ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 19 marzo 2015

Abemus ad Joseph

San Giuseppe, chiave per interpretare la crisi attuale

Potrà sembrare un caso ma la crisi della famiglia – almeno nel nostro Paese – è andata di pari passo con il venir progressivamente meno della devozione a san Giuseppe. Per certi versi è paradossale che questo sia accaduto dopo un Concilio Vaticano II che Giovanni XXIII aveva posto proprio sotto la protezione di san Giuseppe con la Lettera apostolica Le Voci (1961). Ma probabilmente l’ondata progressista seguita al Concilio fece sì che la devozione a san Giuseppe fosse considerata una di quelle superstizioni preconciliari che erano superate da una Chiesa ormai protesa nell’abbraccio al mondo.
Ad ogni modo la stretta relazione tra crisi della famiglia e oscuramento della figura di San Giuseppe risulta più chiara se pensiamo che tanti psicologi sono concordi nel sostenere che uno dei principali problemi della nostra società è l’eclissi o l’assenza del padre. Mancano i padri e manca un modello di paternità, come invece san Giuseppe è stato per tante generazioni.

“corruptio optimi pessima”

Padre Kolbe e la Massoneria – 4 – Tattiche e strategie dell’Armata dell’Anticristo

Promozione della corruzione in tutti i settori della società, attacchi
alla Chiesa e monopolio totale su TV, stampa e mass media. 
Video in allegato:

A cura di
Centro San Giorgio e Redazione "Qui Europa"
massoneria - San Massimiliano Kolbe
 Tattiche e strategie della Massoneria nella lotta contro la Chiesa           
Roma, Brescia – (continua da qui Padre Massimiliano Kolbe e la Giudeo-Massoneria – Prima Parte  qui Padre Massimiliano Kolbe e la Giudeo-Massoneria – 2 e qui Il corpo e l‘armata del Serpente infernale). Tattica, nel gergo militare è la «branca dell’arte militare che tratta i principi generali, i criteri e le modalità per l’impiego delle unità e dei mezzi di combattimento»(73). La strategia, invece, è la «branca dell’arte militare che tratta della condotta della guerra» (74). Tattiche e strategie sono ordinate, ovviamente, a vincere la guerra: le tattiche servono alla strategia, in quanto sono le tattiche che concretizzano e attuano la strategia e cioè la condotta della guerra, messa in atto per arrivare alla vittoria.

Dalla lavanda dei piedi a quella del bidè?

Arcigay di Cassero, quando non basta Papa Francesco a pranzo con 10 transessuali
Arcigay di Cassero, quando non basta Papa Francesco a pranzo con 10 transessuali
“Ogni ideologia che non riesce a farsi alleata la Chiesa la perseguita ferocemente, sia uccidendo i cristiani sia insultando ciò che essi hanno di più caro. E vede giusto: in una Chiesa fedele al Vangelo non troverebbe mai l’appoggio incondizionato e cieco, di cui ogni menzogna ha bisogno per sopravvivere.

Qui lo dico, poi lo smentisco?

scalfari Scalfari e l’inferno che non c’è

di Antonio Socci

L’ha rifatto. E’ chiaro che Eugenio Scalfari ha una curiosità speciale (forse anche una certa inquietudine) per il nostro destino eterno.
Domenica scorsa, 15 marzo, nel suo editoriale su Repubblica, il “fondatore” ha di nuovo attribuito a papa Francesco, di cui è amico, confidente e intervistatore, delle tesi imbarazzanti e a dir poco esplosive.
Ecco cosa scrive Scalfari:
“Chi ha avuto il dono di conoscere papa Francesco sa che l’egoismo è il nemico più pericoloso per la nostra specie. (…) Se l’egoismo soverchia e soffoca l’amore per gli altri, offusca la scintilla divina che è dentro di lui e si autocondanna. Che cosa accade a quell’anima spenta? Sarà punita? E come? La riposta di Francesco è netta e chiara: non c’è punizione ma l’annullamento di quell’anima. Tutte le altre partecipano alla beatitudine di vivere in presenza del Padre. Le anime annullate non fanno parte di quel convito, con la morte del corpo il loro percorso è finito”.

Noli hos tangere !?

Il Papa e Comunione e liberazione, chi è il vescovo ciellino che rimbrotta i gesuiti


Fatti, ricostruzioni e curiosità
Cosa succede tra Papa Francesco e Comunione e Liberazione? Durante l’udienza riservata concessa al movimento cattolico nel decennale della morte del fondatore, Luigi Giussani, Bergoglio non ha usato toni troppo teneri.
In un discorso durato diciassette minuti e quattro secondi davanti a 80 mila ciellini giunti da tutta Italia, il Pontefice ha intessuto un elogio del fondatore, di cui ha ribadito d’essere un estimatore. Ha però riservato la seconda parte del suo discorso a mettere in guardia i ciellini dall’indugiare sul passato e, così facendo, di mal interpretare il carisma stesso di Giussani.
Sta di fatto che, pochi giorni dopo, Comunione e Liberazione è risalita alla cronache per la vicenda che ha coinvolto - per il momento solo in senso mediatico - Maurizio Lupi.

Pastori e pastorale

Il fallimento pastorale del ralliement di Leone XIII

di Roberto de Mattei) Leone XIII (1878-1903) è stato certamente uno dei più importanti Papi dell’epoca moderna, non solo per la lunghezza del suo pontificato, secondo solo a quello del Beato Pio IX, ma soprattutto per la vastità e la ricchezza del suo Magistero. Questo insegnamento comprende encicliche fondamentali, come la Aeterni Patris (1879) sulla restaurazione tomista della filosofia, la Arcanum (1880) sull’indissolubilità del matrimonio, l’Humanum genus (1884) contro la massoneria, l’Immortale Dei (1885) sulla costituzione cristiana degli Stati, la Rerum Novarum (1891) sulla questione operaia e sociale.
Il Magistero di Papa Gioacchino Pecci ci appare come un corpus organico, in continuità con gli insegnamenti del suo predecessore Pio IX e del suo successore Pio X. La reale svolta e novità del pontificato leonino riguarda invece la politica ecclesiastica e l’atteggiamento pastorale nei confronti della modernità.

Fai da te..?


Comunione in bocca, in mano o in tasca?


comunione in bocca
È ugualmente triste aver visto abbastanza spesso alcuni comunicanti strapparmi letteralmente l’Ostia dalle mani piuttosto che ricevere il Corpo di Cristo in modo conveniente.

Evvài Georg..!

Parla padre Georg Gaenswein: “Vi racconto la mia vita con due Papi. E le lettere d’amore che ancora ricevo” – INTERVISTA ESCLUSIVA

La forza di Bergoglio. La salute di Ratzinger. E le tante lettere di misteriose spasimanti che ancora riceve. Padre Georg si racconta in una lunga intervista esclusiva, che Oggi pubblica sul numero in edicola

Monsignor Georg Gaenswein racconta la sua vita con due Papi. E lo fa in una lunga intervista esclusiva che ha concesso al settimanale Oggi in edicola. In cui, l’omo che vive accanto a Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, racconta dettagli inediti sulla vita in Vaticano di ratzinger e Bergoglio. Soffermandosi anche sulle lettere d’amore che continua a ricevere da misteriose spasimanti – FOTO ESCLUSIVE | LE LACRIME DI PADRE GEROG: VIDEO

mercoledì 18 marzo 2015

La vi minuscola, da campo

Il posto della grazia e del soprannaturale nel travaglio della teologia cattolica più recente

 

C’è un pericolo incombente sopra qualsiasi teologia contemporanea, e specialmente sopra quella cristiana e cattolica; un pericolo difficile da combattere perché viene sovente presentato non come tale, ma come un giusto e doveroso adeguamento allo “spirito dei tempi”, vale a dire della modernità: una tendenza sempre più marcata e sempre più diffusa verso una concezione naturalistica del mondo e, implicitamente, della religione stessa.
In altre parole: non si adora più il Creatore, ma le creature; non si ripone più ogni fiducia nella Provvidenza, ma nella ragione umana; non ci si attende il riscatto dalla grazia, ma dall’azione dell’uomo; non ci affida più allo Spirito, ma alla tecnica; non ci si riconosce peccatori e bisognosi di redenzione, perché ci si vuol redimere da sé: e, del resto, che cose ci sarà mai da redimere, se l’uomo è una creatura così autosufficiente, da non aver bisogno di Dio, anzi, se è vero che l’uomo diventa adulto – come dicono, appunto, alcuni teologi, specialmente protestanti, del XX secolo – nel momento in cui sa vivere come se Dio non ci fosse?

Cardinali cattolici trovansi (ancora per quanto?)

Il Card. Zen: "Coloro che amano la Forma Straordinaria devono avere la possibilità di seguirla"


di Paix Liturgique, lettera 64 

Nella nostra lettera francese n°174, aprile 2009, ci siamo soffermati sulla scelta fatta dal Cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, S.D.B. (Salesiano di don Bosco), allora Vescovo di Hong-Kong, di celebrare la sua ultima messa pontificale secondo la forma straordinaria del rito romano. Il Cardinale in quell'occasione aveva dichiarato che desiderava consacrare ai fedeli legati alla liturgia tradizionale della Chiesa, una parte del proprio tempo di prelato emerito.

Cinque anni dopo, possiamo osservare che il Cardinale Zen, tenendo fede alla sua parola, ha accompagnato la vita spirituale e sacramentale della comunità tradizionale dell'ex colonia britannica, celebrando spesso secondo il messale di San Giovanni XXIII, dando le cresime, tenendo conferenze, assistendo all'ordinazione diaconale di uno dei membri del suo ordine, ecc.
Alla fine del 2014, in occasione di una conferenza sulla missione in Asia presso l'università pontificale urbaniana di Roma, il traduttore della nostra lettera tedesca si è potuto intrattenere qualche momento con Sua Eminenza ed ha potuto rivolgergli alcune domande alle quali siamo grati abbia risposto con grande benevolenza ed estrema carità.

Vescovi cattolici cercansi

I vescovi polacchi alla prova del Sinodo: “Difenderemo l’eredità di Wojtyla”


Vescovi polacchi
Roma. In una lunga intervista al National Catholic Register, il presidente della Conferenza episcopale statunitense, mons. Joseph Kurtz, parla del prossimo Sinodo ordinario sulla famiglia e spiega che dalle sue parti, a differenza della Germania del cardinale Reinhard Marx, dove le aspettative sono alte e le attese non possono essere disattese (come disse un anno fa Walter Kasper) l’approssimarsi dell’appuntamento autunnale non crea grande ansia: “Da un lato c’è la volontà di raggiungere le persone più bisognose e dall’altro i fedeli vogliono essere rassicurati sul fatto che noi non ci distaccheremo dagli insegnamenti della chiesa. Sono giustamente preoccupati” sul fatto che la fedeltà al magistero della chiesa possa venire meno: “Mi farò carico di questa preoccupazione”, ha aggiunto Kurtz, che a Roma rappresenterà gli Stati Uniti insieme al cardinale DiNardo e ai vescovi Chaput e Gómez.

Ordalia cercasi?


Se il sangue si scioglie davanti a Francesco 
Corriere della Sera 
(Marco Demarco)  Vuoi vedere che questa volta San Gennaro farà il miracolo? L’auspicio, che nessuno potrebbe correttamente formulare, tanto più un uomo di Chiesa, visto che un miracolo su commissione suonerebbe male, quasi una contraddizione in termini, è nascosto tra le righe di un libro appena stampato. A parlare nel testo (Lettere a Francesco, Guida editore) è cardinale Crescenzio Sepe l’occasione è data dall’arrivo del Papa a Napoli, sabato prossimo.
Quell’auspicio spunta a pagina 24, dopo preoccupate riflessioni su Napoli, città «di parole più che di fatti», dove promesse e impegni «vengono triturati come polvere». Mentre la città vive in religiosa attesa la vigilia, si ricostruisce dunque un episodio che avvenne il 21 maggio del 2007. Quel giorno, un altro papa in visita a Napoli, Benedetto XVI, entrò nella Cappella del tesoro di San Gennaro.

il Conclave indecidibile...?


Dopo aver scritto il precedente post  E' Papa oppure no?,  ho riflettuto sulla situazione che si sarà venuta a creare nell’ultimo Conclave, quello che il 13 marzo 2013 ha eletto Bergoglio.
Dal racconto della Piquè  (vedi nota 1) si è saputo che dopo la quarta votazione del giorno è stata fatta una conta delle schede che risultavano essere 116  anziché 115 e questo perché (dice la Piqué ) un cardinale elettore si era sbagliato inserendo assieme due schede che erano rimaste attaccate, una bianca e una votata: a quel punto  si è deciso di annullare la votazione  (ma di non bruciare subito le schede invalide) e si è proceduto a farne  un’altra (la quinta del giorno nonostante ne fossero permesse solo quattro).

Barelle per inconcepibili

Il Papa contro i legalisti: "La Chiesa ha le porte sempre aperte"

Francesco e l'ospedale da campo: misericordia è accogliere i feriti


Papa Francesco (foto LaPresse)


"Un uomo, una donna, che si sente malato nell'anima, triste, che ha fatto tanti sbagli nella vita, a un certo momento sente che le acque si muovono, c'è lo Spirito Santo che muove qualcosa, o sente una parola. 'Ah, io vorrei andare!', e prende coraggio e va. E quante volte oggi nelle comunità cristiane trova le porte chiuse". Si sente dire "Ma tu non puoi, no, tu non puoi. Tu hai sbagliato qui e non puoi. Se vuoi venire, vieni alla Messa, ma rimani lì, ma non fare di più".

L'agonia della Chiesa e il nostro dovere

È utile smascherare gli stratagemmi dei modernisti, far vedere che questi eretici mentono quando pretendono di non toccare la Chiesa, ma di aiutarla soltanto a rinnovarsi e ad espandersi. In realtà la tradiscono, vogliono farla morire, perché le strappano ipocritamente ciò che è necessario alla sua vita, per sostituirvi ciò che dovrebbe farla morire se non avesse la promessa divina di superare qualsiasi disastro. In effetti alla Chiesa, che è maestra di verità, i modernisti pretendono di imporre un modo di dire e un tipo di magistero che la muterebbero in una pseudo-profetessa diabolica, che impartisce al mondo una dottrina infinitamente fluida in una fraseologia vagamente cristiana. Alla Chiesa che dispensa la grazia di Dio tramite i sette Sacramenti e che offre al Signore l'unico vero Sacrificio, pretendono di imporre un altro Messale ed un altro rituale che generalizzerebbero l'invalidità sacramentale o il sacrilegio e trasformerebbero la liturgia in una misera impresa di rappresentazioni sedicenti religiose.

Subire una nuova Chiesa e una nuova Fede?

… credo che uno degli aspetti del martirio a cui siamo chiamati stia nel prendere atto che, ordinariamente, i pastori lavorano per un’altra chiesa e diffondono un’altra fede. Del resto basta un’onesta considerazione sui dati di fatto: insegnano una nuova dottrina, diffondono una nuova morale, celebrano un nuovo rito, si abbeverano di una nuova filosofia… Che cosa è tutto questo se non una nuova chiesa? Certo, sarebbe molto facile e comodo cadere nella tentazione di andarsene da un’altra parte. Invece noi sappiamo che lì, sotto questa falsa chiesa, arde la brace della vera Chiesa.  

E’ pervenuta in Redazione:

Caro Alessandro,
vorrei esternare i miei turbamenti e le mie dolorose perplessità di fronte a una Chiesa che non è più per me il punto di riferimento di un tempo. Mi sento smarrita, mi mancano la determinazione e la sua antica forza difensiva, la sicurezza della verità, la sua consolazione, il suo consiglio; vorrei che mi scusasse meno e mi ammonisse di più e che la sua dottrina che è valsa per quasi un paio di millenni non si sfaldasse adesso in mille rivoli e interpretazioni o in contorsioni misericordiose che di misericordia hanno ben poco e anzi, inducono rovinosamente all’errore. La Chiesa alza oggi la voce sulla moralità dell’ormai finito Berlusconi, ma è muta di fronte alle emergenze educative (aborto, fecondazione artificiale, teoria del gender, matrimonio gay, cosiddetta educazione all’affettività cominciando dall’infanzia, eutanasia, ecc). Mi addolora la liturgia martoriata e con essa il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Nostro Signore; vedo le devozioni passare in secondo piano, compromessa la trasmissione della dottrina e della fede demandata a catechisti spesso non all’altezza. Mi fa male vederla inginocchiata davanti al mondo e penso che sarebbe bene che si occupasse soprattutto della salvezza delle anime, com’era suo antico compito, perché è corpo mistico di Cristo e non comunità di corpi. Ma confido in Gesù Cristo e nelle Sue promesse e nell’aiuto della Sua Santissima Madre, rifugio dei peccatori e consolatrice degli afflitti.
Sia lodato Gesù Cristo
Antonina Sicari

martedì 17 marzo 2015

Il putsch della misericordia

E finalmente è arrivato il grande colpo di teatro. Da un teatrante consumato ed esperto, ma soprattutto di una  volontà di ferro e di un ego smisurato.

di Patrizia Fermani
.
zzprtfcltBergoglio è stato portato sulla loggia delle benedizioni, da quanti hanno pensato che il tempo fosse maturo per  affondare definitivamente la barca di Pietro. Al popolo di Dio è bastato  lanciare le noccioline della demagogia a costo zero, quella che dopo il sessantotto ha commosso le classi medio alte sedotte dal finto povero. L’amore masochistico dei preti postconciliari  per i nemici ufficiali della Chiesa di  Cristo poteva finalmente essere ricambiato. Così ogni maitresse à penser  di  Repubblica e dintorni di punto in bianco ha potuto gridare al mondo che la chiesa è morta e quindi  viva la nuova Chiesa per definizione cosa altra rispetto alla precedente : esiliato un Papa si fa una nuova Chiesa .

Il nuovo Denzingher (Incompreso da chi?)



Il dossier in difesa di Francesco, colpito dalla “destra” e dalla “sinistra”


A due anni dall’elezione al soglio pontificio, pubblichiamo il promesso dossier su Papa Francesco, in particolare concentrandoci sulle critiche ricevute e sugli aspetti controversi che lo riguardano.
Come abbiamo scritto nell’introduzione del documento, per molti non ha senso un dossier di questo tipo: Francesco è apparentemente uno dei Pontefici più amati degli ultimi secoli. Eppure siamo convinti che egli sia invece uno dei più incompresi, sicuramente molto di più del suo predecessore.

Pochi pani&pesci?

Papa Francesco non vuole “cricche” al Giubileo

L’annuncio a 9 mesi dall’anno santo rende impossibili le grandi opere. E i commissari straordinari

Papa Francesco annuncia un Giubileo straordinario per il 2016

 (Credits: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)



Strano Paese davvero questo, dove le coincidenze diventano quasi un'ossessione e la storia si ripete di continuo perché nulla passa o cambia mai fino in fondo. Così, a 15 anni dal grande Giubileo del 2000, ecco un altro anno santo e di nuovo un’inchiesta su una presunta “cricca” di grandi opere e grandi eventi. Senza contare – parallelamente - la sempiterna discussione su chi deve fare il commissario per il nuovo Giubileo indetto da papa Francesco. I fatti s'incrociano, le date si accavallano, gli uomini cambiano – ma fino a un certo punto –  le reazioni del mondo politico rimangono le stesse.

Certo c'è anche qualche differenza rispetto ad allora: Bergoglio non ha avvertito nessuno dell'iniziativa che stava per prendere, ma l'ha annunciata a sorpresa il 13 marzo, anniversario della sua elezione, a soli nove mesi dall’inizio dell’anno santo, il prossimo 8 dicembre. Non c'è tempo per mettere in cantiere parcheggi multipiano e multimiliardari, strutture d'accoglienza, una pioggia d'interventi sulla viabilità, e di moltiplicare appalti e appaltini come fossero pani e pesci.

Noli timere..!

"Paura di papa Francesco". Fa riflettere lo scritto di un sacerdote

Ormai è evidente che non siamo autoreferenziali e siamo soliti allargare il nostro orizzonte all'intero Orbe cattolico, confrontandoci con quanto, sull'attuale temperie ecclesiale, viene espresso in tutto il mondo da coloro che condividono il nostro stesso sensus fidei cattolico. Oggi proponiamo un articolo di The Remnant [qui]importante perché è la voce di un sacerdote. Una di quelle voci che non si alzano chiare e forti, ma ne conosciamo il motivo: il timore, purtroppo non solo ipotetico, di venire private del loro munus pastorale.

Bergogliate o scalfariate!?..qualcosa rimane..!

Bergoglio-Scalfari. Quel che Francesco può dire all'Europa dei non credenti

Il duo Scalfari-Bergoglio, virtuale o reale che sia, ricompare 
su La Repubblica del 15 scorso [qui]. 
Bergogliate scalfariate che siano, certe esternazioni è difficile ritenerle pronunciate da un papa, ma esse - pur se Magistero ovviamente non sono - andranno inesorabilmente ad alimentare il magistero liquido che ogni giorno scava solchi nel sensus fidei cattolico. Tralasciamo il resto non meno problematico, riprendendo le considerazioni sotto riportate di calibro inaudito. Non necessitano di commenti; ma, se non saranno prontamente ed efficacemente smentite e rettificate da chi di dovere, getteranno ombre ancora più fitte sulla figura di un papa tanto idolatrato dalle folle quanto sconcertante e scandalizzante per i fedeli. 

Autobiografia

Sono repellente, dunque vero cattolico


Leggendo certa produzione disiti web e di certi blog dichiaratamente cattolici si ha l’impressione che l’unica cartina di tornasole, l’unico autentico criterio di verità riconosciuto come talesia l’antipatia che il «mondo» nutre verso certe loro prese di posizione.
Quanto più sono antipatici, sarcastici, quando più bacchettano, ramazzano o bastonano (verbalmente), tanto più si sentono «veri cattolici». Quanto più strapazzano il mondo ma anche quanto più scherniscono i fratelli nella fede rei di non pensarla esattamente come loro, tanto più si sentono dalla parte giusta, «cattolici» in servizio permanente effettivo. Per esistere, hanno bisogno del nemico.

Non gridano più !?


McKinsey, Ernst & Young, KPMG… Guarda chi si rivede


multinazionali
Nel catechismo della Chiesa cattolica “il peccato dei sodomiti” figura sempre tra i quattro “che gridano al Cielo”, assieme all’omicidio, all’oppressione dei poveri e alla frode del salario degli operai.
Ma ormai non si contano più le petizioni che reclamano un ribaltamento completo di questo capitolo della morale cattolica.
L’ultima è venuta dalla “convention” dei catechisti delle parrocchie degli Stati Uniti che si tiene ogni anno a Los Angeles e che il principe dei vaticanisti americani, John Allen, ritiene la più fedele e corale rappresentazione del cattolicesimo degli States:

lunedì 16 marzo 2015

Mobilitato il Gospa network

La Madonna e Gesù nel cielo di Calabria. Sarà vero? FOTO

Teresa Scopelliti, casalinga di Reggio Calabria vede ogni mese la Madonna che le affida messaggi e profezie. Già anticipò le dimissioni di Benedetto XVI. Con lei centinaia di fedeli a Quarantano, vicino a Oppido Mamertina. Vedono anche Gesù nel sole fra le nubi al tramonto sopra gli uliveti




REGGIO CALABRIA –  Dopo Papa Francesco laChiesa resterà senza guida. Se siano le farneticazioni di una casalinga calabrese trasformata in veggente o se siano invece parole autentiche della Madonna lo sapremo presto, se è vero quel che lo stesso Francesco ha lasciato intendere, che il suo pontificato durerà ancora poco. Questa della Chiesa senza più guida non è una novità, sono previsioni millenarie e un  bellissimo romanzo di Guido Morselli.
A dirlo questa volta sarebbe però la Madonna ipse, che appare in Calabria, ogni 13 del mese e parla aTeresa Scopelliti, una casalinga, moglie e madre, che vive a Gallico, quartiere di Reggio Calabria, promossa mistica dalla convinzione popolare. Ogni 13 del mese, da agosto 2014, risale la punta dello stivale per quasi 50 chilometri e si trasferisce aQuarantano, ai piedi dell’Aspromonte, pochi chilometri da Oppido Mamertina, di cui è frazione, la città in cui la Madonna in processione faceva l’inchino alle case dei boss. A Quarantano la Madonna ha dato appuntamento pubblico, nell’estate del 2014, dopo anni di apparizioni notturne nell’intimità della sua casa.