Dopo il Sinodo il Papa tornerà a indossare le scarpette rosse
La teologia della speranza: una analisi ottimista sul corso di certi eventi e parole di questo pontificato
di p. Ariel S. Levi di Gualdo
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Noi parliamo una lingua che si fonda sul mistero di Cristo Dio incarnato, morto e risorto, che ci ha donato l’Eucaristia ed i Sacramenti di grazia, che ci ha inviato lo Spirito Santo, che siede oggi alla destra del Padre e che tornerà nella gloria per giudicare i vivi e i morti. Oggi però questa lingua pare non essere più comprensibile, perché il mondo parla linguaggi vuoti e vaporosi che negano l’idea stessa di cristocentrismo cosmico in nome di un omocentrismo terreno senza memoria storica, ma soprattutto senza Dio.
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Noi parliamo una lingua che si fonda sul mistero di Cristo Dio incarnato, morto e risorto, che ci ha donato l’Eucaristia ed i Sacramenti di grazia, che ci ha inviato lo Spirito Santo, che siede oggi alla destra del Padre e che tornerà nella gloria per giudicare i vivi e i morti. Oggi però questa lingua pare non essere più comprensibile, perché il mondo parla linguaggi vuoti e vaporosi che negano l’idea stessa di cristocentrismo cosmico in nome di un omocentrismo terreno senza memoria storica, ma soprattutto senza Dio.