MODERNISMO COME STORICISMO
Ingredienti dell’eresia modernista: lo storicismo.I modernisti riconducono tutto anche la verità perenne del dogma alla mutevolezza dei contesti sociali e culturali che sono per loro natura continuamente mutevoli
di Francesco Lamendola
Il modernismo, lo diciamo a quei cattolici che, per caso, se ne fossero dimenticati, o, magari non lo sapessero (parliamo di quelli più giovani, ovviamente, e tenuto conto di quanto sia povera e approssimativa l’istruzione storica e dottrinale che essi ricevono nelle sedi a ciò preposte), è un’eresia; anzi, secondo l’espressione di san Pio X, che lo condannò con l’enciclica Pascendi, è la somma di tutte le eresie. Ciò detto, e sperando che tutti i cattolici in buona fede lo tengano sempre a mente e ne ricavino tutte le opportune deduzioni, tanto sul piano teorico che su quello pratico, può risultare utile scomporre questa eresia, cioè questo veleno, nei suoi elementi costitutivi, per saperli riconoscere e per non sottovalutarne l’altissimo potenziale di tossicità. Può accadere, infatti, che questi elementi, singolarmente presi, possano apparire non poi così pericolosi, se non addirittura innocui; può accadere, si capisce ai cattolici impreparati e faciloni, emozionali e superficiali, come ce ne sono tanti (come lo sarebbero tutti, se non si affidassero a Dio per compensare le loro umane debolezze!), non solo non vedano e non afferrino tutta la pericolosità del veleno modernista, ma credano di scorgere, in alcuni degli elementi che lo compongono, perfino dei fattori positivi, o, almeno, potenzialmente tali.