Roma. E’ attivo e fa proseliti il nuovo Centro di etica ambientale aperto dai gesuiti di Monaco di Baviera. Ogni lunedì sera, lezioni su gestione delle risorse, giustizia internazionale e princìpi fondamentali di ambientalismo. E’ il leitmotiv del momento: dopotutto, nelle Filippine la Compagnia ha deciso di riconvertire gli immobili di proprietà in case ecosostenibili, allo scopo di “riconciliarci con la natura”.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
venerdì 17 luglio 2015
scendiamo in piazza?
Messaggio ai cattolici: scendiamo in piazza per la verità, non per vincere
Il bello di commentare un evento alcune settimane dopo è il beneficio della riflessione, che regala la possibilità di vedere con chiarezza genesi, dinamiche ed effetti dello stesso evento. Devo ammettere che – con tutta l’umiltà del caso ed essendo peraltro uno che per natura non ha mai amato troppo la piazza – non sono rimasto affatto sorpreso dalle reazioni dentro e fuori dal mondo cattolico, sulla piazza del Family Day di ormai un mese fa.
Soddisfatti o rimborsati?
Perché la Santa Sede è soddisfatta dell’accordo con l’Iran
La Santa Sede non ha atteso molto per far conoscere la propria soddisfazione circa il raggiungimento di un accordo sullo sviluppo del programma nucleare iraniano. All’ora di pranzo, il direttore della Sala stampa, padre Federico Lombardi, ha infatti reso nota una dichiarazione in cui s’afferma che il deal è “visto positivamente” dal Vaticano. Nella sostanza, “si tratta di un risultato importante delle trattative svolte finora, ma che richiede la continuazione degli sforzi e dell’impegno di tutti perché possa dare i suoi frutti”. Frutti che “si auspica non si limitino al solo campo del programma nucleare, ma che si allarghino anche in ulteriori direzioni”.
Giubileranno?
Una responsabilità comune
Evangelici e cattolici di Germania in vista del giubileo della Riforma
«L’accresciuta fiducia ecumenica tra le nostre due Chiese ci permette di pensare in alcuni ambiti a una preparazione condivisa della commemorazione del cinquecentenario della Riforma del 2017».
È quanto ha scritto il presidente della Comunità evangelica di Germania (Ekd), pastore Heinrich Bedford-Strohm, al presidente della Conferenza episcopale tedesca, il cardinale arcivescovo di München und Freising, Reinhard Marx, in vista dell’appuntamento del 31 ottobre 2017, quando sarà trascorso mezzo secolo dall’affissione delle 95 tesi sul portone della Schlosskirche di Wittenberg da parte di Martin Lutero.
Per i Domenicani niente kommissario?
San Marco non deve morire
È il convento domenicano più famoso al mondo. Da Firenze è stato per secoli faro di santità, di arte, di cultura. Ma ora è sul punto di essere soppresso, proprio per volontà dell'ordine di san Domenico
di Sandro Magister
di Sandro Magister
ROMA, 17 luglio 2015 – La sentenza finale potrebbe arrivare da un momento all'altro, nella distrazione dell'estate. E riguarderà la vita o la morte del convento domenicano più famoso al mondo, il convento di San Marco a Firenze.
La posta in gioco ha dell'incredibile. È come se i frati francescani decidessero di chiudere il convento di Assisi. Eppure è ciò che potrebbe accadere, per volontà dello stesso ordine di san Domenico, se il maestro generale dell'ordine, padre Bruno Cadoré, rendesse esecutiva la decisione che il capitolo della provincia domenicana dell'Italia centrale, intitolata a santa Caterina da Siena, ha preso nell'autunno del 2013: la decisione, appunto, di sopprimere la "casa", cioè il convento di San Marco a Firenze.
Tempora bona veniunt!?
Chiude “Il Regno” me meschino
Il blog di Luigi Accattoli
Il blog di Luigi Accattoli
Chiude la rivista “Il Regno” alla quale collaboro da 42 anni. Me meschino e meschinello. La notizia mi arriva improvvisa. Da gennaio era passata on line la sezione “documenti” della rivista, che andrà avanti con “attualità” fino a dicembre (...)
- Si chiudono le Riviste "Il Regno" e "Settimana". Lettera del Superiore Generale P. Heiner Wilmer scj(dehon.it)
- «Il Regno chiude solo per motivi economici» (Vatican Insider - Mauro Pianta)
- Si chiudono le Riviste "Il Regno" e "Settimana". Lettera del Superiore Generale P. Heiner Wilmer scj(dehon.it)
- «Il Regno chiude solo per motivi economici» (Vatican Insider - Mauro Pianta)
La falsa teologia dell'«uomo di oggi»
In un primo articolo (clicca qui) abbiamo fotografato la situazione di disorientamento di tanti fedeli riguardo alle conclusioni del Sinodo straordinario sulla famiglia e in preparazione al prossimo Sinodo ordinario che si terrà in ottobre. Si tratta di un disorientamento causato soprattutto da chi cerca di approfittare dell’occasione per imporre cambiamenti dottrinali mascherati da aggiustamenti dottrinali.
Si tratta di una situazione che richiede una serie di distinzioni teoretiche e pratiche che vanno però riportate ai criteri della logica aletica, ossia a quelle esigenze fondamentali della razionalità che vigono per ogni ordine di discorsi che abbiano la pretesa della verità. Sono esigenze che non si possono trascurare quando si tratta della verità della dottrina professata dalla Chiesa (fides quae creditur), alla quale deve assentire in toto chiunque voglia appartenere alla Chiesa, Popolo di Dio, e ottenere da Cristo la salvezza.
giovedì 16 luglio 2015
Sicut ignis qui comburit silvam
STEFANO CARUSI, ANTONIO LIVI, ENRICO MARIA RADAELLI,Dogma e pastorale, Ermeneutica dal Magistero del Vaticano II al Sinodo sulla famiglia - Casa editrice Leonardo da Vinci, Roma 2015 - pp. 216, € 20,00.
Il libro, reperibile nelle librerie, può essere richiesto allo stesso Autore(info@enricomariaradaelli.it)
Il libro, la cui composizione e pubblicazione è sta sollecitata da Mons. Livi, è composto, per così dire, a tre mani:
Siamo in una guerra "senza confini"
Siamo in Guerra e dobbiamo combattere!
Giudeo-Massoneria e unica religione (pacifista) mondiale:
dietro il pacifismo che vorrebbe rottamare e rimpiazzare
l'immutabile dottrina della Chiesa di Cristo
«Tutti i sacerdoti che sostengono la possibilità di un dialogo coi
negatori di Dio e coi poteri luciferini del mondo, sono ammattiti,
hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo!»
(San Pio da Pietrelcina, pubblico ammonimento del 1963)
di Massimo Mancinelli
Siamo in guerra!
Viva la Chiesa di loro!
I vescovi della Nigeria denunciano il diktat occidentale
(di Lupo Glori) Lo scorso 8 luglio la conferenza episcopale della Nigeria, guidata da Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, ha diramato un duro e fermo comunicato nei confronti dei crescenti pericoli provenienti dalla deriva omosessualista dell’Occidente, intitolato La nostra posizione su matrimonio, famiglia e società umana.
In esso, i vescovi cattolici della Nigeria, hanno voluto ribadire, senza troppi giri di parole, la prospettiva della Chiesa nei confronti dell’istituzione del matrimonio e della famiglia, scrivendo: «La recente crescita dell’attivismo LGBT, il voto popolare nella Repubblica d’Irlanda e la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti tenderà a provocare un notevole e rapido cambiamento nell’opinione pubblica circa la natura e il significato del matrimonio e della famiglia, come è stato conosciuto da millenni.
Viva la Chiesa di chi?
Il Vaticano arruola Marino, Pizzarotti e De Magistris per fornire consigli su etica ambientale e schiavitù
Il Centro di etica ambientale aperto dai gesuiti di Monaco di Baviera fa proseliti sui princìpi fondamentali di ambientalismo
Il presidente della Pontificia accademia delle Scienze sociali, mons. Marcelo Sanchez Sorondo
Roma. E’ attivo e fa proseliti il nuovo Centro di etica ambientale aperto dai gesuiti di Monaco di Baviera. Ogni lunedì sera, lezioni su gestione delle risorse, giustizia internazionale e princìpi fondamentali di ambientalismo. E’ il leitmotiv del momento: dopotutto, nelle Filippine la Compagnia ha deciso di riconvertire gli immobili di proprietà in case ecosostenibili, allo scopo di “riconciliarci con la natura”.
Da Venegono a veneandate a se ne andarono?
GIACOMO BIFFI: PENSIERI LIBERI DI UN GRANDE UOMO DI CHIESA
La morte dell’ottantasettenne cardinale-arcivescovo emerito di Bologna (milanese di nascita e di spirito), avvenuta l’11 luglio alle 2.30, ci ha spinto a ritrovare una parte della sua numerosa pubblicistica, di forte stimolo per il cristiano (e non solo) che voglia vivere la propria testimonianza nelle difficili contingenze attuali. Per ricordarlo secondo verità non c’è modo migliore che riproporre alcuni (pochi) passi dei suoi scritti, attuali come non mai.
Letture e attenzioni (da ‘Annotazione previa’ in “Pinocchio, Peppone e l’Anticristo e altre divagazioni”, ed. Cantagalli, Siena, 2012): Le mie attenzioni e le mie letture hanno spesso sconfinato dai ‘sacri recinti’. Non mi sono mai limitato a occuparmi soltanto di teologia e di pastorale, di opere patristiche e di documenti conciliari. Tuttavia le divagazioni (…) a dire il vero sconfinavano sì dall’ambito rigorosamente ecclesiastico, ma non da quello della vita evangelica e della contemplazione della verità che salva: Collodi, Guareschi, Solovev, Chesterton, Bacchelli, Tolkien – tutti ‘laici’ nel senso migliore e più autentico del termine – mi hanno fatto davvero crescere nella ‘intelligenza della fede’. Anche la conoscenza un po’ ravvicinata – al di là dei luoghi comuni e dei giudizi ‘politicamente corretti’ – di avvenimenti apparentemente ‘mondani’, come la Rivoluzione francese e il Risorgimento, mi hanno aiutato ad aderire con maggiore consapevolezza al disegno provvidenziale del Padre e alla signoria di Cristo., Re dell’universo, della storia e dei cuori.
Ameneutica del contesto
Bolivia. Papa Francesco ricorda padre Luis Espinal e parla dell'ermeneutica del contesto
Durante il volo di ritorno dall’America Latina il Papa, nella consueta intervista collettiva con i giornalisti, ha spiegato perché ha accettato il regalo del presidente Morales – un crocifisso su falce e martello-, e ha ricordato il rapporto tra i gesuiti e la teologia della liberazione. Di seguito la trascrizione della risposta di Francesco.
“Io – è curioso – non conoscevo questo, e neppure sapevo che Padre Espinal era scultore e anche poeta. L’ho saputo in questi giorni. L’ho visto e per me è stata una sorpresa. Secondo: lo si può qualificare come il genere dell’arte di protesta.
C.e.i, ciechi e imbelli
Cari vescovi, davvero vi va bene così?Alla base dei tentativi di mediazione sul ddl Cirinnà che vuole equiparare di fatto le coppie etero e omosessuali, sta una "falsa" interpretazione della Costituzione. Avallata anche dal quotidiano della CEI, che prepara così la "via cattolica" alle nozze gay. Ma davvero i nostri vescovi non hanno nulla da obiettare?
Prosegue l’attacco in forze di hacker al sito de La Nuova Bussola Quotidiana, e per questo potrà accadere ancora di non potervi accedere; nel frattempo il senatore Carlo Giovanardi viene allontanato da un albergo a Cortina d’Ampezzo perché sgradito ad alcuni clienti; ancora, il PD medita di forzare le regole parlamentari per accelerare l’approvazione del ddl Cirinnà, che sancirebbe per legge la sostanziale equivalenza di coppie etero e omosessuali. Sono questi tutti segnali di nubi sempre più nere che si addensano sul nostro Paese, nelle mani di una potente lobby gay che sta imponendo una forma sempre più soffocante di totalitarismo, con la complicità di media, politici e aziende sempre pronte a piegarsi a quello che appare il potente di turno.
Cei o Ciechi?
Forse abbiamo sottovalutato il problema
Gli attentati terroristici sulla spiaggia di Sousse, in Tunisia, o nella fabbrica vicino a Lione, o nella moschea sciita di Kuwait City, non sono che gli ultimi anelli di una catena che parte da lontano e, purtroppo, è una facile profezia affermare che non saranno gli ultimi, né i più gravi.
Ormai, anche i più lenti a comprendere, dovrebbero aver cominciato ad aprire gli occhi: e, benché viviamo in una cultura dell’effimero, che è nemica della memoria, dovremmo ricordare altri fatti analoghi che si sono verificati negli Stati Uniti, in Spagna, in Gran Bretagna, in Francia, in Russia, per non parlare di quello che, ormai quotidianamente, sta accadendo in Nigeria, in Somalia, in Kenya, in Algeria, in Libia, in Egitto, in Iraq, in Siria, in Pakistan, in Indonesia, nelle Filippine e in altri luoghi ancora.
mercoledì 15 luglio 2015
“ Viri Galilaei, quid statis aspicientes in caelum?
QUANDO NIKON DECISE E ORDINO′ IL FALSO ALLUNAGGIO IN STUDIO
La “svolta” LGBT di Radio Vaticana
A lanciare l’allarme, sono stati lo scorso 8 luglio il giornalista inglese Edward Pentin del National Catholic Register ed il sito statunitenseCatholic Culture. Entrambi hanno notato, perplessi, l’eccessiva “disinvoltura” dimostrata dal sito in lingua tedesca di Radio Vaticana, nel pubblicare la foto di un bacio tra due donne a commento di un articolo su di un presunto “cambio di linea” da parte della Chiesa sul “matrimonio” tra persone dello stesso sesso, in “sintonia” con i nuovi orientamenti dell’opinione pubblica.
L’immagine è stata poi tolta, quindi rimessa on line ed, infine, di nuovo eliminata, dopo la pioggia di commenti negativi espressi da internauti sempre più sconcertati.
Effetto Gospa?
Cavarzere, vescovo blocca veggente Alina Coia: “No offerte e messe al capitello”
Caverzere, vescovo blocca veggente Alina Coia: "No offerte e messe al capitello" |
CHIOGGIA – Niente offerte e niente messe alcapitello della Madonna a Cavarzere per la presunta veggente Alina Coia. A dirlo è il vescovo di Chioggia, monsignor Adriano Tessarollo, che ha dettato le regole da seguire per i fedeli nell’area dove si trova la statua.
Filippo Greggio sul Gazzettino scrive che il vescovo ha emanato un provvedimento che detta le regole di devozione al capitello:
“Il documento, che porta la data dell’11 luglio, non ha lo scopo di riconoscere la presenza di fatti straordinari, dove la presunta veggente Alina Coia sostiene da anni di vedere la Madonna, ma si limita a indicare cosa si può fare nell’ara del capitello e cosa invece è vietato dalla chiesa locale.
Fiato alle trombe!
Twitter: Papa Francesco supera i 22 milioni di follower
(a cura Redazione "Il sismografo")
(Michel Dorais) A 42 giorni di distanza dal giorno in cui i follower del Papa hanno superato i 21 milioni, oggi, mercoledì 15 luglio, alle 14.30, gli account complessivamente hanno oltrepassato i 22 milioni. Nei giorni del Pellegrinaggio del Santo Padre in tre Nazioni del Sudameirca la media dei nuovi followers ogni 24 ore è cresciuta notevolmente passando da 20 a 29 mila. Le 3 lingue più popolari per connettersi all'account del Papa rimangono sempre lo spagnolo (9.347.116), l'inglese (6.586.373) e infine l'italiano (2.912.635).
«Viaggi, Sinodo, Giubileo: in tre mesi le tappe fondamentali del Pontificato»
Alberto Melloni, storico del cristianesimo, analizza per Vatican Insider le sfide che attendono Francesco tra settembre e dicembre
Cattolico e massone?
La massoneria attira molti cattolici, anche se la Chiesa la proibisce
Attenti al collo (e al capo) ecumenico
Qualche domanda dopo l’attacco al nostro consolato d’Egitto
Ora che sembrerebbero identificati gli autori dell’attentato davanti al Consolato italiano al Cairo, qualche cosa la possiamo pur dire.
- Come mai le “rivendicazioni” di questi attacchi dinamitardi le scopre sempre il SITE? Il SITE è un sito (ci si perdoni il bisticcio di parole) di “intelligence”, fondato da Rita Katz, diventato l’oracolo di tutti i governi e i media “liberi” occidentali. Se lo dice il SITE c’è da crederci! Vanno a colpo sicuro, sui “siti jihadisti” e sui loro account sui social network, ma sono talmente rapidi e precisi che talvolta viene il sospetto che le manine che inseriscono dichiarazioni e filmati e quelle che li “scoprono” siano le stesse!
Disarmante ?
Il Papa ha bisogno di ripetizioni di storia
È davvero disarmante il modo in cui Papa Francesco ridimensiona, in un’intervista riportata dal Corriere della Sera, la vicenda del Cristo crocifisso sulla falce e martello che ha avuto in dono dal presidente della Bolivia Morales nel corso del suo ultimo viaggio in America latina. Una provocazione bella e buona che avrebbe richiesto una fermezza di risposta, una presa di distanza, una puntualizzazione. Se non un rifiuto vero e proprio del regalo avvelenato. Ma Bergoglio, trincerandosi dietro una finta (e furba) ingenuità, si dice semplicemente “sorpreso” del dono fattogli. E sorpreso, direi, deve essere stato nemmeno in modo negativo se non esita a nobilitare il kitschissimo pezzo di legno collocandolo nella categoria “arte di protesta“. E avvicinandolo, addirittura, ad un Cristo su bombardiere che aveva visto in Argentina anni fa e che voleva essere, dice quasi con compiacimento, una critica del militarismo alleato col cristianesimo (sic!).
Il tempo dell’attesa
Cardinali pochi, fedeli tanti. Anche il Paradiso di Dante per l’addio a Biffi
Alle esequie del cardinale Biffi erano presenti i cardinali Bagnasco e Tettamanzi
Roma. La cattedrale di San Pietro era gremita di fedeli, ieri mattina, per le esequie del cardinale Giacomo Biffi, scomparso sabato e per un ventennio arcivescovo della “sazia e disperata” Bologna che lo accolse dopo l’improvvisa morte di Enrico Manfredini, vescovo da pochi mesi, nel 1984. Meno gremita lo era invece di vescovi e – soprattutto – di cardinali italiani.
martedì 14 luglio 2015
Il filo rosso
CLICCATE SUBITO QUI PER IMMERGERVI NELLO SPLENDORE DELLA MOSTRA VIRTUALE SUI MIRACOLI EUCARISTICI
Federico Cenci la presenta così sull'agenzia per la stampa Zenit:
C’è un filo rosso intessuto di meraviglia, che attraversa la storia della Chiesa. Un evento straordinario, che trascende le leggi della natura per indicarci il cuore, il vertice, il nocciolo del grande piano di Dio, quel fatto determinante la nostra fede che è la morte e la resurrezione di Gesù.
Orate gospisti..consolamini!
“E comunque Medjugorje è un luogo
di preghiera”
Il cardinale Dziwisz ricorda l’atteggiamento di papa Wojtyla
La neochiesa che ha occupato la Chiesa di sempre…
L’aver accettato in dono un Cristo crocifisso su falce e martello, e averne anche spiegato il significato, conferma che ormai ci stiamo misurando con l’aperta manifestazione di una neochiesa che ha occupato la Chiesa di sempre…
Martedì 14 luglio 2015
è pervenuta in Redazione:
Caro Alessandro Gnocchi,
non si riesce a tacere per quello che è successo in Bolivia. Incastonare Cristo in mezzo a falce e martello e regalare questa mostruosità a un Papa che la accetta sorridendo è non solo abominevole, ma incredibilmente osceno. Sono fuori di me, non solo per l’oltraggio fatto al Redentore avvicinandolo a un simbolo che ha fatto della lotta violenta il suo vessillo, ma per l’accettazione benevola da parte del destinatario che inventando un’altra religione si è messo ad approvare tutto sbandierando un tipo di “cristianesimo” così pieno di bontà, di umanità e di misericordia oltre ogni giustizia e ragionevolezza che incanta tutti e avvince il mondo intero. Bisogna difenderlo, insomma, questo Cristo così violentato, bisogna alzare la voce, come se ci avessero insultato la madre o il padre, anzi, molto ma molto di più. E se non riesco a tacere io nella mia piccolezza, come potrà tacere una voce come la sua?
Che viva sempre il vero Cristo Re dell’universo e viva il Suo Vangelo,
Marianna
è pervenuta in Redazione:
Caro Alessandro Gnocchi,
non si riesce a tacere per quello che è successo in Bolivia. Incastonare Cristo in mezzo a falce e martello e regalare questa mostruosità a un Papa che la accetta sorridendo è non solo abominevole, ma incredibilmente osceno. Sono fuori di me, non solo per l’oltraggio fatto al Redentore avvicinandolo a un simbolo che ha fatto della lotta violenta il suo vessillo, ma per l’accettazione benevola da parte del destinatario che inventando un’altra religione si è messo ad approvare tutto sbandierando un tipo di “cristianesimo” così pieno di bontà, di umanità e di misericordia oltre ogni giustizia e ragionevolezza che incanta tutti e avvince il mondo intero. Bisogna difenderlo, insomma, questo Cristo così violentato, bisogna alzare la voce, come se ci avessero insultato la madre o il padre, anzi, molto ma molto di più. E se non riesco a tacere io nella mia piccolezza, come potrà tacere una voce come la sua?
Che viva sempre il vero Cristo Re dell’universo e viva il Suo Vangelo,
Marianna
Il gioco delle tre carte
Sinodo. Nel documento preparatorio c'è un'Araba Fenice
Che vi sia ciascun lo dice, cosa sia nessun lo sa. È la "via penitenziale" per la comunione ai divorziati risposati. Il teologo domenicano Thomas Michelet ne mette a nudo le contraddizioni
di Sandro Magister
di Sandro Magister
ROMA, 14 luglio 2015 – Dalla facoltà teologica di Friburgo, in Svizzera, il teologo domenicano francese Thomas Michelet richiama l'attenzione su un passaggio oscuro dello "strumento di lavoro" del sinodo sulla famiglia, preparatorio alla sessione del prossimo ottobre.
Il passaggio oscuro è nel paragrafo 123 del documento di lavoro. Il quale esordisce dando per scontato che "c’è un comune accordo sulla ipotesi di un itinerario di riconciliazione o via penitenziale, sotto l’autorità del vescovo, per i fedeli divorziati risposati civilmente".
Michelet fa anzitutto notare che questo "comune accordo" non si capisce come e quando sia stato accertato.
Uno splendido principe della chiesa
No Biffi, no Party
Uno splendido principe della chiesa. Conciliare (forse) ma non conciliante, tagliente e felice. E sapeva predicare pure ai Papi. Un ritratto da vivo
Il cardinale Giacomo Biffi con Papa Giovanni Paolo II
Martedì a Bologna si terranno i funerali del Cardinale Giacomo Biffi, "vescovo dal volto umano e dalla lingua tagliente che ha esportato nell’Emilia rossa il cattolicesimo ambrosiano", deceduto l'11 luglio a Bologna. Riproponiamo un lungo ritratto di Maurizio Crippa, uscito nel Foglio del 17 febbraio 2007 quando venne chiamato da Papa Benedetto XVI a presiedere gli esercizi quaresimali in Vaticano.
Paperòn?
La "terza via" di Papa Francesco
Dal viaggio in America latina si ha l’impressione che il pontefice voglia porsi come arbitro tra la nuova sinistra populista e quella laicista (con qualche simpatia per la prima)
Papa Francesco incontra il presidente del Paraguay, Horacio Cartes, al palazzo presidenziale di Asuncion (foto LaPresse)
Papa Francesco sta cercando di costruire una sua “terza via” che lo renda arbitro tra i governi populisti latino-americani e i loro oppositori e soprattutto spacchi la sinistra tra “filo-papisti” alla Correa o alla Morales e “laicisti” alla Michelle Bachelet, o anche alla Dilma Rousseff. È questo lo scenario che emerge in molti commenti e analisi di fonte latino-americana, dopo la visita del pontefice argentino a Ecuador, Bolivia e Paraguay.
lunedì 13 luglio 2015
Perché Dio dà mano libera al diavolo?
E perché gli ha concesso tanto potere sugli uomini?
Di che “dio” stiamo parlando?
Il Cardinale Scola e il dialogo a tutti i costi. Costi quel che costi
Apprendiamo dal sito della Diocesi di Milano che il 16 luglio termina il ramadan. Magari sullo stesso sito capita di non trovare gli aggiornamenti degli orari delle S. Messe nelle varie parrocchie, però sappiamo con certezza quando termina il ramadan, la qual cosa dovrebbe interessarci, al più, per dire ai musulmani: “Sappiate che comunque finché non vi convertirete alla Fede cattolica, non potrete avere la salvezza eterna”.
Mi pare che, se abbiamo davvero a cuore la sorte degli islamici, questa sia la primissima cosa da dire, da dire a loro come a chiunque altro viva nell’errore.
Ci dicano..
Cari vescovi, sulle convivenze diteci cosa pensate
Non so bene se si possa dire che i fedeli abbiano dei “diritti” nei confronti dei Pastori. Però mi sembra che i Pastori abbiano dei doveri nei confronti dei fedeli. Cioè di non lasciarli, nel campo della dottrina, da soli e sguarniti. Altrimenti cosa ci stanno a fare i Pastori? A questo proposito vorrei porre una domanda molto semplice, al limite della ingenuità: il contenuto della nota dei Nota vescovi italiani del 2007 vale ancora o no? Credo che i Pastori questo ce lo debbano dire. Oppure dicano: ci stiamo pensando. E allora aspetteremo tranquilli. Joseph Ratzinger diceva che una istituzione – qualsiasi essa sia – che oggi dice una cosa e domani un’altra si scredita da sola. Nel 2007 i vescovi italiani hanno insegnato una cosa. Ora molti dicono il contrario, vescovi compresi, e i vescovi non dicono niente. Cosa deve pensare il semplice fedele della Chiesa cattolica?
Dopo la primavera, l'estate conciliare
Meno religione a scuola e niente più Chiesa
Come cambiano i giovani italiani 'di poca fede'
Un ragazzo su tre non crede in Dio, calano gli studenti che frequentano l'ora di religione e sempre meno famiglie scelgono per i figli un’educazione cattolica. La fotografia di un Paese che muta, anche se a molta politica sembra dare fastidio
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