ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 15 giugno 2016

Dall'ipotesi alla realtà?

Arnaldo da Silveira, l’ipotesi teologia di un Papa eretico

(di Nicodemo Grabber) Incoraggiato dal vescovo di Campos monsignor Antonio de Castro Mayer e dal professor Plinio Corrêa de Oliveira, il giovane filosofo e giurista brasiliano Arnaldo Vidigal Xavier da Silveira pubblicava nel 1970 un ricco studio sull’ipotesi teologica del Papa eretico, seconda parte di un dittico che nel 1969 aveva visto già pubblicato il saggio critico sul Novus Ordo Missae.
Ora le Edizioni Solfanelli offrono al lettore italiano la traduzione integrale del saggio di Arnaldo da Silveira in un bel volume di 199 pagine impreziosito dalla Prefazione del professor Roberto de Mattei. Dopo quasi mezzo secolo lo studio sull’ipotesi teologica del Papa eretico non solo non ha perso di interesse ma, dopo i primi anni di regno di Francesco, la questione è oramai uscita dai ristretti circoli accademici per irrompere su giornali e riviste, blog e siti internet, nei discorsi più o meno celati di prelati e semplici parroci, intellettuali cattolici e laici.
Ecco allora che l’edizione italiana dello studio di Arnaldo da Silveira non appare in questo 2016 semplicemente per la lettura erudita di pochi ma come contributo offerto a Pastori e chierici, religiosi e laici per leggere teologicamente la crisi di vertice, per impostare la discussione che la realtà impone con categorie sicure radicate nella Tradizione cattolica.

Povera Chiesa..!

La “Chiesa povera” dal Vaticano II a papa Francesco

(di Roberto de Mattei) I documenti di Papa Francesco, secondo il giudizio prevalente dei teologi, costituiscono delle generiche indicazioni di carattere pastorale e morale, prive di significativa qualità magisteriale. È questa una delle ragioni per cui tali documenti vengono discussi in maniera più libera di quanto sia mai accaduto con i  testi pontifici.

“Ti pare questo il modo di accogliere un povero diavolo?”

Brevi note su cinque testi di argomento vario, ma tutti direttamente legati all’attualità ecclesiale. O a quella dell’intera società in cui ci è dato di vivere.


ALDO MARIA VALLI: IL DIAVOLO IN PIAZZA SAN PIETRO E ALTRI RACCONTI

E’ da qualche tempo che Aldo Maria Valli, garbato vaticanista del TG1, offre parole stimolanti a chi non intende portare il cervello all’ammasso, anche ecclesialmente parlando. Naturalmente il Nostro, così agendo, è fatto oggetto delle deplorazioni ufficiali della virtuosa legione dei turiferari, che mal sopportano anche quella vena sottile di humour che gli è connaturata. E che si ritrova in un gioiellino - uscito qualche tempo fa presso Ancora – già promettente fin dal titolo: “Il diavolo in piazza San Pietro e altri racconti”. “A volte ho strane visioni. Hanno a che fare per lo più con il papa, la Santa Sede e tutto ciò che le ruota attorno (:..) una sorta di variopinto presepe vivente nel quale, in certi casi, mi sembra di notare presenze singolari, e confesso che fatico a distinguere tra realtà e fantasia”, scrive Valli nelle iniziali “Istruzioni per l’uso”.

L’eugeniopensiero

  E adesso Scalfari si sente “posseduto”

scalfari 2
Cosa sia esattamente lo Spirito Santo è ciò che ha tentato di spiegare in un’omelia fin troppo semplicePapa Bergoglio, il laureato cum laude in proselitismo di massa, e che Scalfari riprende nel suo sermone su Repubblica rendendolo definitivamente incomprensibile sia ai fedeli sia agli scettici. Pare che lo Spirito Santo non risparmi nessuno, nemmeno uno spirito laico (o ateo) come lui, che ammette di sentirlo vibrare nel suo “io” più profondo che corrisponde al “me” più intimo.
È complicato, ma provateci voi a decifrare l’eugeniopensiero nella sua ultima “messa cantata” (questa volta non della domenica, ma del lunedì) come chiamano i suoi articoloni: «Tutte le persone che appartengono alla nostra specie hanno un “me” dentro al proprio “sé”, e tutti hanno anche un “noi”», lo stile è questo, facciamocene una ragione, «Paolo di Tarso non fu tra gli apostoli di Gesù, e come tale egli disse se stesso e gli altri dissero lui».

Giocare di fantasia..?

La Maddalena al posto di Maria?

Maddalena e Cristo risorto
Una notizia passata quasi sotto silenzio, ma molto importante per coloro che praticano e vivono la Chiesa. Una bella notizia (vedi qui) e che tuttavia potrebbe essere usata e strumentalizzata per far passare, filtrare, ben altri messaggi. Noi mettiamo le mani avanti, prevenire è meglio che curare.
“La celebrazione di Santa Maria Maddalena, oggi memoria obbligatoria nel giorno 22 luglio, sarà elevata nel Calendario Romano generale al grado di festa. Per espresso desiderio del Papa la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha pubblicato il relativo decreto“.
È vero, come viene detto nel testo di presentazione, che la figura, il ruolo, di Maria Maddalena si sviluppa sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II per far rifiorire l’autentico ruolo della donna nella Chiesa e nel mondo, tuttavia occorre ricordare che il caso scatenante furono le farneticazioni di Dan Brown col suo perverso romanzo — che molti presero alla lettera come testo storico — Il Codice da Vinci nel quale la Maddalena viene fatta passare per “moglie di Gesù”… e il famoso santo Graal non sarebbe il tanto bramato calice dell’Ultima Cena, ma la Maddalena stessa.

Fulmini e tuoni

Felice ha visto il fulmine a febbraio?

Da un blog autenticamente cattolico prendiamo, come abbiamo fatto in tante altre occasioni, una seria riflessione di un fine e devoto teologo.
Queste serie considerazioni  possano aumentare , a mo' di  medicina, il dosaggio della nostra preghiera e della nostra penitenza.

***

Sono passati sedici secoli e mezzo da quando l'imperatore (Costanzo) fece Cesare con le cose di Dio, imponendo la propria 
visione delle cose alla Chiesa.


Tra le altre "misure" fece dimissionare Papa Liberio (quello del sogno di Santa Maria Maggiore, che riconobbe dalla nevicata del 5 agosto!) esiliandolo tra i Traci, cogliendo la palla al balzo per togliersi dalle scarpe quel "sassolino" di Atanasio.



Tornare alla Messa giusta

Quale Messa?

Ci giungono spesso in redazione richieste di chiarimento sull'opportunità o meno di assistere a Messe celebrate con il Novus Ordo; inoltre è anche problema di molti fedeli poter frequentare assiduamente chiese in cui si celebri la Messa in Vetus Ordo, ossia la Messa “di sempre”, in lingua latina (che è la lingua della Chiesa, giova ricordare).
Si tratta di chiarire una volta per tutte la questione più delicata della Chiesa cattolica perché la crisi di apostasia che ha colpito la maggior parte del clero ha evidenziato ormai chiaramente la necessità, per chi si professa cattolico e intende salvarsi l'anima, di scegliere da che parte stare: o con la Tradizione e l'insegnamento immodificabile e autentico di Cristo, o con la nuova chiesa cosiddetta “conciliare” che impone la sua nuova liturgia e la sua nuova dottrina.

“Vent’anni senza prete, e adoreranno le bestie”

Crescono le possessioni? (E’ inevitabile)


Il 31 maggio, il Mirror ha mostrato  il video di una donna che,   in un supermercato   di una località cinese non indicata,  entra in uno stato di coscienza alterato, ha come convulsioni, grida;  un uomo cerca di calmarla, le massaggia le tempie, lei sembra riprendersi…ma in quel momento  –  a 2.09 minuti –   ‘qualcosa’   di invisibile che sembra uscir da lei  fa’ cadere a terra tutti i presenti, ed oscillare il cartello dei prezzi a parecchi metri di distanza.

“Al passo coi tempi”…

Vescovo incolpa il cattolicesimo per Orlando Massacre


Bishop BobBishop Bob
Nel suo blogpost Lunedi, il vescovo Robert Lynch ha detto che il cattolicesimo "obiettivi" e "spesso genera disprezzo per gay, lesbiche e transessuali." Il seme di disprezzo, ha detto, si trasforma in odio ", che alla fine possono portare alla violenza." A meno che questo atteggiamento cambia, egli afferma, "ci si può aspettare di più Orlandos."
"Purtroppo, è la religione, compreso il nostro, che si rivolge, per lo più verbalmente, e spesso genera disprezzo per gay, lesbiche e transessuali. Gli attacchi di oggi su uomini e donne LGBT spesso piantare il seme di disprezzo, poi l'odio, che alla fine possono portare alla violenza. " ... Vescovo Robert Lynch
Nella relazione di Breitbart su questa bizzarra blogpost, autore Thomas D. Williams osserva: "Nel suo post, il vescovo ha fatto alcun tentativo di spiegare come un musulmano di 29 anni, che non hanno mai messo piede in una chiesa cattolica sarebbe stato motivato a svolgere la sua azione da un "disprezzo" cattolico presunta per l'omosessualità ". LEGGI ARTICOLO QUI
REMNANT COMMENTO : Tale irresponsabilità sconsiderato da parte di un vescovo cattolico in un momento come questo è a dir poco pericoloso. Vescovo Bob Lynch dovrebbe essere costretto a ritirarsi per cercare di politicizzare questa tragedia terribile, anche prima che la polizia e l'FBI hanno scoperto i fatti del caso. 

martedì 14 giugno 2016

Un'altra perla cinquantennale


Vaticano, l’abolizione dell’Indice dei libri proibiti il 14 giugno 1966

L’Indice dei libri proibiti è un catalogo di scritti che la Chiesa cattolica ha considerato non idonea alla lettura e per questo proibito. Il primo, il cosiddetto Indice Paolino, fu pubblicato da papa Paolo IV nel 1558 ed era composto da tre sezioni: la prima comprendeva intere opere scritte da autori non cattolici; la seconda conteneva 126 titoli di 117 e condannava solo parte delle opere; la terza comprendeva 332 opere di autori sconosciuti (tra le opere proibite il De Monarchia di Dante, Opera Omnia di Machiavelli, Decameron di Boccaccio ecc…). Altro Indice, l’Indice Tridentino, fu promulgato da papa Pio IV nel 1564 e proibiva i libri eretici. Negli anni, poi, seguirono altri Indici (l’ultima versione è datata 1948), finché il 14 giugno 1966, sotto il pontificato di papa Paolo VI, avvenne l’abolizione.

Ut unum non sint?

Mosca non va Ecco cosa divide il Concilio panortodosso                         La decisione di Mosca di non partecipare al Concilio panortodosso che dovrebbe riunirsi a Creta domenica, dà un altro duro colpo al processo di dialogo tra le Chiese ortodosse. In ogni caso non sarà un evento unitario: prima di Mosca, altre tre Chiese su quattordici hanno annunciato che non ci saranno. Mosca aveva premuto per un rinvio, ma il patriarcato di Costantinopoli, non ha accettato. 
Manca meno di una settimana alla data della sua apertura. E a Creta un comitato preparatorio sta anche già lavorando alla stesura del messaggio comune che verrà rivolto ai circa 250 milioni di fedeli ortodossi che vivono oggi nel mondo. Ma l’effettivo svolgimento del Concilio panortodosso - il primo dopo secoli, convocato nello scorso mese di gennaio dal patriarca di Costantinopoli Bartolomeo con l’assenso della sinassi dei patriarchi, cioè i leader delle 14 Chiese autocefale che formano oggi la galassia dell’ortodossia – resta appeso a un filo.

Sciacquone santamarta

Papa Francesco: i cattolici “rigidi… alla questo o niente” sono “eretici” e “non cattolici”

(lucechesorge.org) 9 giugno 2016 (LifeSiteNews) – La sbalorditiva introduzione delservizio della Radio Vaticana ufficiale sull’omelia di Papa Francesco di questa mattina dice così: “Papa Francesco giovedì ha messo in guardia contro una rigidità eccessiva, dicendo che quelli che nella Chiesa ci dicono: “è questo o niente” sono eretici e non cattolici. Ha fatto le sue considerazioni durante la Messa del mattino di giovedì, celebrata nel residence di Santa Marta.”

Correggere Dio stesso..

Mons. Fernandez a tutto campo: Amoris laetitia, la decentralizzazione, la curia e il papato

fernandezAmoris laetitia, la sinodalità, la curia, questi sono alcuni degli argomenti affrontati in una intervista concessa da Mons. Victor Manuel Fernandez al giornalista Andrea Tornielli. Fernandez è rettore della Università Cattolica di Buenos Aires e, secondo molti, gosthwriter di Papa Francesco.
Evidenziamo alcune parole del teologo argentino perchè possono aiutare a comprendere quali sono le principali linee di riforma della Chiesa che il Papa potrebbe mettere in campo.

"Adversus haereses" ?

Ratzinger su Biffi: "Persone di questa grandezza non manchino mai nella Chiesa"

Biffi
È presentato oggi a Bologna, alle 18.30 nella Biblioteca dell'Archiginnasio, il volume "Ubi fides ibi libertas" con scritti in onore di Giacomo Biffi, edito da Cantagalli.
Parleranno di lui, tra gli altri, i suoi due successori sulla cattedra episcopale di Bologna, Carlo Caffarra e Matteo Zuppi.
Apre il volume questo messaggio di Joseph Ratzinger scritto per l'occasione:
"Nella mia memoria il cardinal Biffi è un pastore esemplare della Chiesa di Dio in tempi tempestosi.
"Biffi era una personalità tutta d'un pezzo, uomo di un coraggio straordinario, senza paura di popolarità o impopolarità, orientato solo dalla luce della verità, che in Gesù Cristo ci appare in persona.

Il dogmatismo pratico più rigido

IL “COMPROMESSO STORICO” TRA MODERNISMO E CATTOLICESIMO





L’ultra-modernismo attuale di Francesco I ha liquidato non solo la filosofia metafisica e la teologia teoretica classiche, ma anche ogni forma di teoresi modernistica, rimpiazzandole con  il primato della prassi.

Papa Bergoglio non si interessa della dottrina, ma punta all’azione e al risultato. Non vuol sentir parlare di teoresi, ma vuole sottomettere il dogma alla realizzazione pratica e  concreta.

Si può dire che Bergoglio propone la “de-teologizzazione” ai cattolici tradizionali come Togliatti proponeva nel 1963 la “de-ideologizzazione” ai cristiani progressisti.

Tuttavia proprio questo rifiuto della teoresi diventa il dogmatismo pratico più rigido del post-concilio (v. la distruzione dei Francescani dell’Immacolata).

«Normalizzazione»?



Puntualizzazioni pubblicate dalla rivista Le Sel de la terre sulla lettera di Don Franz Schmidberger del 19 febbraio 2016, intitolata: Riflessioni sulla Chiesa e sulla posizione della FSSPX al suo interno.


A proposito del documento che qui esaminiamo, Don Schmidberger ha diffuso il seguente comunicato, il 15 aprile 2016:
«1. Il documento Riflessioni sulla Chiesa e sulla posizione della Fraternità al suo interno, è stato scritto da me, di mia iniziativa, senza che nessuno mi abbia incitato, né spinto, né che mi abbia incaricato di farlo. Esso presenta le riflessioni mie proprie ed ha un carattere puramente privato.
2. Esso è stato reso noto a una piccola cerchia di persone, in tutto nove: al Superiore Generale, a un altro vescovo della Fraternità, ad altri sacerdoti del seminario di Zaitzkofen e ad un laico non nominato. Esso non è stato mostrato ai seminaristi, né agli altri Fratelli del seminario, che non hanno avuto conoscenza del suo contenuto. Del pari, non è stata fatta alcuna traduzione in un’altra lingua, né è stata considerata, né autorizzata. Io non ho alcuna responsabilità per la pubblicazione di questo documento su internet.
3. Naturalmente, mi assumo la responsabilità delle considerazioni che ho espresse, che ritengo siano pertinenti nell’attuale situazione della Chiesa e della Fraternità. Del resto, io non mi impedisco né di pensare né di Sentire cum Ecclesia.» (1).

lunedì 13 giugno 2016

Capolavoro di mistificazione e di untuosità gesuitica.

I REDUCI DI DOSSETTI

    Fate largo al glorioso reducismo dossettiano. Oggi una quantità di preti anziani i quali erano giovani nella stagione del Vaticano II sente che è arrivato il momento, se non proprio della vendetta, certo della rivincita morale 
di Francesco Lamendola  



Il tono di certi preti e di certi cattolici progressisti, fra il nostalgico e il trionfalistico, è quello di Mario Capanna in Formidabili quegli anni, nel quale la fierezza ideologica si mescola alla rievocazione narcisistica della propria (perduta) giovinezza, in un crescendo di auto-compiacimento emotivo e di auto-celebrazione (pseudo) teologica: della teologia della liberazione, ben s’intende. Negli anni Ottanta e Novanta, proprio mentre il comunismo si avviava al suo (inglorioso) tramonto, una pletora di sessantottini nostalgici e impenitenti si metteva a sfornare le proprie memorie, arieggiando Le ricordanze della mia vita di Luigi Settembrini e Una scelta di vita di Giorgio Amendola, tanto per ricollegarsi ai due massimi miti della storia nazionale, il Risorgimento e la Resistenza (Formidabili quegli anni è del 1988: un ventennio esatto dopo il ’68).

Il Martello dei vacanti


Sant'Antonio da Padova, il “Martello degli Eretici”


Quando la Chiesa Cattolica tribola, le sue virtù divine risplendono più forti di prima. E' nei momenti di grande tumulto che i grandi santi hanno fatto la loro comparsa. La Salvezza per la Chiesa di Cristo proviene da quegli uomini e quelle donne che combattono il “fumo di Satana” al suo interno e all'esterno con Fede, Speranza e Carità.
Nel tumultuoso XIII secolo, tra rivoluzioni materiali e spirituali, la Chiesa Cattolica fu sul punto di disgregarsi. Chierici disonesti e lontani da Cristo, laici approfittatori e regnati spergiuri avevano condotto Roma alla perdizione.

“Perché ormai è troppo tardi.” ?

Due note sulla controversia Dollinger-Ratzinger
sulla pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima


Su segnalazione dell'amico brasiliano Gederson Falcometa, pubblichiamo due note interessanti sull'argomento, precisando che non siamo in grado di verificarne l'attendibilità, anche se la seconda nota è chiaramente firmata da un sacerdote conosciuto in Brasile.

Il 23 maggio 2016 il sito brasiliano Fratres in Unum ha pubblicato l’articolo di Steve Skojec, apparso sul sito americano OnePeterFive il 21 maggio 2016e relativo alla smentita del Vaticano delle dichiarazioni di Padre Ingo Dollinger, pubblicate dallo stesso sito.
L'articolo pubblicato su Fratres in Unum è seguito da 10 commenti; noi ne riportiamo i due seguenti: il primo del 23 maggio, il secondo del 5 giugno.





Debito di ossigeno e di carisma?

Spagna, emorragia di religiosi. 
Nell’ultimo anno e mezzo 341 case appartenenti a Congregazioni religiose hanno chiuso definitivamente le porte per mancanza di vocazioni, e a causa dell’età elevate dei religiosi rimasti. Tradotto in altri termini, ogni giorno e mezzo ha visto la scomparsa, in qualche luogo della Spagna, di un punto di vita religiosa.


Tolleranza zero?

Il papa non è infallibile. Eccone otto prove


Equivoci, gaffe, vuoti di memoria, leggende metropolitane. Un elenco degli errori nei discorsi di Francesco. Il più disastroso in Paraguay

di Sandro Magister



ROMA, 13 giugno 2016 – "Come aveva detto Benedetto XVI, la tolleranza deve essere zero": così papa Francesco nella sua intervista a "La Croix" del 16 maggio scorso, a proposito degli abusi sessuali sui minori.

Ma se si ripercorrono tutti gli scritti e i discorsi di papa Joseph Ratzinger, la formula "tolleranza zero" proprio non la si trova. Mai. E nemmeno qualche formula equivalente.

Eppure essa ritorna nelle cronache vaticane come un mantra, l'ultima volta pochi giorni fa, il 4 giugno, in occasione dell'uscita del motu proprio per la rimozione dei vescovi colpevoli di "negligenza" nel trattare i casi di abuso.

Sprechen sie Deutsch?

Teologi di area germanofona: Amoris laetitia dovrebbe portare a una revisione del catechismo

amorisKathpress, agenzia cattolica d’Austria, ha pubblicato un interessante articolo a proposito del dibattito su Amoris laetitia. Vi si trovano alcune opinioni di teologi che rendono ben conto delle diverse interpretazioni che solleva il testo, non solo sul tema specifico dei divorziati risposati, ma più in generale su cosa rappresenta l’intero documento.
Secondo il teologo pastorale Rainer Bucher, professore a Graz, dopo Amoris laetitia vi sarebbe la necessità di “ri-contestualizzare la teologia morale e il diritto canonico”, mentre Eva-Maria Faber, professoressa di teologia fondamentale, insieme al collega di Bressanone Martin Lintner, arriva alla conclusione che le principali decisioni strategiche dell’esortazione dovrebbero anche tradursi in una revisione del catechismo.

domenica 12 giugno 2016

La posta in gioco

VERO E FINTO CRISTIANESIMO

La posta in gioco tra vero e finto Cristianesimo è la necessità della Redenzione. Fra Chiesa cattolica di sempre e quella modernista dilagante fra il Vangelo della Tradizione e quello taroccato e stravolto dai progressisti 
di Francesco Lamendola



Se dovessimo sintetizzare in una formula, il più possibile comprensiva e sintetica, la posta in gioco nel contrasto, oggi palese, fra vero e finto Cristianesimo, fra la Chiesa cattolica di sempre e quella modernista ormai dilagante, fra il Vangelo come ci è stato affidato dalla Tradizione e il vangelo taroccato e stravolto dai teologi progressisti e dai preti demagoghi, diremmo semplicemente: la necessità della Redenzione.
Per il vero Cristianesimo, questo è il punto centrale; per quello fasullo, è una questione secondaria, che quasi non emerge, o che sparisce addirittura (e non certo a caso) nel gran cicaleccio a proposito d’impegno sociale, di accoglienza e inclusione, di misericordia a senso unico, di gioiosità e letizia, e via zuccherando e gigioneggiando.

Prove di nuova religione imperiale?

Il grande retroscena per capire cosa è accaduto e accade in Vaticano e nella politica italiana ed europea


Robert Spaemann e Josef Seifert, due filosofi cattolici, amici e collaboratori di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, demoliscono l’Amoris laetitia (e il pensiero) di Bergoglio. Il cardinale Mueller definisce “eretica” l’affermazione di “uno dei più stretti consiglieri” di Bergoglio. Mentre il catto-conservatore americano George Weigel, che sta con Bergoglio, se la prende con Benedetto XVI perché è ancora “papa emerito”, mentre – secondo lui – doveva tornare semplicemente vescovo. Sono fatti di questi giorni. Nella Chiesa è in corso un terremoto. Ma per capirlo bisogna partire dagli antefatti.

ACCADDE NEL 2013
Non era mai accaduto, in 2000 anni, che un papa iniziasse il suo pontificato dicendo: “Pregate per me perché io non fugga per paura davanti ai lupi”.
Per un curioso caso proprio quel papa, senza alcun grosso motivo dichiarato, poi “rinuncia” al ministero (il diritto canonico lo ammette, ma per gravissimi motivi).
Tuttavia decide – primo nella storia – di essere “papa emerito”, dicendo nel suo ultimo discorso: “la mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo”.
Fu vera rinuncia? Nel febbraio del 2014 pubblicai su “Libero” un’inchiesta su questa domanda e sulle cause di quella vicenda misteriosa, anche perché era evidente che Ratzinger non aveva problemi di salute.

Pittoreschi sbandamenti del regnante pontefice

Un papa eretico?
 Il sagace editore Marco Solfanelli pubblica, al seguito di una proposta avanzata dall'autorevole Roberto de Mattei, il voluminoso Ipotesi teologica di un papa eretico, un saggio scritto dal celebre pensatore brasiliano Arnaldo Xavier da Silveira, che si è formato alla scuola del concittadino Plinio Correa de Oliveira.
 L'autore propone un puntuale, esauriente esame delle due diverse e contrarie soluzioni del problema posto ai  teologi dall'eventualità (ipotetica) di un Papa eretico.
 Al proposito è citato dall'autore il caso di un papa del VII secolo, Onorio I, il quale (secondo il giudizio di un suo successore, Leone II) “non illuminò questa Chiesa apostolica con la dottrina della tradizione apostolica, ma tentò di sovvertire l'immacolata fede con un profano tradimento”.

Perché impedire al Papa di sognare?



Papa Bergoglio e... la luna

Il Papa sogna le chiese sempre aperte a chiunque voglia entrare, a qualunque ora, e trovarvi un sacerdote disponibile.
Sogna, cioè, che non ci sia stato tra i cristiani di crollo demografico, il crollo dei matrimoni sacri, la curva dei divorzi e degli aborti, il crollo dei battesimi e la chiusura dei seminari. Sogna che nei seminari restati aperti non ci sia più accesso agli psicoanalisti e ai teologi rahneriani.

«Terribile come schiere di vessilli spiegati»

La Virgo potens, nel racconto di un esorcismo

Il Figlio di Dio, facendosi carne, divenne anche figlio di Maria; così ogni uomo, diventato in Lui figlio di Dio, diventa in Cristo anche figlio di Maria. Lo speciale potere che Dio ha dato a Maria Vergine contro il demonio è usato da Lei a beneficio dei suoi figli.
La Santa Chiesa nella sua Liturgia attribuisce a Maria Santissima l’espressione del Cantico: «Terribile come schiere di vessilli spiegati» (Ct 6,4), vedendo in Lei il potentissimo aiuto contro le potenze anti-cristiane, anzitutto quelle preternaturali di satana e dei suoi alleati.
Qualche anno fa, il Padre Francesco Bamonte, Sacerdote dei Servi del Cuore Immacolato, esorcista nella diocesi di Roma e presidente dell’associazione degli esorcisti italiani, ha dato alle stampe un libro dal titolo La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi. Queste pagine raccolgono la testimonianza viva e diretta di questa realtà che egli ha toccato più volte con mano durante il suo ministero: l’irriducibile contrasto tra Maria Immacolata, la tutta Grazia, e il diavolo, padre di ogni peccato, con l’attestazione consolantissima della perenne vittoria della Santa Vergine che schiaccia ogni volta la testa a satana, com’è rivelato dalla Genesi (cf. 3,15).

Mysterium iniquitatis

MYSTERIUM INIQUITATIS

    Il mistero dell’iniquità: è un’espressione tremenda un po’ oscura che certi cristiani ottimisti buonisti e progressisti non amano rammentare e tuttavia ne parla il Nuovo Testamento. L’uomo malvagio della fine dei tempi è l’Anticristo?
di F.Lamendola  



Mysterium iniquitatis, il mistero dell’iniquità: è un’espressione tremenda, un po’ oscura, che certi cristiani ottimisti, buonisti e progressisti, non amano rammentare; e tuttavia ne parla il Nuovo Testamento, ne parla San Paolo, là dove afferma nella maniera più esplicita che, prima del ritorno del Signore e la fine dei tempi, vi sarà una grandissima prova: verrà un uomo dell’iniquità, profanerà tutte le cose sante, pervertirà il cuore di molti uomini e provocherà la loro perdizione, allontanandoli dalla verità e facendosi adorare, lui uomo, al posto di Dio.

L'eclissi argentina

I casi di coscienza contro la verità rivelata Così s'afferma il ribaltamento della morale cattolica di Michel Schooyans

Pubblichiamo in esclusiva per l'Italia un breve saggio di monsignor Michel Schooyans ("Dalla casuistica alla misericordia - Verso una nuova arte di piacere?"), dedicato all'eclissi della morale cattolica perseguita da teologi e pastori della Chiesa. Monsignor Schooyans è professore emerito dell'Università di Louvain-la-Neuve (Belgio), membro della Pontificia Accademia di Scienze Sociali e consulente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. È autore di numerosi libri e saggi su bioetica, demografia, politiche globali dell'ONU. Su richiesta personale di Giovanni Paolo II, che lo volle come collaboratore della Santa Sede, ha scritto anche una Via Crucis per le famiglie (2001). Data la lunghezza del saggio lo pubblicheremo in tre parti.

sabato 11 giugno 2016

VaticanSchengen

TV2000 sdogana l'#omosessualità
Cari amici,
la Tv dei vescovi, TV2000, sdogana gli amori omosessuali. È dolorosamente necessario investire 15 min. di tempo e vedere il video per rendersene conto: 





Questa puntata di TV2000, pagata con i nostri soldi dell’8 per mille, è la prova pratica di cosa significa la «nuova teologia» della falsa misericordia da cui scaturisce l’«etica della situazione». È la dolorosa messa in pratica di gravi errori teologici di cui scriveva padre Cornelio Fabro più di 42 anni fa. La citazione è lunga ma vale la pena se siete interessati a capire come siamo giunti a questi abissali livelli:

"... Il coraggio, uno non se lo può dare."

Il negazionismo è reato. Un altro passo verso lo Stato totalitario  di Paolo Deotto

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zzzzbvglDa ieri sera se si è democratici e politicamente corretti è d’obbligo gioire, perché, finalmente, “il negazionismo è reato”. Ne parlano tutti gli organi di informazione: Il Sole 24oreRepubblicaAnsaSecolo XIX, eccetera.
Poiché non sono né democratico né politicamente corretto, ho tutto il diritto di non gioire e infatti viene da piangere nel vedere l’ex “Patria del Diritto” che sforna normative che sarebbero solamente ridicole, oltre che mal scritte, se non fossero il segnale di qualcosa di ben più grave.
Normative ridicole, perché, ad esempio, punire il cosiddetto “negazionismo” è semplicemente cretino, perché la Storia non si scrive a colpi di norme di legge che stabiliscano a priori cosa sia accaduto nel passato. La Storia è per sua natura soggetta a revisioni continue, soprattutto la Storia più recente, ancora inquinata dalle passioni e dai diktat dei “vincitori” (o presunti tali) che stabiliscono cosa vada ricordato e cosa vada invece falsificato o dimenticato.