Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, per far comprendere l’importanza della preghiera la descrive come «il mezzo necessario e sicuro per ottenere la salvezza e tutte le grazie di cui abbiamo bisogno per conseguirla» (Del gran mezzo della preghiera, Intr., 1759).
Merkel e Papa Francesco bravi. Ma la guerra? Dopo Merkel, arriva Bergoglio. C’è la foto di Angela e quella di Jorge Mario, c’è la Germania e c’è Città del Vaticano, c’è la figlia del pastore luterano e c’è il gesuita della pampa
Titoli. Dopo Merkel, arriva Bergoglio. C’è la foto di Angela e quella di Jorge Mario, c’è la Germania e c’è Città del Vaticano, c’è la figlia del pastore luterano e c’è il gesuita della pampa, c’è la Cancelliera e c’è il Papa. L’emergenza profughi sulle prime pagine dei giornali è surreale: ieri Merkel era cattiva (e non lo era) oggi sembra Nostra Signora degli Ultimi in Carrozza, cioè una Laura Boldrini qualsiasi. Il Papa, vabbè, tra una visita all’ottico e una telefonata a Scalfari, dopo mesi di prediche, ha detto che ogni parrocchia dovrà ospitare una famiglia di immigrati. Bene. Bravi. Ma la guerra?
Dopo
anni di tifo a favore del fenomeno Medjugorije, mi ritrovo ultimamente a
rivedere le mie posizioni. La ragione è semplicissima, ed è la medesima
che mi portò alcuni anni fa - grosso modo mentre aprivo questo portale
periferico - a mutare le mie istanze liturgiche e teologiche: la Chiesa ci chiede prudenza ed obbedienza.
Barile lo ricorda ed appunta in due post pressoché identici del 25 giugno e del 4 settembre:
Parliamo di immigrazione. Non possiamo esimercene, visto ciò che sentiamo, vediamo e leggiamo quotidianamente.
Una premessa importante
Prima di tutto una premessa che ritengo molto importante per inquadrare bene il discorso. Una comunità nazionale, per rimanere tale, non può rinunciare a salvaguardare la propria identità, perché è proprio l’identità a renderla tale. Una comunità nazionale senza un’identità di riferimento è come una pizza senza farina o come quel famoso “formaggio senza latte” che vorrebbero imporci i “genii” di Bruxelles.
Ecco chi promuove la “accoglienza” (chi l’avrebbe mai detto?)
Il 5 settembre doveva tenersi a Parigi, Place de la République, una “grande manifestazione” , ovviamente “spontanea”, senza capi, fatta di “semplici cittadini”, a favore dell’accoglienza senza limiti dei migranti da Siria e Irak e contro le “poltiiche repressive” degli stati che si oppongono ai profughi. La manifestazione s’è tenuta. Ma non è stata affatto “grande”. E’ stata, diciamolo, un flop. A dimostrazione di quanto la marea di emozione creata per forzare una politica di immigrazione incontrollata sia artificiale, come del resto tutto il fenomeno dell’immigrazione di massa contro l’Europa.
Cinque ottobre 2015: inizia il Sinodo sulla famiglia, seconda sessione. E si apre una pagina quasi epocale per la Chiesa intera. In gioco c' è, soprattutto, la sfida posta dalla modernità: le rivoluzioni copernicane in fatto di famiglia, unioni civili, sesso, identità, valori, migrazione e accoglienza, devono essere accolte o respinte, oppure, ancora, mediate? E quanto potranno incidere sulla struttura stessa della Chiesa... Cambierà il modo di vivere il sacerdozio? Sono questioni centrali e su di esse, com' è già successo molte volte nel corso della sua storia millenaria, le posizioni si radicalizzano. A poche settimane dalla convocazione sinodale il confronto si è trasformato a volte in scontro acceso.
Le frontiere o sono chiuse o sono aperte. O fai del tuo paese una fortezza, oppure apri le frontiere e governi l’emergenza. Se accogli, ti metti in gioco. Se proteggi milioni di vittime di un nemico dell’umanità, devi pur sempre amandolo combattere il tuo e il loro nemico
di Giuliano Ferrara | 06 Settembre 2015 ore 06:00 Foglio
Fa un certo effetto sentire Angela Merkel che dice: “All’ospitalità tedesca per gli Asylanten non c’è limite alcuno”. Da tempo qui si riflette su tre cose importanti.
Un pomeriggio con Padre Amorth. Fede e riflessioni
La seguente discussione con Padre Amorth è stata realizzata dai collaboratori ed autori di Venite ad me. La nostra intervista è divisa in tre parti:1.Mariologia e Redenzione2.Demonologia ed esorcismi3. Fede e riflessioni
● Padre Amorth, sono passati quasi 30 anni da quando è stato nominato esorcista. Si trova pentito di questo “cammino”?
Ne ringrazio il Signore, e subito! Ho concepito il mio incarico come completamento del mio sacerdozio, non ho nessun timore a ripetere il tutto. Se fossi Papa estenderei la facoltà d’esorcizzare a tutti i sacerdoti, perchè trovo ridicolo che un sacerdote possa perdonare i peccati – che è immensamente più forte dell’esorcismo – e non possa fare esorcismi. Ci vuole il permesso del Vescovo, e molti Vescovi ormai neppure ci credono o hanno paura. Gli esorcismi sono preghiere, il Signore ci ha dato questo potere.
La vita nella grazia è simile ad un cristallo vivificato da un raggio di luce. L’uomo ha i piedi sulla terra, ma guarda il Cielo: la sua vera vita è quella dell’anima che gli viene dalla grazia. Egli è anche un ponte fra la natura e il soprannaturale
La vita nella grazia è simile ad un cristallo vivificato da un raggio di luce
Un raggio di luce, quando colpisce un cristallo, gli infonde una qualità nuova, una virtù che prima non possedeva, o che possedeva solo allo stato potenziale: è questa un’idea molto antica, in cui credeva, fra l’altro, la cultura medievale, compreso Dante Alighieri; un’idea sulla quale si basa la concezione di un cosmo animato, vivo, attraversato da un continuo fluire di energie, di forze, di cariche positive e negative.
Ebbene: se noi paragoniamo l’anima umana ad un cristallo, e Dio alla luce del Sole, ecco che avremo una esemplificazione pratica, assai chiara nella sua evidenza intuitiva, di quel che rappresenta, per la natura umana, la grazia santificante: una corrente di energia positiva, luminosa, benefica, che trasforma un oggetto bellissimo, ma inerte, in qualcosa di radicalmente nuovo, dotato di qualità che prima non aveva, perché si trovavano solo allo stato potenziale, ma che mai quell’oggetto, da sé soltanto, sarebbe stato capace di risvegliare.
L'OPPIO DEGLI ITALIANI Le religioni sono ancora "l'oppio dei popoli"? o è il marxismo stesso dopo la caduta del muro di Berlino ad essersi "trasformato" e a divenire egli stesso . . . una religione?
Le religioni sono ancora "l'oppio dei popoli"?
. . . o è il marxismo, dopo la caduta del muro di Berlino ad essersi "trasformato" e a divenire egli stesso . . . una religione? Già il pensatore e filosofo cattolico Augusto Del Noce nel secolo scorso intuiva e ammoniva che il Comunismo: "E' una religione ma loro, non sanno di esserlo !".
Il risultato dei fallimenti delle vecchie ideologie (Marxismo e capitalismo americano) è il nostro presente.
Siamo nel nuovo mondo economicamente globalizzato e adeguatamente universalizzato dalla Chiesa post-conciliare, ma molti non se ne sono accorti.
Migranti, due appartamenti del Vaticano per i profughi: sarà garantita anche l'assistenza sanitaria «Dopo l'appello all'Angelus di oggi del Papa ci siamo messi subito al lavoro per individuare due appartamenti del Vaticano che saranno a disposizione di 2 famiglie di profughi alle quali per desiderio dello stesso Pontefice garantiremo anche l'assistenza sanitaria e materiale». Lo ha dettol'Arciprete della Basilica di S.Pietro, il Cardinale Angelo Comastri. Altre parrocchie in tutt'Italia si stanno mobilitando per mettere in pratica l'appello del Papa.
Sinistra, Chiesa, Mafia capitale. L’effetto più nocivo del business dell’accoglienza è che esso rafforza il blocco di potere parassitario costituito da area postcomunista, area clericale e mafia: il vero partito della nazione
Siete mai stati punti da una zanzara-tigre? Io sì. In verità si dovrebbero chiamare zanzare-zebra, dato che sono a strisce bianche e nere. Ma le zebre non sono aggressive e, soprattutto, non vengono a romperti le scatole a casa. È vero, nemmeno le tigri ti assillano a domicilio, però sono innegabilmente più pericolose delle zebre. Devo dire, sempre per amor di verità, che io per le zanzare sono come il parafulmine per le saette: in mia presenza, gli altri possono stare tranquilli perché le fastidiose creature vengono tutte da me. Pare siano attirate dai feromoni, una roba che, mi dicono, rende più sexy chi li emana. Sarà.
Osservo, tuttavia, che quando ero giovane e sexy le zanzare non mi pungevano. Boh. Torniamo alle «tigre».
Continuamente si annunciano fulmini su Medjugorje. Venerdì sera è tornato alla carica il sito di Gianluca Barile. E’ lo stesso che nel giugno scorso lanciò questo dirompente titolo: “Medjugorje, il Vaticano boccia le apparizioni ed isola i veggenti”. A quel tempo si scatenò una polemica fra vaticanisti e alla fine si appurò che non c’era stata […]
L’affermazione della necessità e della perfetta validità del Battesimo dei bambini, a mio parere, offre lo spunto per alcune importanti considerazioni sulla dinamica e sull’economia sacramentale. Anzi, sotto questo particolare aspetto, la prassi della Chiesa orientale è ancora, se possibile, più significativa e esplicativa. Riprendiamo uno dei canonici più espliciti del decreto sul Battesimo: “Se qualcuno afferma che i bambini, poiché non hanno la capacità di credere, ricevuto il battesimo non devono essere considerati cristiani e quindi divenuti adulti, devono essere ribattezzati; o che è meglio omettere il loro battesimo, piuttosto che battezzarli nella fede della Chiesa, senza un loro atto di fede personale: sia anatema”.
Il patriarca siriano: "Bisogna fermare il conflitto alle radici, non fare discorsi sull'accoglienza"
Il patriarca della chiesa cattolica greco-melkita, Gregorio III Laham
Nella ridda di dichiarazioni, commenti, analisi sulla emergenza migratoria (analisi che spesso hanno il difetto non secondario di non distinguere tra migrante e profugo, concetto invece ben chiaro alla cancellieri tedesca Angela Merkel), fanno rumore le parole di un presule siriano, il patriarca cattolico greco-melkita, Gregorio III Laham.
Sinodo, ecco il piano B per il "divorzio cattolico"
Il dibattito sulla famiglia, provocato da quanto emerso durante il Sinodo straordinario ed a margine dello stesso, ha riguardato soprattutto il versante teologico e della dottrina. Tuttavia in concomitanza con questi eventi, il Santo Padre ha posto in essere un atto importante, passato quasi in sordina: la costituzione di una Commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico presieduta da monsignor Pio Vito Pinto, decano del Tribunale della Rota Romana. Se intenzione dichiarata del Papa era verificare la possibilità di procedere più rapidamente e obiettivamente alla sentenza sulla validità di tanti matrimoni, dall’analisi del pensiero dei componenti la commissione si poteva sin da subito comprendere quali fossero le soluzioni verso cui si voleva andare: l'eliminazione dell’obbligo della doppia sentenza conforme, l'istituzione di un giudice unico per la prima istanza o, addirittura, “l’amministrativizzazione” del processo canonico di nullità matrimoniale.
(Massimo Franco) L’asse tra papa Francesco e Vladimir Putin contro il terrorismo islamico non è una novità. È affiorato esattamente due anni fa, quando il pontefice contribuì a scongiurare un intervento armato occidentale contro la Siria, appellandosi a Mosca e a Washington. È stato confermato dal rifiuto di aderire alla strategia di isolamento del Cremlino perseguita da Stati Uniti e Ue dopo l’invasione russa della Crimea tra gennaio e febbraio del 2014. E si ripropone adesso che si tenta di dare corpo ad una coalizione internazionale per arginare il terrorismo sunnita dello Stato Islamico.
Le minoranze oggi si sono fatte aggressive invadenti fondamentaliste: hanno preteso non solo il riconoscimento del proprio diritto ad esistere ma anche la sottomissione della maggioranza alla loro visione del mondo
Due idee di Europa, due idee di cristianesimo
Passo dopo passo, stiamo arrivando al bivio: alla resa dei conti. Ciò che, fino a ieri, poteva ancora apparire confuso, indistinto, contraddittorio, ora tende sempre più ad apparire netto,
in piena luce, come una alternativa secca, senza possibilità di mediazioni. In un certo senso, è un bene; o, almeno, può essere il principio di un bene: il bene della chiarezza, che è sempre un valore positivo, anche nei contesti più dolorosi e sofferti.
Fino a ieri si poteva ancora giocare ed equivocare, talvolta persino in buona fede, sul significato di concetti quali “pluralismo”, “identità”, “accoglienza”, “umanità”, “integrazione”, “bontà”; ora non più, o sempre meno. Stiamo andando verso un chiarimento brutale, ma necessario: è tempo che ciascuno si tolga la maschera e si lasci vedere per quello che realmente è.
Pubblichiamo una nostra traduzione della parte iniziale e delle conclusioni dell’intervento del cardinale presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani che sabato 5 ha concluso a Taizé i lavori del seminario internazionale dedicato al contributo di fratel Roger al pensiero teologico. All’incontro hanno partecipato 250 giovani teologhe e teologi di molti Paesi. (Walter Kasper) Recentemente abbiamo commemorato il decimo anniversario della morte di fratel Roger, uno dei fari del secolo scorso e dell’inizio del secolo attuale, faro dell’unità dei cristiani e della solidarietà fra tutti gli uomini. Era davvero un uomo di Dio e un grande amico degli uomini, soprattutto di voi, la giovane generazione, un faro che ha indicato profeticamente il cammino verso il futuro senza abbandonare l’eredità del passato, un grande uomo e un grande cristiano, umile e generoso, pio e coraggioso, un vero testimone di Gesù Cristo.
Papa Bergoglio, come già Pio IX, sta esasperando le profonde fratture esistenti non da ora nel mondo cattolico ma ogni volta riassorbite dalla saggia mediazione vaticana: la borghesia moderata e benpensante non si riconosce in lui, lo accusa di populismo peronista, di criptocomunismo, di assoluta estraneità ai valori della società aperta – a partire dal valore a cui il mondo libero deve da secoli la sua prosperità, la libertà imprenditoriale. La sinistra, che lo esalta finché non si occupa di gender, di aborto etc., vede pur sempre in lui come uno che sta dall’altra parte – e, del resto, il linguaggio pacifista e buonista della Chiesa non ha portato a Dio una sola anima.
Papa al convegno green, pellegrinaggi climatici e firme contro la CO2
I prossimi 10 e 11 settembre, si terrà a Roma, presso l’Istituto patristico Augustinianum, un meeting internazionale su “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici”, sottotitolo “verso Parigi 2015”. A Parigi, tra fine novembre e inizio dicembre, avrà luogo la ventunesima conferenza sul clima organizzata dall’Onu. Al convegno romano parleranno in molti sostenitori dello sviluppo sostenibile, qualche religioso, personalità politiche tra cui la socialista francese Ségolène Royal, il tecnocrate con la passione di raddrizzare il mondo Jeffrey Sachs (sostenitore convinto della pianificazione famigliare fatta a colpi di contraccettivi), il vegetariano Nicholas Stern, economista autore del rapporto che nel 2006 fece fare un salto di qualità all’allarmismo catastrofista attorno al tema del riscaldamento globale, alcuni responsabili di ong umanitarie, e il presidente ad interim dell’Ipcc (il predecessore, Rajendra Pachauri, è stato travolto da uno scandalo sessuale).
Il Prefetto della Congregazione della Fede, il card. Gerhard Müller , parlando a Ratisbona ha messo in guardia dalla possibilità reale di una seria divisione all’interno della Chiesa sui temi che toccano il matrimonio e la sessualità.
Il Prefetto della Congregazione della Fede, il card. Gerhard Müller , parlando a Ratisbona ha messo in guardia dalla possibilità reale di una seria divisione all’interno della Chiesa sui temi che toccano il matrimonio e la sessualità. Ha fatto riferimento in particolare a vescovi della sua nativa Germania, e ha detto che la loro pretesa di assumere un ruolo leader nella definizione della politica della Chiesa universale dovrebbe essere esaminato criticamente, anche alla luce dell’esodo di massa dalla Chiesa cattolica tedesca.
Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre (Sal 51 [50], 7).
Non è fra i passi biblici più citati nella teologia contemporanea e nella nuova pastorale del “nessuno escluso”. Non perché affermi che ogni madre avrebbe commesso peccato nel concepire (ciò che il testo non vuol certamente dire, anche se in molti casi, purtroppo, risulta vero di fatto), ma perché esprime inequivocabilmente l’effetto più grave del peccato originale: ogni essere umano viene al mondo in stato di separazione da Dio, indipendentemente dalla qualità morale dei suoi genitori e da ciò che farà in seguito. È forse questa una situazione senza via d’uscita? Ovviamente no, come tutti sappiamo: con la predicazione del Vangelo effettuata dalla Chiesa, la fede da essa suscitata e i Sacramenti dell’iniziazione cristiana, ogni uomo può rinascere da acqua e da Spirito (cf. Gv 3, 5) per diventare nuova creatura.
IL VATICANO ORDINA AL PARROCO DI MEDJUGORJE DI NON DIFFONDERE PIÙ I PRESUNTI MESSAGGI DELLA “GOSPA”
La Congregazione per la Dottrina della Fede, con un documento a firma del Cardinale Gerhard Ludwig Müller, ha proibito al Parroco di Medjugorje, Fra Marinko Sakota, di divulgare personalmente o di consentire la divulgazione nella sua Parrocchia, dei “messaggi” che, periodicamente, i presunti veggenti della piccola località della Bosnia-Erzegovina, riceverebbero dalla “Gospa”.
Suor Giustina e la divina ispirazione: «Esorcista a Medjugorje per amore»
BELLUNO - «Non sono un'esorcista riconosciuta dalla Chiesa, opero in virtù dell'amore che sento per le persone e la compassione per le loro necessità. Rispondo ad un impulso interiore». A parlare è suor Giustina Tabacchi, 76enne di Limana (Belluno), impegnata da anni in pellegrinaggi aMedjugorje, dove ha avuto la possibilità di pregare per persone «oppresse dai demoni».
Papa Francesco chiede di superare l'opposizione tra teologia e pastorale
Papa Francesco in un videomessaggio
Foto: CTV
Superare la falsa opposizione tra teologia e pastorale. In un videomessaggio inviato al Congresso Internazionale di Teologia che si è tenuto dall’1 a 3 settembre presso l’Università Cattolica di Argentina, Papa Francesco ha dispiegato il suo pensiero teologico. E ha chiesto che l’incontro tra dottrina e pastorale “non è opzionale, ma costitutivo di una teologia che pretenda di essere ecclesiale.”
In controluce nel messaggio si trovano molti dei temi al centro del dibattito oggi, in vista del Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Da una parte, le richieste della Segreteria generale del Sinodo di trovare una “pastorale che non sia una mera applicazione della dottrina.” Dall’altra, la necessità comunque di preservare le verità di fede, che emanano poi nella pratica pastorale. E infine, la terza via, quella proposta in un libro di prossima uscita che contiene gli interventi di undici cardinali: dare risposte pastorali rimanendo saldi nella dottrina.
Il sinodo ombra di Svizzera e Germania ha un seguito. In due libri
Vi si legge che i divorziati risposati e le coppie omosessuali non si aspettano "misericordia", ma il riconoscimento della bontà della loro condìzione. Una replica critica del vicario della diocesi di Coira
di Sandro Magister
ROMA, 4 settembre 2015 – Il precedente servizio di www.chiesa ha messo in evidenza le crescenti resistenze, ad opera di numerosi cardinali e vescovi, ai radicali cambiamenti della dottrina e della pastorale cattoliche del matrimonio entrate in discussione col sinodo sulla famiglia:
Ma anche i fautori dei cambiamenti sono molto attivi.
Mentre l'epicentro geografico dei resistenti è soprattutto l'Africa, quello dei novatori è l'Europa centrale, in particolare la Germania, la Francia e la Svizzera.
I fedeli della Fraternità San Pio X non sono mai stati assolti per i loro peccati!
Mons. Fellay applaude e ringrazia!
E poi dice che non è vero che in questo mondo moderno siamo tutti impazziti!
Come si potrebbe chiamare se non impazzimento quello che scrive tranquillamente papa Bergoglio e quello che “comunica” gioiosamente Mons. Fellay?
La lettera papale presentata nel precedente post, nella quale Francesco ha annunciato due atti di misericordia in occasione del prossimo anno giubilare su due punti nevralgici come il peccato d’aborto e lo scisma lefebvriano, ha suscitato in prima battuta un sentimento di ammirazione per la generosità del doppio gesto, ma ha anche presto visto sorgere delle reazioni di sconcerto per l’informalità con cui il papa ha espresso le sue volontà, un’informalità che agli esperti di diritto canonico è parsa sconfinare in una pericolosa confusione.
Dicono "formazione sociale" per far passare le nozze gay
I politici che chiedono il voto per difendere il matrimonio tradizionale si vergognano a far approvare le unioni civili. Ma spostare l'attenzione dalla realtà alle parole è ipocrita
Speriamo che non avesse ragione Nanni Moretti quando in Palombella Rossa , di fronte a una giornalista capace di esprimersi solo per stereotipi, dava in escandescenze, gridando: «Chi parla male, pensa male e vive male.
Rivelazioni fatte dal demonio durante gli esorcismi
Padre Pellegrino Maria Ernetti, morto alcuni anni fa, era monaco benedettino dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore di Venezia, dove riceveva centinaia di persone alla settimana per essere esorcizzate. Era noto per i suoi studi biblici e teologici. Le sue conoscenze nelle varie scienze erano note e tali che costituirono punti sicuri di riferimento per i fedeli che accorrevano da lui non solo da tutta l’Italia, ma anche dall’estero, perché era il più preparato esorcista del nostro tempo.
Padre Pellegrino Ernetti, in un’intervista fattagli dal giornalista Vincenzo Speziale, diceva: “oggi il male (e tutti ce ne lamentiamo) sta dilatandosi sempre più in tutto il mondo e nelle più svariate e raffinate manifestazioni. Chi reagisce? Chi lotta? Chi prende le armi della fede? Non si ‘può pretendere di piantare il seme buono e che esso poi possa attecchire e produrre frutto, se prima non abbiamo dissodato questo terreno dalle spine e dai rovi del demonio.