ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 21 ottobre 2015

Verso una “Nuova Chiesa”

“Progetto Kasper” e attacco alla divina costituzione della Chiesa
Verso una “Nuova Chiesa”, passando dal matrimonio? 




Fra la nozione di matrimonio e quella di Chiesa intercorre un nesso profondo che la Scrittura sancisce a chiare lettere. Osservando quindi attentamente le tesi “kasperiane” si scopre che esse non hanno solo una dimensione di destrutturazione della morale, ma comportano un aspetto - ancora non sufficientemente messo in luce - che finisce per corrompere più o meno indirettamente la stessa nozione di Chiesa cattolica. Walter Kasper non per nulla è un ecclesiologo[1].


La prima gallina che canta..!

Dopo le notizie sulla presunta malattia del Papa, l'Osservatore Romano ammette il complotto anti-Bergoglio


La “nostalgia” del Papa infermo è l’unica, vera sindrome inguaribile, magari non maligna ma di sicuro maliziosa, che emerge da una radiografia multistrato, condotta in profondità fra le righe, e pieghe, dello “scoop” che ha turbato all’alba il risveglio dei vescovi, per riassopirsi e spegnersi all’ora della siesta pomeridiana: la quale peraltro, sulle sponde vaticane del Tevere, rimane in ogni caso un must irrinunciabile, anche in tempi di Sinodo e turbolenze epocali.

Non c’è nessuna “ombra” nel cervello, e nella mente, di Bergoglio, lucido e determinato, nonché in salute nel portare avanti la propria rivoluzione, ma solo il rimpianto dei tempi che furono da parte di un ceto ecclesiastico che, “all’ombra” dei papi anziani, era de facto avvezzo a governare, in autonomia e per lunghi periodi, una delle maggiori potenze del pianeta, tra cerchi magici ed eminenze grigie.

Rondini e lupi d'autunno?

I lupi vestiti da pecora minacciano di strage il gregge


(di Mauro Faverzani) Son troppi ormai i fermenti sospetti e le strane manovre che si scorgono oltre i sorrisi di circostanza al Sinodo. Molti commentatori hanno già notato come, al di là delle questioni di dottrina e di contenuto, vi siano anche problemi di metodo e di forma, tutt’altro che secondari. Disagi e malumori – a dir poco – sono emersi con evidenza nella famosa lettera dei 13 cardinali a papa Francesco con tutto quel che ne è seguito.
Così un evento, presentato sin dall’inizio con l’abito bello della democrazia e della collegialità, si è rivelato, in realtà, facile preda di gestioni arbitrarie da parte di “regie” più o meno occulte, di cui una ben triste anteprima si ebbe già lo scorso 25 maggio coi 50 “illuminati” ritrovatisi a porte chiuse presso l’Università Gregoriana di Roma, proprio per ordire trame presinodali e disegnare nuovi scenari.

"Ad hoc"

Napier, la voce della verità sulla lettera dei tredici cardinali


C'è voluto questo arcivescovo sudafricano per chiarire pubblicamente le vere ragioni della lettera, di cui è uno dei firmatari. Tutto nasce nel sinodo del 2014 e nelle manovre di alcuni per forzarne gli esiti. Ecco testuali le sue parole

di Sandro Magister


ROMA, 21 ottobre 2015 – Già quattro giorni prima che la lettera dei tredici cardinali a Francesco diventasse di dominio pubblico, veniva additato tra i "cospiratori" che volevano sabotare il sinodo e colpire lo stesso papa:

> La lettera dei tredici cardinali. Un antefatto chiave

E dopo la pubblicazione della lettera, l'aggressione contro di lui e gli altri firmatari è continuata con ancor più virulenza, con il fattivo sostegno dei gestori vaticani dell'informazione sinodale.

Finché è venuto il giorno, ieri, martedì 20 ottobre, in cui il cardinale Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, Sudafrica, ha finalmente potuto dire la sua verità, sul sinodo e sulla lettera dei tredici al papa, nella cornice ufficiale della quotidiana conferenza stampa moderata da padre Federico Lombardi:

Di collasso in collasso..

Chi ha capito di più la lettera dei tredici cardinali? Un grande teologo valdese



riforma
È Fulvio Ferrario, professore di dogmatica presso la facoltà valdese di teologia di Roma, docente invitato presso l'istituto di studi ecumenici "San Bernardino" di Venezia, direttore della rivista teologica "Protestantesimo" e autore di molti saggi, tra i quali un eccellente "La teologia del Novecento", edito da Carocci e presentato a suo tempo in questo servizio di www.chiesa:
Sull'ultimo numero del settimanale dei valdesi "Riforma", il professor Ferrario dedica l'intero editoriale di prima pagina alla lettera dei tredici cardinali al papa. E precisamente alla questione sollevata nel suo ultimo capoverso, che egli cita e poi commenta.
L'incontro/scontro tra la Chiesa e il mondo è al centro della sua riflessione da protestante, come lo è anche del sinodo.
Un editoriale tutto da leggere. Eccolo.

Basiti?

Il sinodo della commozione o della profanazione ? di Antonio Socci
Ieri ho ricevuto questo messaggio mail:
“DUNQUE, LA PROFANAZIONE DELL’EUCARISTIA COMPIUTA DA UN RAGAZZO CHE SI IMPOSSESSA DELL’OSTIA CONSACRATA, LA SPEZZA E NE CONSEGNA LA META’ AL PADRE DIVORZIATO, VIENE PORTATA AD ESEMPIO DA UN PADRE SINODALE. MA DOVE VOGLIONO ARRIVARE QUESTI?”

Sono basito anche io perché – stando a quanto è stato detto in conferenza stampa dai bergogliani – questo racconto, fatto da un vescovo (!!!) al Sinodo, avrebbe “commosso” molti padre sinodali.

Tradurre ( o tradire) la Tradizione?

Non si riduca la dottrina a disciplina medievale, al Sinodo serve profezia

Nel Sinodo che si è aperto lo scorso 4 ottobre sta avvenendo un passaggio decisivo per la chiesa postconciliare

Foto LaPresse
Nel Sinodo che si è aperto lo scorso 4 ottobre sta avvenendo un passaggio decisivo per la chiesa postconciliare: esso riguarda non lo scontro tra chi è favorevole e chi è contrario al matrimonio indissolubile, ma piuttosto la questione di come si possa e si debba assicurare alla indissolubilità una disciplina ecclesiale adeguata. Il problema è invece: “Come si traduce la dottrina in una disciplina”? Su questa traduzione le idee sono legittimamente diverse.

Io, speriamo che me la cavo..

La battaglia nella chiesa di Francesco

Il cardinale George Pell spiega perché dietro il Sinodo si scontrano ancora due grandi visioni teologiche: la dottrina Kasper contro quella Ratzinger. Il posizionamento del Papa tra stagioni da chiudere e “specialisti del logos”

Papa Francesco (foto LaPresse)
George Pell, cardinale, ha risposto così alla domanda del Figaro sul Sinodo dei vescovi: “Assistiamo alla terza battaglia teologica simbolica tra due teologi tedeschi e dunque due visioni, quella di Kasper e quella di Ratzinger. Questo scontro dura da parecchio. Papa Francesco incoraggia certamente la discussione, ma spero che presto questa stagione si chiuda e che da questo Sinodo emerga la chiarezza”. Pell, australiano massiccio e sanguigno, è stato chiamato, preso anche lui dalla fine del mondo, a un posto eminente di governo della chiesa da Francesco, ma è convinto che il Sinodo non abbia nemmeno l’autorità per decidere che, nonostante il vangelo, il sacramento del matrimonio può essere obliterato offrendo la consacrazione di rito a un divorzio seguito da seconde nozze civili. Per questo il cardinale ha messo in guardia il Papa con la famosa lettera pubblicata da Sandro Magister: guarda, fratello, che i revisionisti della dottrina ti vogliono consegnare una soluzione precostituita, e questo non va bene. Da quale parte militi Pell, nello scontro che “dura da parecchio”, è chiaro.

martedì 20 ottobre 2015

Gesù non teme di affrontare la battaglia

LE OMELIE DI PADRE BROWN
9 ottobre 2015
Prima lettura: Gioele 1,13-15; 2,1-2 Il giorno del Signore, giorno di tenebra e di caligine.

 Salmo 9

 Vangelo: Lc 11,15-26 Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Questo brano – come altri tratti dal Vangelo di Luca – è un brano drammatico, perché Gesù non teme di affrontare il nocciolo della questione, cioè la battaglia mortale tra lo spirito della vita e lo spirito che è contro Dio, il demonio.

Battaglia nella quale siamo in mezzo anche noi. In questi giorni, in queste ore, dobbiamo decidere da che parte stare: o con Gesù o contro di Lui. Non si può trovare una via di mezzo, è illusoria la mediazione.

Vivere con fede

FEDE NELLA PROVVIDENZA

   
Vivere con fede significa affidare a Dio il timone della propria navicella. La fede è, prima di tutto, non un agire o un essere, ma un atteggiamento complessivo dell’anima di fronte a Dio, la pre-condizione di tutto il resto 
di Francesco Lamendola  




Si parla della fede come se fosse una qualità o una virtù; sovente la si contrappone alla religione, come lo spirituale starebbe al materiale; si trascura il fatto – essenziale, secondo noi – che la fede è, prima di tutto, non un agire o un essere, ma un atteggiamento complessivo dell’anima di fronte a Dio; in un certo senso, la pre-condizione di tutto il resto: l’essere religiosi e il sentire, il pensare, l’agire in coerenza con tale modo di essere.

Morituri te salutant!?

Il cardinale Martini, Bergoglio e le riflessioni di un cattolico qualunque 

di Paolo Deotto

zzzz2mttccLa notizia è su Zenit di ieri, e, data la serietà dell’agenzia, non c’è da dubitare di una riga. La riportiamo per intero in calce a questo articolo.
Dopodomani uscirà, edito da Bompiani, il volume dal titolo “Le cattedre dei non credenti”, che riunisce gli interventi della «Cattedra dei non credenti», iniziativa avviata nel 1987 dal card. Martini, all’epoca arcivescovo di Milano.
La prefazione è di Bergoglio, che parte con entusiasmo: “L’eredità che ci ha lasciato il cardinale Martini è un dono prezioso”. Insomma, lo sdoganamento di uno dei più discussi cardinali, da non pochi teologi definito anche eretico, è immediato. Bene, meglio che non ci siano equivoci, meglio partire subito con la massima chiarezza.

La “premorienza”

Il teologo Grillo e le sue tesi disinvolte sul matrimonio fallito

Chiedo scusa, ma la scomparsa del coniuge non ha alcuna relazione analogica con il fallimento di un matrimonio

Al direttore - Sono un ammiratore entusiasta del teologo sacramentale Andrea Grillo. Martedì faceva bella mostra il suo pensiero in uno splendido numero del Foglio con molti interventi sul tema del Sinodo, che è questo al di là delle confusioni e distinzioni di rito: se sia prudente e giusto, pastorale dottrinale o profetico, o magari apocalittico, l’introdurre adulterio e divorzio nella chiesa di Roma.

Per un voto in più

http://opportuneimportune.blogspot.com/2015/10/sinodini.html

Il motivo interno per cui questo Sinodo andrà comunque male sta nel fatto che in aula, come del resto nella Chiesa tutta, hanno libera cittadinanza, se non ancora manifesta maggioranza, dottrine che contrastano con quelle insegnate da Cristo, contenute nella Parola di Dio e nella Tradizione. Ormai queste eresie non vengono più considerate per quello che sono, ma soltanto come libere opinioni in attesa di ottenere un voto in più rispetto a quelle ritenute superate…

Martedì 20 ottobre 2015 

È pervenuta in redazione:


Gentile Alessandro Gnocchi,
le confesso che la chiusura di questo Sinodo sulla famiglia ormai prossima mi mette molta ansia e anche qualche brivido. Chissà che cosa ne uscirà, viste le premesse. Spero che tutto vada bene e che la dottrina in tema di matrimonio non venga cambiata. Lei che previsione fa?
La ringrazio per l’attenzione
Giovanni Beretta

Il compromesso è dogma conciliare


Un mio breve commento all'articolo I tiepidi allo sbando di Danilo Quinto, 
pubblicato su Chiesa e postconcilio.


Caro Danilo Quinto,

il compromesso è dogma conciliare, indefinito e mai proclamato ma proclamato come tale da ormai sessant'anni. Un compromesso che scende a compromessi anche con se stesso, per ottenere sempre più cedimenti alla scomoda fedeltà a Cristo. Che sa alternare la cospirazione occulta, l'attesa paziente e la precipitazione di chi si sente ormai impunito. 


Vaccinate la gatta dell'Ipazia!

http://opportuneimportune.blogspot.com/2015/10/le-macine-al-collo.html

Risposte alla risposta di padre Cavalcoli

Two Churches

Ci sono già due Chiese. Una perseguitata.


Non solo Repubblica. Finalmente anche il Corriere (19 ottobre) ha “Francesco” in prima pagina. In apertura assoluta: “La Chiesa missionaria non si chiuda in sé stessa”, dice il titolo. In realtà è la prefazione a un libro del fu cardinal Martini, non un pezzo originale per il Corriere. Tralascio le lodi di “Francesco” al defunto: egli si dichiara qui apertamente l’attuatore della “eredità” del morto.

Qui lo penso, qui lo disfo

Quelli che rispettano la dottrina, ma poi attaccano i dogmi di fede. Come il matrimonio indissolubile
L'indissolubilità del matrimonio è un dogma di fede
Tra i tanti messaggi usciti in questi giorni dal Sinodo non mancano quelli che, pur essendo presentati come meri adattamenti “pastorali” alla mutata situazione sociologica, propongono in realtà un radicale cambiamento della dottrina dogmatica e morale della Chiesa, in particolare per quanto riguarda i sacramenti del Battesimo, della Penitenza, del Matrimonio e dell’Eucaristia.

Two-speed Church

SINODO: La decentralizzazione della Chiesa offende la fede e il senso comune

(Roberto de Mattei  su Il Fogliodel 20 ottobre 2015) Papa Francesco ha annunciato, il 17 ottobre 2015, come si concluderà il Sinodo sulla famiglia. A pochi giorni dalla fine dei lavori l’assemblea dei vescovi è giunta ad un impasse  e la strada per uscirne, secondo il Papa sarebbe quella della decentralizzazione della Chiesa (http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-44026/).
L’impasse nasce dalla divisione tra coloro che in aula richiamano con fermezza il Magistero perenne sul matrimonio e quei “novatores” che vorrebbero ribaltare , duemila anni di insegnamento della Chiesa, ma soprattutto la Verità del Vangelo. E’ infatti Parola di Cristo, legge divina e naturale, che il matrimonio valido, rato e consumato, dei battezzati non può essere, per nessuna ragione al mondo, sciolto da alcuno. 

«Dio è altrettanto presente nelle trippe di un topo quanto lo è nel nostro Spirito»?

Ma i cristiani devono essere vegetariani?
C’è stato un santo vegano? Sì, Francesco di Paola. Un papa ha avanzato l’ipotesi che in paradiso troveremo il nostro cane? Sì, 
Paolo VI quando ad un bambino, triste per la morte del proprio cucciolo, disse: «Non piangere, perché lo ritroverai nella luce del Signore». C’è stato un dottore della Chiesa che si è interessato di dieta vegetariana? Sì,san Girolamo, il grande traduttore della Bibbia: nel suo Adversus Jovinianum ha mostrato perché, a suo giudizio, un cristiano deve astenersi dal mangiare carne.

lunedì 19 ottobre 2015

Sogno di una notte di mezzo Sinodo

http://opportuneimportune.blogspot.com/2015/10/collegiali.html

SOGNI DI DON BOSCO. Lasciatemi solo; soffro troppo.


La sera del 25 giugno 1867 Don Bosco narrava ai giovani uno dei suoi sogni più suggestivi.
Gli sembrò di essere sulla via che conduce a... (e nominò la città), quando si sentì chiamare per nome dalla sua Guida. La seguì. Viaggiavano con la rapidità del pensiero, senza che i loro piedi toccassero terra. Giunsero a un palazzo di mirabile struttura, ma inaccessibile.
— Entra in quel palazzo — gli disse la Guida.
— Come faccio se non c’è l’entrata?
— Entra! — replicò imperiosamente la Guida.
E vedendo che Don Bosco non si muoveva, disse:
— Fa’ come faccio io: alza le braccia e salirai.
Così dicendo, allargò le braccia verso il cielo; Don Bosco lo imitò e si sentì sollevare in aria, finché si trovò sulla soglia del palazzo.
— Che cosa c’è qui dentro? — chiese Don Bosco.

Il teorema di Francesco


http://opportuneimportune.blogspot.com/2015/10/puro-spirito-conciliare.html

Primato del papa e decentralizzazione. Il teorema di Francesco


franz
È stato subito promosso tra i grandi discorsi programmatici di questo pontificato. Eppure, dopo tre giorni, in Vaticano ne circola ancora solo laversione italiana, quella letta da Francesco sabato 17 ottobre nella cerimonia per il cinquantesimo anniversario dell'istituzione del sinodo dei vescovi.
Eccone i passaggi salienti. Il punto che più si incrocia con le discussioni in corso nel sinodo sulla famiglia è quello riguardante la "decentralizzazione", cioè l'affidamento agli episcopati nazionali "del discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori".
Ad esempio i vescovi tedeschi, ma non solo, hanno un concetto molto estensivo di tale autonomia. E già lo mettono in pratica dando la comunione ai divorzisti risposati senza nemmeno aspettare le conclusioni del sinodo.

Chi la vuole capire la capisca

Parrhesìa non fa rima con tirannia

Alla gioiosa (ma sempre più spesso incupita) macchina da guerra sinodale.

Qualche considerazione sul caso singolare del bambino che, secondo quanto raccontato nell'aula sinodale, ha spezzato un'ostia offrendone una metà al padre divorziato risposato. Per il quotidiano della Cei l'episodio è stato raccontato da un parroco di Trieste, padre sinodale per volontà del Papa. La tv della Cei, invece, ha dato la parola al vescovo messicano Garza, che rivendica la paternità del racconto...
Attorno all’episodio raccontato nell’aula del Sinodo e riguardante il bambino che ha spezzato l’ostia, offrendone una metà al padre divorziato risposato, si è sviluppata un’indecorosa gazzarra accusatoria e offensiva, con protagonista la fanfara di trombe e tromboni - accompagnata dai collaudati turiferari che sempre incensano il potere (qualsiasi esso sia) – che fanno da scorta sonora alla gioiosa (ma sempre più spesso incupita) macchina da guerra sinodale.

Per collegialità intendono: ognuno per conto suo!?

Al Sinodo Kasper cerca maggioranze, mentre i padri sono ancora commossi

Il cardinale etiope Souraphiel: "Dottrina uguale per tutti, ma non è che tutto può passare da Roma"

Il cardinale Walter Kasper, capofila dei novatori al Sinodo (LaPresse)
Roma. L'eco del discorso di sabato pronunciato dal Papa in occasione del cinquantesimo anniversario dell'istituzione del Sinodo dei vescovi ha continuato a risuonare pure oggi nell'affollata Sala stampa vaticana. Francesco, in realtà, di nuovo non ha detto nulla, visto che le stesse frasi, i medesimi princìpi e concetti sono ben spiegati nell'esortazione Evangelii Gaudium, vera summa programmatica del suo pontificato. E il documento risale a due anni fa.

"Trova le differenze"..

«Nessuno può modificare la legge divina Per questo non è lecita l’eucarestia ai divorziati»
 P. Thomas Michelet, teologo domenicano
«Per avere una risposta chiara alle vostre domande», mi dice sorridendo P. Thomas Michelet Op, «io direi ai vostri lettori di leggere un bel commento di P. John Hunwike, ex anglicano ora incardinato nell’Ordinariato Personale di Our Lady of Walsingham». Il giovane teologo domenicano, già autore di un articolo sul tema della comunione ai divorziati risposati sulla famosa rivista Nova et Vetera (clicca qui), mi prende in contropiede. «Mi scusi», chiedo, «ma per avere risposte cattoliche devo chiedere ad un ex prete anglicano?». Ride. «No, però la sua esperienza è interessante».

« La nostra regola è l'amore»..!?

Misericodia per il peccatore o per il peccato?

Proponiamo alla lettura un testo di Padre Garrigou Lagrange, che fu uno dei più grandi cattolici tomisti contemporanei, tratto dal suo trattato di spiritualità Le tre età della vita interiore (T I cap. VIII)Esso è di una stridente attualità e ricorda che la vera carità deve portarci ad essere misericordiosi con il peccatore ma non con il peccato.
 «Esiste una falsa carità, fatta di colpevole indulgenza e di debolezza, come la dolcezza di coloro che non urtano nessuno perché hanno paura di tutti. Vi è anche una presunta carità fatta di sentimentalismo umanitario che cerca di farsi approvare dalla vera e che spesso, per il suo contatto, la inquina.

Alla luce del sole

Sinodo. Il "cospiratore" che fa tutto alla luce del sole

È Timothy Dolan, arcivescovo di New York, uno dei tredici cardinali della lettera al papa. Esempio vivente di quella "parresia", cioè di quella schiettezza di parola e di pensiero, tanto voluta da Francesco

di Sandro Magister



ROMA, 19 ottobre 2015 – Nella burrasca scatenata dalla pubblicazione della lettera dei tredici cardinali al papa, le autorità vaticane che gestiscono la comunicazione – da Santa Marta più che dal Palazzo Apostolico – hanno di fatto fomentato gli attacchi non tanto contro il responsabile della pubblicazione, ma molto più contro i padri sinodali che hanno firmato la lettera.

domenica 18 ottobre 2015

Biscotti a colazione?

http://opportuneimportune.blogspot.it/2015/10/sinodini.html

"Fumo di Satana in Vaticano": Socci spiega gli anti-Bergoglio

Ieri papa Bergoglio ha prospettato - nientemeno - una riforma del papato: «Non è opportuno che il Papa sostituisca gli Episcopati locali nel discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori. In questo senso, avverto la necessità di procedere in una salutare “decentralizzazione”». Sebbene citi una frase di Giovanni Paolo II, Bergoglio in realtà intende fare un’operazione che ricalca la vecchia idea antiromana dei catto-progressisti, che è l’opposto di quanto intendeva papa Wojtyla. Non a caso, infatti - dopo averla prospettata nella Evangelii gaudium - il papa argentino rilancia quest’idea oggi, nel pieno dell’incandescente Sinodo sulla famiglia. Il motivo è chiaro.

Aspetta e spera..? Non conosci la Gospa..!

L'ULTIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE: DUBBI IN SANTA SEDE

Medjugorje: apparizioni e miracoli in attesa della definitiva 'sentenza' di Papa Francesco.

La Madonna: apparizioni e miracoli a Medjugorje
Qualche giorno prima dell'apertura delSinodo della Famiglia, 'Mirjana', una delle veggenti di Medjugorje vede il 2 ottobre, alla Croce blu sulla collina dei miracoli della Bosnia Erzegovina, la Madonna; questa data potrebbe essere ricordata come l'ultima apparizione della Santa Vergine che ha avuto il suo esordio il 24 giugno del 1981 e che tutt'ora prosegue nel suo fitto cammino avvolto di mistero. Tra dubbi e commenti nemmeno pioggia, vento, freddo e caldo cocente sembrano dare ostacolo alle continue processioni dei milioni di fedeli che ogni anno si dirigono sulla 'sacra collina'.

Tutto torna a monte

La pastorale, il Concilio pastorale e il pastorale

Non possiamo avere la dottrina della Chiesa, per esempio, che il matrimonio è indissolubile e poi qualcuno che al tempo stesso sostiene, per motivi "pastorali" che una persona che vive in un'unione irregolare è in grado di ricevere i sacramenti; il che significherebbe che il matrimonio non è indissolubile. Queste sono solo false distinzioni - falsi contrasti - che abbiamo davvero bisogno di chiarire perché stanno causando una immensa confusione tra i fedeli e, naturalmente, in ultima analisi, possono indurre le persone in grave errore con grande danno per la loro vita spirituale e per la loro salvezza eterna. 
Intervista a S. Em. il Cardinal Raymond Leo Burke


Mi permetto provocatoriamente di riformulare questa frase: 



Non possiamo avere la dottrina della Chiesa, per esempio, che il la Chiesa Cattolica è l'unica arca di salvezza e poi qualcuno che al tempo stesso sostiene, per motivi "pastorali" che gli eretici possono salvarsi o che vi è del buono anche nella religione ebraica o in quella mussulmana; il che significherebbe che il la Chiesa non è l'unico mezzo di salvezza. Queste sono solo false distinzioni - falsi contrasti - che abbiamo davvero bisogno di chiarire perché stanno causando una immensa confusione tra i fedeli e, naturalmente, in ultima analisi, possono indurre le persone in grave errore con grande danno per la loro vita spirituale e per la loro salvezza eterna.