ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 4 gennaio 2017

La Giustizia di Dio

Dio “ingiusto” e “morte” di Dio 

Vorrei aggiungere alcune considerazioni al prezioso intervento di Patrizia Fermani sulla recente uscita di Papa Bergoglio, che ha cianciato di ingiustizia di Dio nel permettere il sacrificio del figlio. Non è, purtroppo, una tesi nuova nella Chiesa dei nostri tempi. La si insegna nei seminari, sia di casa nostra che all’estero. Da noi, ad esempio, è stata fatta propria dal monsignore biblista Rinaldo Fabris, i cui testi sono adottati in molti seminari.
di Cesaremaria Glori
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La tesi, evocando la morte di Dio fatta da Nietzsche, è stata ripresa dalla teologia protestante (Bultmann in primis) ed ha fatto capolino anche nelle costituzioni conciliari. Infatti nella Costituzione Pastorale Gaudium et Spes (22 Cristo, l’Uomo Nuovo) è detto che con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in un certo modo ad ogni uomo. Non bastava, forse, questa mistica unione per la redenzione dell’Uomo? Era proprio necessario il sacrificio del Figlio di Dio? Non è stata, allora, l’ostinazione dello stesso Gesù Cristo nel fronteggiare la dirigenza ebraica a provocare la Sua condanna a morte? Insomma Gesù Cristo se la sarebbe andata a cercarla quella morte ingloriosa che non era necessaria, giacché con l’incarnazione Egli s’era unito in “ qualche modo” con ogni uomo. Alla gran massa dei cristiani queste tesi appariranno inspiegabili e incomprensibili. Come può l’Uomo-Dio errare?
Inequivocabilmente Gesù Cristo obbedì al Padre, tanto è vero che esclamò sulla croce: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Se prendiamo alla lettera – così come è stata tradotta – questa frase pronunciata da Gesù, si può, se lo  si vuole perché lo si pensa,  anche congetturare una ingiustizia di Dio. Il Figlio avrebbe obbedito al Padre, perché il Suo sacrificio fu voluto da Lui, tanto è vero che Gesù esprimerebbe tutto il Suo dolore e la Sua docile sottomissione al volere del Padre in quella frase che appare effettivamente misteriosa e inquietante se interpretata alla lettera.

Avvezzi a non sentire "l'odore delle pecore" (copyright Papa Francesco)


IL GRANDE SATANA E IL "SANTO" BIGMAC           



Pray, eat and lonvin'it. A Roma dal 30 dicembre 2016 è aperto il McDonald's di piazza della Città Leonina, e pellegrini e turisti potranno mangiare il "santo" BigMac. Le mura del locale sono infatti di proprietà dell'Apsa (Amministrazione della Sede apostolica), che gestisce il patrimonio mobiliare e immobiliare della Santa Sede.
E tra i suoi coinquilini (negli appartamenti ai piani superiori dell'enorme caseggiato costituito da due condominii) ci sono pezzi da novanta, ma proprio da novanta, della Curia romana. Contro il McDonald's vaticano è partita una campagna di alcuni residenti di Borgo Pio e degli stessi porporati, che se ne sarebbero lamentati in una lettera addirittura con il Papa, forse sperando di far leva  su di lui).

La parte accettabile?



Postato  da 

Il vangelo secondo me..

LA "TERRA DI NESSUNO" CULTURALE

    Cultura del Caos e Vangelo secondo me: i distruttori della nostra civiltà stanno sfruttando un salto generazionale c’è una generazione che manca all’appello della storia che non ha fatto in tempo a conoscere il mondo di ieri 
di Francesco Lamendola  




ALL’AMICO ANDREA.

C’è una generazione che manca all’appello della storia, o forse due: quelle dei nati fra il 1970 e oggi; quelle degli uomini e delle donne, dei ragazzi e dei bambini, che non hanno fatto in tempo a conoscere il mondo di ieri, cioè prima dell’avvento della globalizzazione, né a ricevere delle solide basi educative dai loro genitori, dai loro insegnanti, dai loro sacerdoti, perché ormai molti genitori, molti insegnanti e molti sacerdoti erano già stati infettati dal virus del modernismo, avevano già abdicato al loro personale senso critico e si erano intruppati volonterosamente nel gregge dei pecoroni, dove la massa fa la giustizia, e il numero crea il diritto; dove quello che conta è seguire la corrente, e inseguire i folli miti del consumismo; e dove non si amano più le persone, ma le cose, i telefonini, i computer, le automobili, i vestiti firmati, gli orologi di marca; dove conta l’apparire e non l’essere, l’abbronzatura e non la bellezza interiore, i soldi e non l’onestà.
Le persone nate fin verso gli anni Sessanta del secolo scorso, bene o male, in maggioranza hanno ricevuto quella educazione: hanno visto i loro genitori lavorare duramente e non fare mai debiti, non vivere mai al di sopra delle loro possibilità, condurre una vita sobria, coltivare il lavoro, l’amicizia, la fedeltà alla parola data; hanno visto i loro maestri e professori insegnare con passione, con competenza, con il senso di una vera e propria missione da compiere, per mezzo della cultura, dei valori etici, dell’esperienza da trasmettere ai giovani; e hanno visto i loro sacerdoti calarsi con fervore nel sacramento dell’Ordine, insegnare il Vangelo con le parole e con l’esempio, prendere con serietà le cose di Dio, vivere la fede con generosità ed entusiasmo, ma anche con timore e tremore, come si addice a chi si confronta con l’abisso insondabile dell’Assoluto. Non sempre, beninteso, gli adulti erano all’altezza di quei valori e di quei modelli; però, onestamente parlando, lo erano più spesso di quel che non si pensi. Facevano del loro meglio, quasi sempre; e quasi sempre almeno alcuni di loro riuscivano a trasmettere ai bambini e ai ragazzi qualcosa della loro serietà, della loro vocazione, del loro sentimento maturo e responsabile della vita, che non era, per essi, una scampagnata in cerca di divertimenti, ma una pagina bianca sulla quale si scriveva una riga, ogni giorno, con l’aiuto di Dio e con il conforto dell’esempio ricevuto dalle generazioni precedenti.

La Kommissione della Verità che vogliono.

Facebook vi protegge dalle notizie dannose. E Mentana, da Grillo.




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Decine di lettori mi hanno avvisato che,  nel cercare di condividere il mio articolo, hanno ricevuto da Facebook questo messaggio. Che dire? Mi pare impagabile l’umorismo involontario: apprendere che le  tecnocrazie  non-votate sono inette e girano le viti dell’oppressione, “potrebbe essere dannoso”.  A  loro, beninteso, ma soprattutto a voi: avete bisogno di  essere protetti dalle idee dannose di maurizioblondet.it .  Impagabile anche la minaccia sottintesa: “Per proteggere il tuo account [che ti possiamo azzerare, espellendoti dalla ‘comunità”], e il tuo dispositivo [ti ci mettiamo un virus distruttivo, tanto poi diciamo che sono stati gli hacker russi], segui solo link affidabili”: che, immagino,  sono quelli approvati da Paolo Attivissimo. Uno di quelli che ancora sostengono che l’11 Settembre l’ha fatto Bin Laden, e per  questo piace a Boldrini & Mogherini.

Dubia habemus?


FALSE CITAZIONI DEL PAPA SMENTITE DAL VATICANO. IL PAPA NON L’HA DETTO. AVREBBE POTUTO DIRLO? CI SAREMMO SCANDALIZZATI?



Il Direttore della Sala Stampa della SantaSede, Greg Burke, un paio di giorni fa ha sentito il bisogno di smentire ufficialmente un paio di dichiarazioni attribuite a papa Francesco, che girano sul web dall’anno scorso.
La prima è questa: “Gesù Cristo, Maometto, Geova, Allah. Questi sono tutti nomi usati per descrivere un’entità che è distintamente la stessa in tutto il mondo. Per secoli, il sangue è stato versato inutilmente a causa del desiderio di isolare le nostre fedi”.
Una seconda citazione falsamente attribuita al Pontefice legge: “Possiamo compiere cose miracolose nel mondo unendo le nostre fedi, e il tempo per tale movimento è ora”.

Apertura mentale e buona volontà

Modi diversi di vivere la tradizione


Questo blog (nato col titolo Senza peli sulla lingua e trasformatosi dal giugno scorso in Antiquo robore) ha avuto tre fasi: la prima, la piú lunga e la piú prolifica (359 post), va dalla sua nascita (gennaio 2009) fino al luglio 2011; la seconda è stata la piú breve (si è limitata a pochi mesi del 2013, tra marzo e maggio, con un occasionale sconfinamento nel mese di ottobre) e la meno feconda (8 post); la terza è quella attuale: iniziata un anno fa (gennaio 2016), ha finora prodotto 100 post (c’è però da dire che piú della metà di essi è costituito dalle mie omelie domenicali).

Uno degli argomenti maggiormente trattati nei post della prima fase (ma totalmente trascurato nelle fasi successive) era la riconciliazione con la “Fraternità sacerdotale San Pio X” (FSSPX). Anzi, direi che il blog è nato proprio in seguito a un evento che vedeva coinvolti appunto i seguaci di Mons. Lefebvre: la revoca della scomunica ai quattro Vescovi della Fraternità e le polemiche che ne erano derivate, in particolare la dichiarazione dell’Episcopato tedesco, che chiedeva ai quattro Vescovi di manifestare «in modo inequivocabile e credibile la loro fedeltà al Concilio Vaticano II e in particolare alla dichiarazione Nostra Aetate» (si veda il primo post del 30 gennaio 2009).

L’egro compito


Il pensiero più pericoloso


Il 2017 si apre salutando l’opera più cattiva degli ultimi lustri, forse più dura e spietata del famigerato "Iota Unum" e più corrosiva e veggente del magistrale "Dizionario dell’omo salvatico" e ovviamente parliamo del "Dizionario Elementare del Pensiero Pericoloso". La troika di studiosi milanesi, Barra-Iannaccone-Respinti, dopo l’avventura del "Dizionario Elementare di Apologetica", considerata da molti un sotto-prodotto vintage dalle tiepide ricadute socio-culturali, ha atteso che l’avversario calasse la guardia e ha infilzato in tempi record il secondo volume della collana, monumento del politicamente scorretto, inno al controcorrente, feticcio che getta fumo negli occhi di pressoché tutta l’intelligentija cattolica vivente.

Ciò non significa?



Card. Baldisseri: Amoris laetitia è per una chiesa in uscita con le porte aperte


baldisseri01La «Chiesa in uscita» è contemporaneamente «anche la Chiesa dalle porte aperte». Sono parole del Segretario generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri (in foto), intervenuto in una conferenza a Civitavecchia a proposito del cammino sinodale che ha condotto all’esortazione Amoris laetitia.
Lo riporta l’Osservatore romano nell’edizione del 3-4 gennaio 2017, che riporta alcune parole significative del porporato. «Amoris laetitia — ha sottolineato Baldisseri — usa il verbo discernere soprattutto nel capitolo ottavo, collocandolo nel titolo in mezzo ad altri due verbi: accompagnare e integrare la fragilità». Infatti «quando l’amore non corrisponde più alla forma del sacramento nuziale, la Chiesa si prende cura di queste persone ferite, perché possano ritrovare la via del Vangelo, alla luce del primato della grazia di Dio che mai abbandona».

martedì 3 gennaio 2017

Uno strano presentimento aleggia nell’aria..

Cioccolato al gusto di scisma e la politica eccitante degli "orticelli"

Attingiamo la seconda riflessione d'inizio anno  da un vecchio articolo  comparso nel lontano ottobre 2015 sul sito statunitenseCRUX . 
Lo postiamo nella versione in lingua italiana curata dall'Associazione Venite ad me.
Abbiamo già in tante altre occasioni espresso il nostro pensiero riguardo la crisi che sta sconvolgendo attualmente la Santa Chiesa:

a) l'ingiustizia dittatoriale intronizzata al posto della legge e del diritto  genera  differenti reazioni sia in periferia che nella sede centrale;

b)  nella situazione attuale, nella quale l'Ideale è posto quotidianamente sotto i piedi dalla ruffianeria e dalla golosità del bieco profitto, non avverrà nessuno scisma perchè le diverse parti ecclesiali, in lotta  fra di loro, amano più curare il proprio grazioso orticello piuttosto che ripulire il Giardino del Signore in parte desertificato, nel quale si aggirano orrendi mostri.

"Io sto bene nel mio orticello così carino , così perfettino  coltivato secondo il mio stile: non mi vado mica a sporcare nel pericoloso covo di vipere e di mostri del fu Giardino della Chiesa.... 
Chi me lo fa fare?
Io coltivo il mio orticello!
Che ci pensino gli altri...."


Chi ha orecchi per intendere…?

La giornata della pace. E dell’amnesia 

Divagazioni sul messaggio di Bergoglio del 1° gennaio 2017.                                                                                   
di Marco Manfredini
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Nel messaggio del Santo Padre per la cinquantesima giornata della pace si cita madre Teresa quale portatrice di “nonviolenza attiva”, con alcuni passaggi il cui senso è riportato da quanto segue:
Quando Madre Teresa ricevette il premio Nobel per la Pace nel 1979, dichiarò chiaramente il suo messaggio di nonviolenza attiva: «Nella nostra famiglia non abbiamo bisogno di bombe e di armi, di distruggere per portare pace, ma solo di stare insieme, di amarci gli uni gli altri […] E potremo superare tutto il male che c’è nel mondo».
Occorre constatare che purtroppo, a parte un fugace accenno a “l’accoglienza e la difesa della vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata”, è stata inspiegabilmente omessa la parte centrale e più significativa, sull’argomento pace, del messaggio della Santa:
Queste sono cose che distruggono la pace, ma io sento che il più grande distruttore della pace oggi è l’aborto, perché è una guerra diretta, un’uccisione diretta, un omicidio commesso dalla madre stessa. E leggiamo nelle Scritture, perché Dio lo dice molto chiaramente: “Anche se una madre dimenticasse il suo bambino, io non ti dimenticherò. Ti ho inciso sul palmo della mano”. Siamo incisi nel palmo della sua mano, così vicini a Lui che un bambino non nato è stato inciso nel palmo della mano di Dio.

L’argomentare bergogliano

Francesco:vicario di Satana sulla terra  e anche pornografo ?
«L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore;
l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male,
perché la bocca parla dalla pienezza del cuore

(Lc. 6, 45)



Francesco rappresentato da una comparsa al Carnevale di Gualeguaychú
sotto la divisa « Fate confusione!» (1)

Francesco ha concesso una nuova intervista (2), alla fine del novembre scorso, al settimanale cattolico belga Tertio, in coincidenza con la fine del Giubileo della Misericordia; nel corso di essa si è riferito, tra le altre cose, alla laicità, al Vaticano II e ai mezzi di comunicazione. In questo modo, Bergoglio prosegue imperturbabile il funesto compito di agitatore sociale e di fermento rivoluzionario che visibilmente gli è stato assegnato dai nemici di Dio che lo hanno spinto al pontificato e che egli si incarica di svolgere in maniera esemplare da quel fatidico 13 marzo 2013.
Il suo prolifico e avvelenato pseudo magistero mediatico (che valuto in almeno 40 estese interviste, che corrispondono ad una cadenza mensile) è una delle sue armi preferite per generare caos e provocare lo sconforto nelle file dei confusissimi e disorientati fedeli, i quali, di certo, si trovano in questo stato da molto prima dell’arrivo dell’umile misericorde argentino…

Indemoniati chi, esorcizzati da chi?

Apparizione a Mirjana del 2 gennaio 2017

Apparizione a Mirjana del 2 gennaio 2017. Durante l'apparizione era presente un indemoniato che viene esorcizzato.



http://medjugorje.altervista.org/index.php/notiziario/url/31748

«il Papa della gente»

Disorientamento pastorale. La fallacia umanistica al posto della 
verità rivelata? 
Recensione dell’ultimo lavoro di Danilo Quinto

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Pubblichiamo questa recensione dell’ultimo lavoro di Danilo Quinto, con introduzione teologica di Mons. Antonio Livi. Lo stesso monsignore ha scritto la presente recensione per Radio Spada. [RS]
DANILO QUINTO, Disorientamento pastorale. La fallacia umanistica al posto della verità rivelata?, Introduzione teologica di ANTONIO LIVI, Casa Editrice Leonardo da Vinci, Roma 2016, pagine 240, Euro 20,00. ISBN 9788888926872. Si può richiedere nelle librerie o direttamente all’Editore (www.editriceleonardo.net).

Cercare Dio

Cari confratelli, non abbiate paura a riscoprire la Messa tradizionale!

  Pubblichiamo la predica (del 29 novembre 2016) di Don Rinaldo Bombardelli, Rettore della chiesa della SS. Annunziata, a Trento,
dove la Domenica e nelle feste di precetto egli celebra la S. Messa tradizionale.

                                             


Il testo è stato reso noto con la Lettera n° 87, del 2 gennaio 2017, di Paix Liturgique

Le immagini sono nostre

Il verminaio

IL CARDINALE MASSONE

    Psicopatologia del cardinale massone. I cardinali massoni esistono, e sono numerosi e dispongono di un poter effettivo all’interno della Chiesa ma come può accadere che un cardinale sia anche massone? 
di Francesco Lamendola  



Un cardinale massone è un ossimoro, una cosa che, a fil di logica, non dovrebbe nemmeno esistere, anzi, nemmeno essere pensabile. Invece esiste, eccome; ne esistono, anzi, parecchi: è il segreto di Pulcinella della Chiesa cattolica. Padre Gabriele Amorth, qualche tempo prima di morire, lo disse a chiare note in una videoregistrazione che era un po’ il suo testamento spirituale; e san Pio da Pietrelcina, non ancora liberato dalla persecuzione che si accaniva contro di lui partendo dai vertici della Chiesa, lo sapeva così bene, che affidò a don Luigi Villa la missione di lottare contro di essa per individuarla e smascherarla. La cosa non ha avuto successo, perché gli elementi massonici, presenti nella Chiesa, e specialmente insediati ai livelli più alti, hanno bloccato la denuncia, insabbiato le ricerche, depistato i sospetti, favoriti, in ciò, da una tendenza generale della cultura contemporanea, fattasi sentire anche nella Chiesa, che va nel senso auspicato dalla Massoneria: naturalista, razionalista, umanista, gnostico, improntato ad un falso ecumenismo e ad un falso dialogo fra il cattolicesimo e le altre religioni.

Infermieri da campo

Prossima tappa: preti sposati
È ormai palese l'intenzione di procedere all'ordinazione di "probati viri" in Amazzonia, con il pretesto di supplire alla scarsità di clero nelle aree di indigeni, la cui cultura non comprenderebbe il celibato. Ragioni già smentite dalla Vergine di Guadalupe, ma si vuole aprire la porta all'abolizione del celibato sacerdotale.


lunedì 2 gennaio 2017

Il Cuore Immacolato trionferà quest'anno?

Il riassunto del Lunedì/5

26-12-2016/02-01-2017

È iniziato il 2017, anno che per noi sarà principalmente dedicato alla Madonna di Fatima. Stanno davvero finendo i fatidici 100 anni di scatenamento demoniaco? Il Cuore Immacolato trionferà quest'anno? Non lo sappiamo, ma il caos globale lascia presagire un anno molto difficile. La prima notizia dell'anno nuovo è un attentato sanguinoso a Istanbul.


Epic failure

Ferrero: 666, quando Epifania fa rima con “Epic fail”

Ha lasciato perplessi in molti la campagna social per l’Epifania della Ferrero: i sacchetti recanti il numero 6 sono stati affiancati formando il satanico 666.

Dimenticate il fascino dei Re Magi che si recano presso la capanna in cui venne alla luce Gesù Bambino. Nel greco antico, infatti, Epifania vuol dire Manifestazione. Proprio un questo giorno il cristianesimo celebra la manifestazione di Gesù Cristo ai gentili, ovvero alle genti pagane.
Mandati da Erode per catturare il futuro Re che avrebbe minacciato il suo potere, i tre personaggi raccontati nei Vangeli vennero guidati dalla stella cometa nella mangiatoia. Infatti, per Re Magi non si deve intendere la figura di re vero e proprio: essi infatti erano astronomi, sacerdoti di culti orientali dedicati al sole che studiavano i segni del cielo, proprio attraverso le stelle.

Vale ancora la pena di soppesare tante parole inutili?

L’incapacità di Bergoglio di spiegare cristianamente il dolore. Un approfondimento


Dopo la pubblicazione dell’articolo Fenomenologia di Bergoglio. Torna il dio pagano e Bergoglio è il suo profeta sono arrivati molti commenti e lettere che invitano a un approfondimento. Chiariamo anche perché è necessario occuparsi di quanto viene detto da Bergoglio: per non cadere in quell’assuefazione che già abbiamo per le volgarità televisive, le manipolazione mediatiche, le prepotenze dell’ideologia di regime.
di Patrizia Fermani



Qualcuno ha obiettato che le parole testuali pronunciate da Bergoglio non siano le stesse riportate nell’articolo e che il discorso nel suo complesso suoni diversamente. Tuttavia, proprio se andiamo a rileggere quel discorso, vediamo come il senso che se ne possa trarre non cambi, anzi emerga con più prepotenza la inadeguatezza di quelle parole sia per il ruolo ricoperto da chi le pronuncia, sia per le circostanze in cui sono state pronunciate.

"Figli miei, non perdete tempo facendo le domande alle quali io non diedi mai risposta"..*



Papa Francesco andrà a Fatima a maggio (alla faccia di Medjugorje)




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Per chi avesse ancora qualche dubbio su quale sia la posizione di Papa Francesco in merito ai sedicenti veggenti di Medjugorje arriva l’annuncio che il Santo Padre sarà a Fatima dal 12 al 13 maggio 2017.

Ma come? Proprio nel mese mariano, il Pontefice snobba il luogo in cui la Madonna da oltre trent’anni si spertica in apparizioni quotidiane, per andare dalla concorrenza? Un brutto colpo per i devoti – milioni – che ogni anno si recano a Medjugorje per avere un “segno” da parte della Vergine Maria. Un bruttissimo colpo per i “veggenti” che dal 1984 portano avanti un business miliardario.

Anime belle

Mattarella papa, Bergoglio presidente

                                       Mattarella papa, Bergoglio presidente
Italiani, c'è un clamoroso equivoco, un qui pro quo, una vistosa inversione di ruoli istituzionali. C'è Mattarella che fa il Papa e Bergoglio che fa il Presidente, della Fao, di Amnesty international o di Emergency, al posto di Gino Strada. Se notate quel che dice Mattarella e come lo dice, i suoi gesti e i suoi messaggi non sono quelli di un Presidente della Repubblica.
Il suo tema ricorrente, assoluto, ripetitivo è l'accoglienza, il suo compito è celebrare esequie, aprire le porte ai migranti e fare prediche morali. Funerali e sbarchi, la vita degli italiani lo interessa meno (salvo i terremoti). Si occupa di Africa più che di Italia, di umanità più che di nazionalità.

Il segreto dell’anima umana

GRAZIA E IMPULSI DELLA NATURA

    Gli opposti impulsi della natura e della grazia si contendono il segreto dell’anima umana. Per credere nella grazia bisogna andare oltre la natura e perfino contro la natura: è un dono divino che viene concesso a chi se ne rende degno 
di F.Lamendola  




Il vero discrimine fra una vera fede in Dio e una fede vaga, condizionata, rivolta più all’uomo che al suo Creatore, è dato dal modi di porsi nei confronti dei due stati dell’esistenza: quello della natura e quello della grazia; vale a dire, quello naturale e quello soprannaturale; quello dell’uomo carnale e quello dell’uomo spirituale.
Il razionalista, il materialista, il progressista, il modernista, il cristiano che viaggia in sintonia coi tempi, che vuole “aggiornare” la sua fede, che legge il Vangelo adeguando e adattandolo alla mentalità moderna; che non vuole accettare la realtà del miracolo se non quando è proprio indispensabile, che ha in sospetto la mistica, la spiritualità, il raccoglimento, perché riserva tutte le sue simpatie all’azione sociale, all’emancipazione dei popoli e delle classi, all’abbattimento dei muri, alla lotta contro le discriminazione e i pregiudizi: ebbene, tutti costoro credono nella natura, si fidano della natura, lodano la natura, e non vogliono che essa quale criterio di verità, quale meta da raggiungere, quale principio di saggezza, di concretezza, di realismo.

L'Osservatore Luterano


Un protestante argentino nella cabina di regia de "L'Osservatore Romano"


Figueroa
Con l'anno nuovo anche "L'Osservatore Romano" innova. A papa Francesco non bastava più l'edizione settimanale in spagnolo che già esiste da quasi cinquant'anni ed è oggi diretta dell'argentina Silvina Pérez. Ne ha voluta una nuova e specifica per l'Argentina, che ha preso il via in questi giorni con tanto di suo chirografo inaugurale. E ne ha affidato la direzione a un altro suo connazionale di nome Marcelo Figueroa.
Ed è proprio nella scelta di questo direttore la novità più grossa, come Settimo Cielo ha già anticipato lo scorso 25 novembre.
La novità senza precedenti è che Figueroa non è cattolico ma protestante, pastore della Chiesa presbiteriana e direttore per venticinque anni della Società biblica argentina, oltre che amico di lunga data di Jorge Mario Bergoglio, che l'ha voluto vicino a sé nel recente suo viaggio a Lund, per la celebrazione dei cinquecento anni della Riforma luterana, e ora l'ha addirittura introdotto nella cabina di regia del giornale ufficiale della Santa Sede.