ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 24 ottobre 2014

E su quella della gloria..


VATICAN UNCHAINED! E DOPO SUON CRISTINA CHE CANTA “LIKE A VIRGIN” (E LA CANTA MEJO DI MADONNA), ARRIVANO I PRETI CHE BALLANO IL TIP TAP E LA DANZA IRLANDESE (VIDEO)

Il video, postato lo scorso 30 aprile, è andato virale questa settimana, con quasi 700.000 visualizzazioni, riprendendo le gesta di Padre David Rider e Padre John Gibson, che lo scorso 13 ottobre si sono esibiti di nuovo al “Pontifical North American College” di Roma...

Sulla strada del martirio..

I FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA SULLA STRADA DEL MARTIRIO DEI SANTI DELLA CHIESA – di Cristina Siccardi



Dolore e sconcerto hanno assalito moltissimi fedeli, sacerdoti, parroci, religiosi e religiose alla notizia che all’ordine dei Francescani dell’Immacolata, Congregatio Fratrum Franciscanorum Immaculatae, sia stato, di fatto, impedito di celebrare la Santa Messa in rito antico. Una domanda si è levata: ma la Chiesa è Madre o matrigna? La Chiesa, come Corpo mistico di Cristo è Madre, ma, spesso, come autorità umana, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II, è matrigna.

Moltissime anime, dicevamo, stanno soffrendo per questa prova ingiusta perché in profonda contraddizione con ilMotu Proprio di Benedetto XVI emanato nel 2007, Summorum Pontificum, che liberalizzava la Messa in rito tridentino, rito, peraltro, che non è mai stato abolito e continuava ad essere valido quanto dichiarato da san Pio V, nella BollaQuo primum tempore:

I catto-normalizzatori..e una guida diocesana.

Tradizionalisti non vedenti la babilonia teologica 

I sogni luterani dei teologi europei abbacinati dalla teologia di Vito Mancuso e del card. Martini, ultimamente sono frenati dal cuore dell’Africa cattolica, che si dimostra refrattaria a quel vizio contro natura, il cui nome fiammeggia nel labaro della teologia affumicata.

di Piero Vassallo

zzsynode-afriqueTra festosi squilli, fruscii acrobatici, finte frenate, pie reticenze e censurati sospiri, è approdato alla conclusione vaga ed elusiva il sinodo intitolato all’accarezzamento incauto e scivoloso di morbide e acritiche opinioni su divorzio, matrimoni irregolari e sodomitiche convivenze.
La sodomia, argomento scabroso, che, in tempi migliori, induceva al cauto silenzio, purtroppo non spaventa i sostenitori dell’aggiornamento della morale cattolica, trattenuti solamente dal timore della risoluta e inflessibile dissidenza africana.
In conclusione una permissione declinata sul pentagramma clericale del dire e non dire: “Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana”.
Impavidi e avventurosi teologi da palcoscenico, quasi rispondendo all’imperioso comando “vieni avanti modernizzatore!”, in equilibrio tra il dire il non dire, alludono all’esistenza di un bene nascosto nel Vizio ultramoderno, che è praticato e venerato dai malthusiani, esecutori della danza oscena e macabra concepita dai francofortesi e dai californiani.

Ora il periodo nero

 SE NON ORA, QUANDO?

Il Cardinal Kasper e tutti gli scherani di Bergoglio, mobilitati per il Sinodo sulla Famiglia, sono assolutamente logici e perfettamente coerenti con i princìpi sull'ecumenismo introdotti dal Concilio, nel proporre un nuovo approccio 'pastorale' al matrimonio. Con quel «compete alla Chiesa di riconoscere quei semi del Verbo sparsi oltre i suoi confini visibili e sacramentali» torna alla ribalta Gaudium et Spes, 22 [qui - qui] e gli elementi di ecclesialità che ci sarebbero anche al di fuori della Chiesa. È logico e consequenziale dunque passare dall’ecumenismo ecclesiale all’ecumenismo matrimoniale: ci sarebbero così, secondo loro, degli elementi del matrimonio cristiano al di fuori del sacramento.

No problem?



Il vescovo Tobin e il (grosso) problema americano del Papa

“Al Papa piace fare casino, e c’è riuscito”, scrive mons. Thomas J. Tobin, vescovo di Providence (Rhode Island, Stati Uniti). Il presule affida al bollettino pubblicato sul portale web della diocesi tutto il proprio disappunto per le ultime mosse di Francesco, compreso quel Sinodo straordinario sulla famiglia che puzza di protestantesimo, visto che “vota su dottrina e pastorale”. In mezzo, riferimenti al Vaticano II  – chissà cosa sarebbe accaduto se ci fossero stati i social media, dice Tobin – e un avvertimento che sa anche di consolazione: “Relax, God’s still in charge”, Dio è ancora in carica, rilassatevi.

Le esagerazioni di Papa Francesco.

 Come leggerle?
Dietro lo smacco dei cardinali Müller e Burke a Bergoglio: 
questioni di metodo e non solo…
 di Don Floriano Pellegrini e Sergio Basile
bergoglio
 Le esagerazioni di Papa Francesco                                                                       
Roma – La spaccatura nella Chiesa, amplificata da un anno a questa parte dagli atteggiamenti di papa Francesco, che in molti giudicano populistici, purtroppo c'è ed è forte, inutile negarlo. Probabilmente molti anti-cattolici troveranno conveniente e funzionale ai loro eterni scopi questa ondata di contrarietà e novità assieme: è senz'altro vero! Com'è vero che questa opposizione tra modernisti e tradizionalisti, o progressisti e custodi della tradizione cattolica originaria, crea attriti. Ma d'altronde questo è un fatto inevitabile, in quanto "rivoluzioni" non in linea con la millenaria storia della Chiesa Cattolica potrebbero incidere negativamente  e non poco sulla fede di milioni di cattolici. Pertanto queste "anomalie" non possono lasciarci indifferenti, e come tali meritano di essere analizzate a fondo, entusiastiche ricostruzioni mediatiche a parte.

Non solo Papa..

«Io non mi lascerò dominare da nulla»
(di Cristina Siccardi) La coscienza di ogni individuo che segue i principi del Creatore è quella che segue la Verità, portatrice di libertà (Gv 8, 32); la «libertà di coscienza» di ogni individuo che segue i propri voleri e i propri piaceri è quella che rende la vita avviluppata di problemi e di infelicità. Tuttavia l’individuo, anche cristiano, si ribella e vuole imporre la sua volontà, sfidando Dio e corrompendo, di peccato in peccato, la sua splendente innocenza battesimale.
C’è chi, pur conducendo una vita licenziosa, vuole a tutti i costi vedere legittimati i propri atti dissoluti. Esistono casi eclatanti nella storia, come quello di Enrico VIII, la cui scelta di divorziare da Caterina d’Aragona per contrarre nuovo matrimonio con Anna Bolena originò uno scisma all’interno della Chiesa.
Tuttavia un fatto similare avvenne anche nel Protestantesimo stesso; mentre quest’ultimo, però, si piegò alle voglie di Filippo I d’Assia, la Santa Sede di Roma non si piegò a quelle di Enrico VIII. Fu così che il Parlamento inglese approvò gli atti che sancirono la frattura con Roma nella primavera del 1534. In particolare l’Act of Supremacy stabilì che il Re è «l’unico Capo Supremo della Chiesa d’Inghilterra» e il Treasons Act dello stesso anno rese alto tradimento, punibile con la morte, il rifiuto di riconoscere il Sovrano come tale: molti martiri persero la vita sul patibolo per tale ragione, fra questi san Tommaso Moro.

Prevalebit ?

Su omosessualità e divorzio nel sinodo è mancato l'accordo, ma alla fine a decidere sarà il papa. E i cambiamenti che vuole introdurre li ha già in mente, anzi, li mette già in pratica. Un commento di Paul Anthony McGavin


La paziente rivoluzione di Francesco

ROMA, 24 ottobre 2014 – Non è vero che Francesco sia stato zitto, nelle due settimane del sinodo. Nelle omelie mattutine a Santa Marta martellava ogni giorno gli zelanti della tradizione, quelli che caricano sugli uomini fardelli insopportabili, quelli che hanno solo certezze e nessun dubbio, gli stessi contro cui si è scagliato nel discorso di congedo con i padri sinodali.

È tutto tranne che imparziale, questo papa. Ha voluto che il sinodo orientasse la gerarchia cattolica verso una nuova visione del divorzio e dell'omosessualità e ci è riuscito, nonostante il numero risicato dei voti favorevoli alla svolta, dopo due settimane di discussione infuocata.

In ogni caso sarà lui alla fine a decidere, ha ricordato a cardinali e vescovi che ancora avessero qualche dubbio. Per rinfrescare la loro memoria sulla sua potestà "suprema, piena, immediata e universale" ha messo in campo non qualche raffinato passaggio della "Lumen gentium" ma i canoni rocciosi del codice di diritto canonico.

giovedì 23 ottobre 2014

Dietro il kommissariamento (non si dicono certe cose..)

Quell’incompatibilità tra Chiesa e Massoneria


Un convegno a Ognissanti su La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo. Sono intervenuti lo scrittore Giovanni Pallanti (a sinistra) e P. Paolo M. Siano, FI (a destra). Moderava l’incontro P. Serafino M. Lanzetta, FI (nel centro).

stellamatutina-massoneriaVenerdì 1° marzo, nella chiesa di Ognissanti, dopo la celebrazione della S. Messa in rito antico, si è tenuta la presentazione di due volumi a base storica e scientifica del mio confratello p. Paolo M. Siano (docente di storia della Chiesa), dal titolo Un manuale per conoscere la Massoneria(Frigento 2012) e La Massoneria tra esoterismo, ritualità e simbolismo. Studi vari sulla Libera Muratoria (Frigento 2012). All’incontro erano presenti, a sorpresa, centinaia di fedeli e cittadini. Probabilmente anche perché dopo moltissimo tempo (o forse non era mai accaduto) si parlava del pensiero della Chiesa cattolica sulla Massoneria e si diceva chiaramente perché la Massoneria è incompatibile con la fede.

Legalità alla misericordina: basta un Kommissario!

Il garantismo di Francesco: "No all'ergastolo e alla carcerazione preventiva"


Papa Francesco (foto LaPresse)
E' necessario abolire la "pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie nel rispetto della dignità umana". Papa Francesco in un udienza con l'Associazione Internazionale di Diritto Penale, attacca il sistema carcerario, sottolineando come il sistema carcerario debba in primo luogo garantire il rispetto dei diritti umani.

Nuove letture evangeliche


La Madonna: ignorante o consapevole?


Quando si legge il Vangelo dell’Annunciazione, nelle omelie diversi preti dicono che la Madonna in sostanza non capì nulla dei misteri contenuti nel saluto dell’angelo Gabriele, e anche nel suo Fiat si celava una certa ignoranza della sua missione. Possibile? Ignorante la Madre di Dio il cui Fiat è decisivo per la storia della Salvezza? Qual è la verità?  Mauro S. 

Guttalax cavat lapidem

Le Purghe raggiungeranno nuovi livelli (sanno che sono in una corsa contro il tempo)

Un paio di giornali italiani (Il Messaggero; Corriere della Sera) lo hanno riferito questo lunedì, così come nel fine settimana. Come punizione per la sua difesa della fede ortodossa contro i tentativi sovversivi ed eretici del suo conterraneo Walter “L'africano buono è quello che sta zitto” Kasper e la sua posizione di ferma resistenza prima e durante il Sinodo, il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinal Mueller, verrebbe spedito in Siberia. No, pardon, in Germania. Ci sono almeno due Sedi maggiori disponibili in Kirchensteuerland: Berlino, vacante, e la sua città natale, Magonza, il cui vescovo, il kasperiano cardinal Lehmann, ha quasi 79 anni. Questo dovrebbe aprire una vasta prospettiva per il largamente rumoreggiato smantellamento completo della Congregazione per la Dottrina della Fede, tale da renderla un ornamento inefficiente.

Chi sì e chi no: è la misericordina bellezza!

LA CHIESA POVERA (E APERTA) DI FRANCESCO


Mons. Vincenzo Paglia: “Il cambiamento è avviato e non si torna indietro”. Al Sinodo sulla famiglia le resistenze sulla comunione ai divorziati risposati e le unioni di fatto “non hanno modificato un cammino che è ormai avviato”, assicura l’arcivescovo Vincenzo Paglia.  “E’ stato rispettato il mandato di Francesco: accogliere ed uscire”. 

No se preocùpe: Santo mai!

L’annuncio degli storici: «La leggenda nera su Pio XII è demolita»
Pio XIIDa quasi sessant’anni dura una vigorosa polemica storiografica sull’atteggiamento assunto dal papa Pio XII durante la seconda guerra mondiale. Vi sono state infatti delle polemiche, più giornalistiche che storiografiche a dir la verità, sul pontefice accusato d’essere stato insensibile di fronte alla tragedia del popolo ebraico o persino di essere stato un alleato del nazismo. Oggi però il giudizio degli storici è molto più equilibrato anche per le acquisizioni documentali raccolte (documenti diplomatici, testimonianza delle persone salvate..) e attualmente la bilancia pende nettamente a favore dei “difensori” di Pacelli.

Normalizzazione ?

Illusione-ottica-assurdoLa normalizzazione continua: è la volta di Mons. Oliveri (Albenga-Imperia)

di Franciscus Pentagrammuli
L'azione di pulizia di papa Francesco [NB: non è specificato da che cosa si ripulisca, se dall'immoralità o da residui e rigurgiti di cattolicismo] continua, e dopo aver commissariato e fatto demolire i Francescani dell'Immacolata per nessuno-sa-che-cosa, dopo aver deposto sulla base di false accuse al vicario (senza preavviso e senza dargli alcuna possibilità di difendere sé ed il proprio operato) il vescovo Livieres Plano - Opus Dei, forte oppositore della teologia della liberazione ancora trionfante nel suo Paraguay e colpevole di un forte aumento di vocazione sacerdotali fervide e rigorose nella propria diocesi -, ecco che la Sua Santità passa a commissariare la diocesi di Albenga-Imperia.

NEL CAOS ATTUALE


LA LUCE DEL PENSIERO ETERNO DELLA TRADIZIONE
NEL CAOS ATTUALE

LA CHIESA RIBALTATA

di Enrico Maria Radaelli – ed. Gondolin 2014             (parte prima)



L’arrivo di un libro – e che libro! – come “LA CHIESA RIBALTATA” di Enrico Maria Radaelli – ed. Gondolin, Verona 2014 – è come la discesa di una biblica manna sull’arido deserto del moderno piattume dogmatico, morale e liturgico, o come una ristoratrice pioggia che abbevera lande e anime da molto tempo secche e calcinate, o come un ciclone – perché no? – che scuote gli infingardi, torpidi e sonnolenti ambienti curiali e cattoliberali, un ciclone che, per quanto fatto oggetto di indifferenza dalla ufficiale “meteorologìa” ecclesiale, romba, risuona e “fier la selva, e sanza alcun rattento/li rami schianta, abbatte e porta fori” (Inf. IX, 69/70), quei rami sterposi che lo stesso Vate identificò nell’eresìa (Par. XII, 99) e che oggi, peggio che la zizzania, hanno invaso financo i giardini della Sposa di Cristo.

mercoledì 22 ottobre 2014

Per Crucem ad Ducem

Francescani dell’Immacolata. Riflessioni su “Per Crucem ad Lucem” o (meglio) ad Ducem  Commento ad un articolo di P. Alfonso Bruno, apparso sul portale istituzionale dei FFI

di Fabio Cancelli
zzffi
Un articolo (CLICCA QUI per il testo integrale) di p. Alfonso M. Angelo Bruno è apparso non tanti giorni fa sul sito ufficiale dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, commissariato da più di un anno. Quale il suo senso? Molti se lo chiedono. Forse la risposta sta nella foto pubblicata in fondo alla pagina. P. Alfonso Bruno, probabilmente in qualche importante sacrestia, ha incontrato Papa Francesco, che lo ascolta sorridente. Da quanto P. Bruno scrive nei suoi ultimi pezzi, si direbbe – ma chi lo può dire con certezza? – che abbia chiesto al Papa di avallare tutto ciò che lui scrive e fa, ai danni, ovviamente, dei suoi confratelli ed ex-confratelli. “Non preoccuparti, Francesco, – sembra dire il Portavoce Ufficiale dei frati commissariati – ci sono io che ti difenderò da questo ammasso di bloggisti e dai miei confratelli malvagi e cripto-lefebvriani!”.

Beato evvài..!

Nota su beatificazioni e canonizzazioni




Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti
(Lc. 6, 26)
Nel contesto relativo agli sproloqui “sinodali” non poteva mancare, per i modernisti/postmodernisti. la ciliegina sulla torta: la beatificazione del Montini.
Papa quanto meno controverso!
Figura emblematica del modernismo cangiante; accusato dei peggiori crimini: dal tradimento di Pio XII alle pratiche omosessuali, dalle nomine di vescovi omosex e pedofili all’alleanza massonico-comunista.
Rinviamo a studi ben documentati in materia.

E cosa dice il Papa di lui? Parafrasiamo: è stato un Papa che seppe scrutare i segni dei tempi, che non tornò indietro! Ebbe il grande merito di essere in linea con “le novità di Dio”!
Cogliamo l’occasione per condividere alcune riflessioni in merito, traendo spunto da un articolo che è stato pubblicato nel luglio scorso su Vatican Insider (Canonizzazioni infallibili?), per cercare di approfondire una tematica di stretta attualità e forse anche di notevole interesse.

Lo spettacolo continua ?

Das Drama geht weiter! Verso il sinodo del 2015



Verso il sinodo del 2015(di Roberto de Mattei) «Das Drama geht weiter!» (Lo spettacolo continua) ha dichiarato in un’intervista il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera (“La Repubblica”, 20 ottobre 2014). Lo spettacolo è quello del Sinodo dei Vescovi, che ha visto un imprevisto colpo di scena svolgersi in aula.
La Relatio post disceptationem presentata il 13 ottobre, malgrado i rimaneggiamenti a cui è stata sottoposta, non ha ottenuto l’attesa maggioranza dei due terzi sui due nodi cruciali: l’accesso alla comunione dei divorziati risposati e l’apertura alle coppie omosessuali, attestandosi a 104 favorevoli e 74 contrari sul primo punto e a 118 placet e 62 non placet sul secondo. Malgrado l’evidente débâcle il cardinale Marx, che è uno dei più accesi esponenti dell’ala progressista, si è detto soddisfatto, perché il processo rivoluzionario è fatto di tappe successive. Su alcuni temi, ha spiegato, «abbiamo fatto due passi avanti e poi uno indietro».

Il fine (lieto?) e il danno (minore?)

Il lieto fine (provvisorio) del Sinodo

I novatori radicali al palo. Il documento finale su matrimonio e antropologia sessuale è una analisi interessante e appassionata sulla famiglia disarticolata. Una polemica del cardinale Schoenborn

Papa Francesco (foto LaPresse)
Che vi devo dire? Ho scritto ieri che il Sinodo si era concluso con un documento che è “un significativo nulla di fatto”. Sbagliavo. Quando scrivevo era sabato sera. Avevo in ora tarda notizie “giornalistiche”, un’infarinata di superficialità, un correre al dunque fuori del contesto (è anche comprensibile). Il nulla di fatto riguardava in effetti i paragrafi del documento finale dedicati alla questione del sacramento negato ai divorziati risposati (è ingiusto? bisogna cambiare? introduciamo l’accettazione del divorzio nella chiesa?) e quelli sugli omosessuali (vanno amati e rispettati com’è ovvio oppure la cultura indifferente al genere, la gay culture, deve insegnare qualcosa anche alla chiesa di Cristo?). E’ così. Nulla di fatto. O meglio. Le pretese novatrici in materia di pastorale e di dottrina avanzate dalla chiesa di Germania (Kasper, Marx) e gli eccessi teologico-filosofici di monsignor Bruno Forte sono rimasti al palo.

Ballarò Giuliano Ferrara contro Mons.Mogavero


Vorremmo dire a Mons. Mogavero che:

Il Giudizio temerario genera inquietitudine, disprezzo del prossimo, orgoglio,compiacenza di sè e altri perniciosi effetti,vera peste della conversazione Vorremmo ricordargli con le parole del Grande vescovo Santo Francesco di Sales. Il Tuo dire sia dolce, franco schietto,sincero, naturale, verace.Fuggi la doppiezza, i ragiri e le finzioni.le scaltrezze mondane e gli umani artefizi appartengono ai figli del secolo. I figli di Dio non fanno raggiri, e hanno il cuore senza nascondigli. Chi cammina con semplicità dice il Savio procede con sicurezza. Il Parlare di un Vescovo della Chiesa Cattolica deve essere Si Si No No non si può servire due padroni se ne amerà uno e detesterà l'altro non si può servire Dio e LE FOLLIE DEL MONDO.
Alessandra

Ancora Ferrara che ripete la stessa posizione anche di fronte al dato schiacciante proveniente dall'Europa che vede l'Italia arretrata sulla regolamentazione.
Partono poi i sondaggi sul tema delle unioni civili: la percentuale aumenta ogni anno.

23:40 Ferrara polemizza con il Vescovo:" Al di là dell'accoglienza e della misericordia, ma si rende conto quello che ha detto?

Suor Cristina, meglio Madonna che santa

Neppure Madonna, che pure ha chiamato suo figlio Jesus, si sarebbe immaginata che una suora (vera) avrebbe reinciso Like a Virgin. Eppure succede anche questo: suor Cristina, vincitrice di The Voice, in abito monacale, gorgheggia in un kitschissimo video in bianco e nero, girato a Venezia: “Like a virgin/ Touched for the very first time/ Like a virgin/ When your heart beats/ Next to mine”.

Nuova Ruota degli esposti ?



Nel sinodo e dopo, porta girevole per gli omosessuali

Prima ammessi con tutti gli onori, poi ricacciati fuori. Così è parso dall'andamento della discussione. Ma ecco che cosa è accaduto davvero. Martin Rhonheimer fa il punto sulla questione

ROMA, 22 ottobre 2014 – L'omosessualità è stata una delle questioni più controverse, nel recente sinodo straordinario sulla famiglia, come prova la diversità abissale tra il paragrafo ad essa dedicato nella "Relatio" finale e i tre paragrafi della precedente "Relatio" di metà discussione.

"Relatio" finale:

"55. Alcune famiglie vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con orientamento omosessuale. Al riguardo ci si è interrogati su quale attenzione pastorale sia opportuna di fronte a questa situazione riferendosi a quanto insegna la Chiesa: 'Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia'. Nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza. 'A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione' (Congregazione per la dottrina della fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 4)".

"Relatio post disceptationem":

"50. Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità? Spesso esse desiderano incontrare una Chiesa che sia casa accogliente per loro. Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando e valutando il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio?

A "bocce ferme" ?

[DOSSIER] Sinodo della famiglia: tutto quel che c'è da sapere

A "bocce ferme" proviamo a gettare uno sguardo sul Sinodo straordinario da poco conclusosi. Il polso della situazione sembra essere ancora una volta fornito dai mezzi di comunicazione che più hanno seguito l'assemblea dei Vescovi.
Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, legge in controluce il dibattito che sta scuotendo gli ambienti ecclesiali. [...] In attesa del Sinodo conclusivo che papa Francesco ha già convocato per ottobre 2015, saranno ora commissioni diocesane, facoltà teologiche e fedeli a tirare fuori istanze, problematiche e proposte. Non è stata prospettata la possibilità di sottoporre i punti più spinosi del dibattito sinodale alla valutazione di un nuovo questionario popolare, ma certo c'è quella di continuare il dibattito a livello largo. "L'approfondimento deve continuare - conferma Paglia - e seppure la Chiesa non guarda ai sondaggi è evidente che più si allarga il consenso e meglio è. La relatio finale richiede che si vada oltre la pura situazione attuale e si trovi una soluzione teorica che non sia sganciata dai problemi delle persone. [...] Non parlerei di ammissione di colpe. Direi piuttosto che ci sono aspetti da approfondire ancora. Sia sul versante antropologico, basti pensare all'intera questione femminile". [...] E per le coppie che si separano, il problema che più ha diviso l'assemblea sinodale, come bisogna comportarsi rispetto al sacramento della comunione? "L'apertura totale non sarebbe giusta per nessuno. Però lo stesso Benedetto XVI si poneva il problema.

Verità piuttosto traballante

La scandalosa mezza messa all’Indice del libro di Socci sul Papa


Antonio Socci (foto LaPresse)
Roma. Ci si chiede, sinceramente, che libro abbiano letto i detrattori più implacabili di “Non è Francesco. La Chiesa nella grande tempesta” di Antonio Socci (Mondadori, 282 pagine, 18 euro). Ci si chiede, soprattutto, se lo abbiano letto i responsabili delle Librerie Paoline. Le stesse che, tramite la portavoce suor Beatrice Salvioni, hanno annunciato di non voler “promuovere un libro la cui tesi non è stata approvata e con accuse infondate”. L’improvvisata messa all’indice si sta rivelando in verità piuttosto traballante, come abbiamo potuto verificare personalmente. 

martedì 21 ottobre 2014

Da vescovo di Roma a Papa 2 a..?

Esclusiva, parla Socci: “Io cattolico apostolico romano. Francesco non è super partes. Dopo il Sinodo il rischio delle purghe”

socci_2L’intervista-conversazione con Antonio Socci, dopo l’uscita del suo libro ‘Non è Francesco’, è un atto dovuto. Atto dovuto per la mission identitaria del nostro quotidiano online, che fin da quando ha fatto la sua apparizione in rete, non ha mai accettato diktat ideologici da nessuno; consapevoli come siamo, che “la verità rende liberi”, contrari come siamo, a qualsiasi “rogo” dei libri, dai roghi nazisti ai falò comunisti, fino ai roghi del pensiero unico “nazi-buonista” di oggi (l’ideologia gender), camuffato da nuova democrazia della libertà (si legga cultura prefabbricata della vita, società Frankenstein)… e fino pure ai roghi cattolici (pardon, clericali: si pensi alle librerie Paoline che hanno rifiutato “Non è Francesco”, il libro di Socci, continuando ad accogliere invece, con ecumenica “nonchalance” testi esoterici e New Age). E’ un atto dovuto nei confronti del coraggio di un uomo, Socci, di uno scrittore, di un intellettuale, testimone sulla sua pelle del Vangelo. 

Scandali e casi disumani

Sono scandalizzato e credo di averne il diritto 

A conclusione dello sconclusionato spettacolo del Sinodo, ci viene spiegato che, finalmente, abbiamo la Chiesa della misericordia, che apre le braccia al mondo, alle domande degli uomini. Che bello. Ma una Chiesa che non parla più di peccato, altro non fa che ingannare il peccatore, al quale offre tanta accoglienza, ma al quale si scorda di indicare, senza paura, la strada per la salvezza.

di Paolo Deotto

zzzzzsndL’ho scritto più volte e qui lo ripeto: non voglio, Dio me ne scampi, fare il teologo. Sono un cattolico qualunque che ha fatto in tempo, per ragioni anagrafiche, a ricevere le nozioni fondamentali del Catechismo, di quella che una volta si usava chiamare la “Dottrina”. Le verità di Fede, senza le quali non c’è salvezza. E ora, dopo questo increscioso spettacolo del Sinodo, mi sento di affermare, ad alta voce, che sono scandalizzato.
Sono scandalizzato perché considero offensivo per tutta la Storia della Chiesa, che non è nata oggi, né è nata dal Concilio Vaticano II, né è nata il 13 marzo del 2013, questa ossessiva ripetitività sull’accoglienza, sull’apertura al mondo, sulla misericordia.

“poteva andare peggio” ?



Fermata (per ora) l’onda novatrice, per il card. Burke “poteva andare peggio”   
 Abbiamo limitato i danni”. Il fronte conservatore tira un sospiro di sollievo il giorno dopo la conclusione del Sinodo. Anche l’ala più dura, quella che aveva chiesto che i temi più controversi – ostia ai divorziati risposati e questione omosessuale – non fossero neppure messi nell’agenda del confronto assembleare, si dice moderatamente soddisfatta per l’esito della prima tappa del dibattito sulla famiglia che Francesco ha voluto biennale. 
Le tesi perorate da Walter Kasper nel concistoro dello scorso febbraio che fece da ouverture al dibattito, dopotutto, entrano nel documento finale in maniera debole, senza aver ottenuto la maggioranza richiesta dei due terzi. E questo nonostante contenessero richiami al catechismo della chiesa cattolica e ai pronunciamenti della congregazione per la Dottrina della fede a guida ratzingeriana.

Contro i sinodali




Sarà pure il sinodo a essere “mala bestia” pari al senato della Roma d’un tempo. In ogni caso, quanto a dottrina cattolica, riesce difficile dare etichetta di “boni viri” a un buon numero di padri sinodali, come Cicerone poteva fare invece con i suoi senatori. Non sono “boni” quei “viri” sinodali che, riuniti per parlare della famiglia, hanno pensato, scritto e proclamato al mondo, gaudium magnum, tutta la virulenza rivoluzionaria dell’ormai celebre “Relatio post disceptationem”.
Comunque ora la “Relatio” venga emendata, attenuata, purificata, rimane il fatto che vescovi e cardinali di Santa Romana Chiesa abbiano potuto mettere nero su bianco un programma di desistenza alle voglie del mondo capace di sorprendere persino la stampa volterriana e quella cattolaicista.

Prima o poi, doveva venire in superficie quello scisma sommerso di cui tanti bravi cattolici, per amore della Chiesa, stentavano ancora a parlare. La spericolata operazione dei presunti “boni viri” sinodali ha quanto meno il pregio involontario di fare chiarezza. 

Sinodo e dintorni




Partecipanti al Sinodo straordinario 2014
Il risultato finale della discussione sinodale ha portato ad un nulla di fatto. Dal punto di vista di chi scrive, pur avendo apprezzato la resistenza e la “levata di scudi” di alcuni vescovi e cardinali, che finalmente si sono resi conto che la Chiesa è di Cristo e che non passa, e non è dei pontefici che si accavallano rapidi verso il destino eterno che si sono scelti, scempiando a volte e profanando la bellezza della Sposa del Salvatore, attraverso vedute e pensieri di uomini, fugaci ombre del non essere, protervia evanescente di polvere presuntuosa.

Ebbene, ci si è opposti al Vicario, che cessa di essere degno di ascolto, nel momento in cui crede di saperne più del Maestro, contestando la Sua stessa parola.

Anno drammatico?

Inizia un anno drammatico per la Chiesa cattolica. E per papa Francesco.                                                         Che cosa succederà al prossimo sinodo dei vescovi dedicato alla famiglia? Che cosa farà papa Francesco?

La “rivoluzione d’ottobre” del Sinodo è fallita e con esso è finita la prima parte del pontificato bergogliano. Quale sarà la seconda? Il discorso conclusivo fatto sabato da Francesco lo fa intuire. Forse quello che inizia sarà uno degli anni più drammatici e confusi della storia della Chiesa.
8d49c482-09e6-3963-bb92-6b0b683d8d1aMACHIAVELLISMO
Anzitutto papa Bergoglio ha scaricato sul cardinale Kasper (e compagnia) la sconfitta, dopo averlo usato come testa d’ariete per sfondare la resistenza dei cardinali ortodossi, sia al Concistoro di febbraio che al Sinodo. La maggioranza ha bocciato la “rivoluzione” che Kasper, per volere di Bergoglio, ha prospettato, quindi il papa ha preso le distanze dalle sue tesi squalificandole come “buonismo distruttivo, che a nome di una misericordia ingannatrice fascia le ferite senza prima curarle e medicarle; che tratta i sintomi e non le cause e le radici”.

Il Sinodo non è morto finché noi viviamo!



Ho oramai una certa età e ricordo alcuni avvenimenti del passato che aiutano a leggere la situazione presente. Due episodi in particolare: nel lontano 1976 sembrava che ci sarebbe stato il «sorpasso», cioè che il Partito Comunista sarebbe diventato la maggiore forza politica italiana, superando la Balena Bianca, la vituperata Democrazia Cristiana. Leggere i giornali, in particolare il Corriere della Sera, sembrava leggere la cronaca di una vittoria scontata. Il clima euforico per la certezza della sconfitta della DC, e con questo della scomparsa della influenza politica della Chiesa sulla società italiana, sembrava l’orizzonte mentale e culturale dominante. Poi, il giorno dopo la storica votazione, la constatazione della fine di quella previsione, è stato come la fine di un incubo, la percezione del termine di un assedio che avrebbe cambiato radicalmente la storia.

Si spiegherebbero tante cose...

Eleison Comments CCCLXXIX 
Inside Story – ICommenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X

Se Maria ci dice come salvare la Chiesa,
Tutti gli altri mezzi ci lasceranno in asso.
.

Una storia interna - I

Nel 1917, la Madonna di Fatima disse chiaramente al mondo che la salvezza della Chiesa e del mondo (“un periodo di pace”) dipendeva da due cose: non solo dalla Consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, da parte del Papa con tutti i vescovi del mondo, ma anche dal fatto che i cattolici facessero atto di riparazione al suo Cuore, facendo la Confessione e ricevendo la Comunione, meditando per 15 minuti e recitando un rosario ogni primo Sabato del mese. Quindi nessun cattolico pensi che non ci sia nulla che possa fare per aiutare la Chiesa e il mondo a venir fuori dall’attuale crisi spaventosa in cui entrambi si trovano. Ogni singolo cattolico, corrispondendo alla seconda richiesta della Madonna, aiuterà il Papa a corrispondere alla prima.

lunedì 20 ottobre 2014

La Relatio Synodi, ovvero il Manifesto della Nuova Chiesa

La nuova Chiesa ha confezionato un Manifesto che riassume in modo mirabile la “filosofia”, la morale, le idee, l’orizzonte culturale e speculativo mediaticamente diffusi e già fatti propri dalla società del terzo millennio, con la quale viene a sottoscrivere così anche ufficialmente l’atteso Concordato. Con sagace pragmatismo utilizza e ratifica, per il manufatto, anche un lessico adeguato all’operazione: quel nuovo esperanto psico-sociologese già da tempo adottato in parrocchia e in vescovado, funzionale alla omologazione al nuovo mondo globale e alla sua rassicurante indigenza culturale.

di Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani
.
zzcchbrglOvviamente il linguaggio è il carro su cui si trasportano le idee. E queste, che sono poche, senza luce di pensiero e quindi senza speranza di produrre alcunché di buono, segnano perfettamente il cammino suicidario della società e di questa Chiesa mimetica.
Il repertorio lessicale è quello ormai famigliare in ogni ambiente sacro e profano, ispirato alle rubriche dei rotocalchi di costume: una gamma di parole e di proposizioni limitatissima, che tradisce pateticamente la sottostante vacuità di concetti.
In pole position c’è l’amore, evocato ovunque compulsivamente per ogni uso di cucina e diventato come l’araba fenice che “dove sia ciascun lo dice cosa sia nessun lo sa”. Anche se, a ben pensare, si sa benissimo che vuole essere soltanto la grande panacea da offrire come alibi sicuro per legittimare ogni azione e ogni scelta, e come criterio utile ad assicurare a tutti l’impunità.

omoeresia e mese orribile

L’omosessualità ha incendiato il Sinodo dei vescovi, ecco perché


Si può chiamarla lobby gay o “omoeresia”, ma il problema è lo stesso.
di Giuliano Ferrara
La miccia dell’omosessualità ha acceso il Sinodo dei vescovi, poi concluso da un documento che è un significativo nulla di fatto. Cumulata con il progetto di legittimare il divorzio nella chiesa, è risultata indigeribile a molti, troppi per non tenerne conto. Avevano affidato a un intelligente Gianni Vattimo della chiesa, il segretario speciale dell’assemblea monsignor Bruno Forte, teologia debole e filosofia debole, nel senso del pensiero debole, l’incarico di stendere un documento di media via, e lui ci ha messo del suo, com’è anche naturale, almeno in parte: la chiesa sarà anche maestra di umanità, oltre che madre, ma deve imparare da tutti, anche dai gay, perbacco.

Epurator alla riscossa misericordina?

VAFFANCURIA! I CONSERVATORI HANNO SEGNATO I LORO PUNTI AL SINODO MA BERGOGLIO PUÒ RIBALTARE GLI EQUILIBRI “LIBERANDO” LA CURIA DALLE PORPORE REAZIONARIE - MULLER, NEMICO NUMERO UNO, PUÒ ESSERE SPEDITO IN GERMANIA COME ARCIVESCOVO

Anche il più combattivo dei conservatori attuali, Raymond Leo Burke, sta per lasciare l’incarico di prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica - Al termine della concelebrazione per Paolo VI, il Pontefice ha ricevuto l’abbraccio da tutti i cardinali, ma non sono andati a salutarlo né Gerhard Ludwig Müller né Burke…

Rivoluzione e pizzini (Hasta la revolucion siempre)!

E Ratzinger respinse la fronda dei conservatori: "Il pontefice non sono io, decide Francesco"

La missione fallita di un gruppo di cardinali nella residenza di Benedetto. Che informa il suo successore con un biglietto
di CLAUDIO TITO. 
Nei giorni più caldi di questo Sinodo, c'è stato un biglietto che ha cambiato decisamente il senso e probabilmente il risultato della discussione. Un biglietto rimasto riservato ai più. Un messaggio breve, ma fondamentale. Spedito dal monastero Mater Ecclesiae e recapitato a Santa Marta. Due luoghi che nella Santa Sede degli ultimi due anni hanno assunto un valore particolare: sono rispettivamente le residenze del Papa emerito Joseph Ratzinger e quella del Pontefice in carica, Jorge Mario Bergoglio.

Sister & father Cicconi



1. PREPARATEVI. ACCENDENDO LA RADIO, POTRESTE FARE UN SALTO SCOPRENDO CHE SUOR CRISTINA, LA VINCITRICE DEL TALENT ‘’THE VOICE’’, CANTA ‘’LIKE A VIRGIN’’ DI MADONNA - 2. COME SE NON BASTASSE, L’HA SCELTA COME SINGOLO CON VIDEO DEL SUO ALBUM DI DEBUTTO - 3. L’ORSOLINA: “TRANQUILLI. L’HO SCELTA IO. SENZA NESSUNA VOLONTÀ DI PROVOCARE O DI SCANDALIZZARE. LEGGENDO IL TESTO SI SCOPRE CHE È UNA CANZONE SULLA CAPACITÀ DELL’AMORE DI FARE NUOVE LE PERSONE. DI RISCATTARLE DAL LORO PASSATO. ED È COSÌ CHE IO HO VOLUTO INTERPRETARLA. PER QUESTO L’HO TRASFORMATA DAL BRANO POP-DANCE CHE ERA, IN UNA BALLATA ROMANTICA. PIÙ SIMILE A UNA PREGHIERA LAICA CHE A UN BRANO POP” (VIDEO) - 4. “LA CHIESA, COME CI DIMOSTRA IL PAPA, DEVE USCIRE, INCONTRARE LE PERSONE. E OGNUNO DEVE METTERE AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ I PROPRI TALENTI. ANCHE CONTROCORRENTE” -