dopo l’avvento del P. Commissario: la causa che ha fatto scaturire il commissariamento a tutt’oggi è ignota.