ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 7 novembre 2017

Ché causa del suo mal..

Cronologia di quattro campagne d'occultamento:

La disinformazione sulla Consacrazione della Russia

Consacrazione e Conversione

Nella terza delle Sue sei apparizioni di Fatima, avvenuta il 13 luglio 1917, la Beata Vergine Maria disse ai tre pastorelli che Ella sarebbe tornata successivamente per chiedere la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato. La Madonna enfatizzò l’importanza di questa richiesta, che si accompagnava ad un avvertimento davvero terrificante:
Se le Mie richieste saranno ascoltate, la Russia si convertirà e vi sarà la pace; altrimenti, essa diffonderà i suoi errori in tutto il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate; infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace.
Queste furono le parole della Madre di Dio, come riportate da Suor Lucia nelle sue memorie delle apparizioni, che furono pubblicate per la prima volta negli anni ’40.

Un imperialismo di dissoluzione e di apostasia

"LA BESTIA CHE SALE DAL MARE" (Ap 13, 1): CHI E' E QUANDO HA COMINCIATO LA SUA ATTIVITA' NEL MONDO

Secondo il Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, la Bestia di cui si la Divina Rivelazione parla e a cui si fa riferimento al cap. 13 del libro dell'Apocalisse di san Giovanni è l'imperialismo apostata. Il servo di Dio, con acume e sotto l'assistenza di luci ed intuizioni soprannaturali (che danno lo "scacco" agli ampollosi, freddi e avvilenti schemi proposti dall'esegesi storico-critica - mons. Ravasi &Co) offre delle riflessioni profonde ed illuminanti che vorrei proporre nelle righe che seguono.

(NOTA: L’italiano è un po’ datato scrivendo don Dolindo nel 1943-44 ma si capisce tutto integralmente per cui preferisco lasciare il testo così com’è).

Spiriti non divini

Il Congresso Sionista di Basilea, Concilio Vaticano II dell'Ebraismo


La storia del popolo d’Israele e quella della Chiesa Cattolica presentano un’analogia che mi pare non sia stata approfondita a sufficienza, specialmente perché non risponde alla vulgata che la società odierna ha imposto tanto a proposito degli Ebrei quanto dei Cattolici. 

Questa analogia va ricercata tra il Primo Congresso Sionista, tenutosi a Basilea dal 29 al 31 Agosto del 1897, ed il Concilio Vaticano II: l’uno e l’altro mostrano somiglianze che meritano di esser analizzate.  

Ma chi c’è dietro l’iniziativa!?


LA POLIZIA INTERROGA TONI BRANDI PER IL CAMION-VELA IN RICORDO DI S. WOJTYLA E CAFFARRA. DOPO IL BLOCCO DI DUE ORE IERI A SAN PIETRO
  
Dopo lo straordinario blocco di due ore del camion-vela da parte delle Forze dell’Ordine nei pressi di San Pietro, un camion recante scritte eversive attribuibili a un santo polacco e con l’effigie di un chierico – dicono anche cardinale – di origine emiliana, oggi uno dei responsabili di questo gesto vulnerante la pubblica sicurezza è stato sentito dalla Polizia di Stato.

Tertium non datur..

La pena di morte è contraria al Vangelo?


Roma, 11 ottobre 2017, Discorso 
ai partecipanti all’incontro promosso dal 
Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione



L’11 ottobre 2017, rivolgendosi ai partecipanti all’incontro organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Papa Francesco ha dichiarato che la pena di morte sarebbe
«inumana», che «ferisce la dignità personale», che è anche «contraria al Vangelo».

Tutti i filosofi, i teologi e i papi che hanno sostenuto la legittimità della pena di morte, prima dell’attuale Sommo Pontefice, avrebbero tradito il Vangelo?

La prossima posta in gioco


NON VOI MA IO HO SCELTO VOI
                      

 «Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi» il nocciolo della questione è tutto qui con le parole che Gesù rivolge ai 12 nella sera dell’Ultima Cena poche ore prima dell’inizio della Passione e c’è tutto Gesù tutto il Vangelo
 di Francesco Lamendola   

Il nocciolo della questione è tutto qui. Sono le parole che Gesù rivolge ai dodici, nella sera dell’Ultima Cena, poche ore prima dell’inizio della Passione (Giovanni, 12-17): qui c’è tutto Gesù, tutto il Vangelo e tutto quel che a un cristiano serve sapere in questa vita:

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

Stiamo andando, è inutile negarlo, verso tempi molto difficili, come uomini e come credenti. Ciò a cui stiamo assistendo, ciò che stiamo vivendo, somiglia molto a quel che è profetizzato nel Libro dell’Apocalisse: le forze del male sono scatenate, la bestia che sale dal mare e la bestia che viene dalla terra stanno unendo i loro diabolici sforzi, i buoni sono sotto attacco, la verità è offuscata, negata, sbeffeggiata, e la coerenza non è considerata più una virtù, ma il fardello degli sciocchi e dei perdenti. 

Jorgelax gocce


Purghe nella Chiesa: la necessità del martirio bianco

Si può essere d’accordo o meno con i contenuti della lettera del teologo consulente della Conferenza episcopale americana, il frate cappuccino Thomas G. Weinandy, che per le sue parole è stato privato di un ruolo di spicco, ma non si può negare che queste descrivano una realtà evidente, dando voce alle domande di tanti a cui il papa non ha dato risposta.

E non si può nemmeno negare che coloro che cercano di obbedire alla tradizione e alla dottrina millenaria della Chiesa, avendo chiesto al papa il motivo del suo parlare ambiguo (chi può negare che sia usato come non mai dai media anticlericali in loro favore e da tutti quei vescovi e prelati, valorizzati da Francesco, che sostengono apertamente la necessità di cambiare la dottrina o la liturgia in senso protestante?), spesso domandando udienza, non sono mai stati considerati né ricevuti dal pontefice.

Come sta trattando il popolo di Dio?


DIO, L'UOMO E IL PECCATO

Dio è più grande del peccato, ma non l’uomo. L'intervista di papa Bergoglio con tono di rimprovero, ma dimentica che il sacerdote non accompagna le anime, specie se peccatrici, ma le guida: le guida verso la salvezza, che è Dio
di Francesco Lamendola  


Nella ormai storica intervista concessa da papa Francesco al direttore de La Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, che fu registrata in tre giornate distinte, il 19, 23 e 29 agosto, e poi pubblicata sul primo numero di settembre del quindicinale dei gesuiti, egli affermava di vedere la Chiesa come un ospedale da campo, nel quale si pensa anzitutto a medicare le ferite, e solo in un secondo momento, eventualmente, a parlare di dottrina. Non distingueva tra ferita e ferita: né fra quelle onorevoli e quelle disonorevoli, né fra quelle dovute alle circostanze della vita e quelle provocate dal peccato. La cosa, per lui, è del tutto irrilevante: un medico del pronto soccorso non domanda come e perché il paziente si è ferito: semplicemente lo soccorre, e, se necessario, lo opera d’urgenza. 

lunedì 6 novembre 2017

E l’Abisso risponde

BIBI, BERGOGLIO (E SOROS) CONTRO LA POLONIA: “XENOFOBA”


Varsavia ha  da poco varato una legge che blocca le miriadi di richieste, da parte di ebrei, di recuperare i beni che le loro famiglie avrebbero avuto confiscati durante la seconda guerra mondiale, quando la Polonia era sotto occupazione nazista.  La legge approvata dal  parlamento polacco richiede che i pretendenti ai risarcimenti “siano cittadini della Polonia attualmente” e, seconda condizione, che “fossero residenti in Polonia al momento in cui i beni  sono stati nazionalizzati” (dal governo di allora).

Paralizzati da una falsa obbedienza

Flatus vocis



Riportiamo un un articolo pubblicato da La fede quotidiana (qui) e ripreso da Il Timone (qui), Sua Eminenza Rev.ma il Cardinal Robert Sarah, Prefetto della Sacra Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

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«L’intercomunione non è consentita tra cattolici e non cattolici. È necessario confessare la fede cattolica. Un non-cattolico non può ricevere la comunione. Questo è molto, molto chiaro. Non è una questione che riguarda la libertà di coscienza». 

Risponde così il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione del Culto Divino, a coloro che hanno visto un’apertura all’intercomunione tra cattolici e luterani in una risposta data da Papa Francesco ad una luterana durante la sua recente visita alla comunità luterana di Roma. 

«Trovo che una Chiesa unica sia noiosa»

Apostati e senza Dio di tutto il mondo… unitevi!

 
Il vaticanista Aldo Maria Valli ha pubblicato un articolo che mette in luce l’aspetto controverso del moderno ecumenismo. Per completezza, riportiamo in calce l’articolo - Luterani e cattolici uniti? Meglio di no. Parola di vescova -, che abbiamo anche riproposto a parte con l’aggiunta di questa stessa nostra nota.



Questo simpatico articolo del vaticanista Aldo Maria Valli, ci presenta simpaticamente uno degli aspetti ridicoli del moderno ecumenismo inventato dal Vaticano II e in cui il nostro simpatico Papa Francesco fa di tutto per eccellere.
Solo lui ha potuto intronizzare Lutero in Vaticano… ma, … c’è un ma!

Dalle parole a cui siamo abituati nel nostro sconquassato mondo cattolico moderno, sembrerebbe che in materia di ecumenismo saremmo ad una sorta di scambi di amorosi sensi, anche se diverse persone, e non solo noi, hanno l’impressione che si tratti di sensi “umorosi” più che “amorosi”. Troppo dissimili sono i soggetti interessati alla tresca.

Ebbene, questo articolo di Valli, oltre a confermare una cosa invero già vecchia, e cioè che Roma è ormai usa a prendere pesci in faccia dai suoi interlocutori ecumenici, sedicenti cristiani o altro, conferma che nella sostanza i protestanti non sono interessati a diventare amici e compagni di merenda dei romani modernisti che si piccano di chiamarsi ancora cattolici.

"Accende lumen sensibus"..

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Note sui "progressi" ecumenici in materia liturgica

Solo un breve post per ricordare, se sono vere le voci su una presunta "Messa Ecumenica" che presto verrà celebrata in comunione con gli eretici protestanti, che, stando alle opinioni della maggior parte dei teologi, riprese da Pio XI nella Mortalium animos, la celebrazione di un rito eretico all'interno di una chiesa Cattolica è peccato gravissimo per chiunque lo permetta o vi assista, e, secondo molti, sconsacra ipso facto la chiesa. Non è infatti possibile di seguire contemporaneamente la dottrina cattolica della S. Messa e di accettare quella protestante sottesa alla santa cena: anche a ciò si può applicare l'insegnamento evangelico di Nostro Signore "nemo potest duobus dominis servire: aut enim unum odio habebit et alterum diliget, aut unum sustinebit et alterum contemnet" (Matth. VI, 24)

Orbene, la Messa Ecumenica, per essere dottrinalmente accettabile dai protestanti, deve contenere almeno le seguenti eresie (non si esclude potrebbero esserne incluse altre, per esempio a riguardo della Grazia, della Verginità e della Divina Maternità della Madonna, del culto dei Santi, le quali però sarebbero solo accessorie al vero problema di tale celebrazione, che non è più la S. Messa), condannate dai Canoni del Concilio Tridentino:
- negazione del Sacerdozio ministeriale
- negazione del dogma della Transustanziazione
- negazione della natura sacrificale della S. Messa

Il Cristo col compasso

Operazione Loggia, l'abbraccio tra Chiesa e Massoneria


                                    L'immagine del Cristo creatore utilizzato nelle miniature medievali e che la Massoneria strumentalizza

L’immagine che ha destato più scalpore è il Cristo col compasso. Si parla di compasso e si pensa alla Massoneria. Infatti i grembiulini siciliani ne hanno approfittato subito e per pubblicizzare l’incontro, unico per certi versi, tra Chiesa e logge del Grand’Oriente, hanno utilizzato proprio quell’immagine del Cristo ricurvo intento a disegnare il mondo. Ovviamente l’immagine è del ‘200, raffigura il Dio creatore in imago Christi ed è una miniatura medievale ad illustrazione del della Bible moraliseè, la cosiddetta biblia pauperum, di cui quell’immagine è frontespizio. Non c’entra nulla con la Massoneria che avrebbe fatto capolino sulla scena solo 400 anni dopo, 300 anni fa. Ma le logge se ne sono appropriate per portare avanti l’idea che ci potesse essere una sorta di avvicinamento, o di compatibilità tra l’essere massone e cattolico al tempo stesso. Compatibilità che la Chiesa ha invece sempre rifiutato, sdegnata e risolutamente ferma con innumerevoli encicliche, dichiarazioni e atti ufficiali.

Potremo anche risalire?


COME E' POTUTO ACCADERE?

Addio identità, liturgia, dottrina e morale cattolica. La massoneria è giunta al controllo delle posizioni decisive in seno alla Chiesa. La scioccante rapidità e apparente facilità con cui sta avvenendo la sua auto-rottamazione 
di Francesco Lamendola  


 

Come cattolici, e anche come semplici osservatori dei fatti umani, siamo scioccati dalla rapidità e dalla apparente facilità con cui viene condotto il sistematico smantellamento della religione cattolica e quella che possiamo senz’altro definire l’auto-rottamazione della Chiesa, della sua liturgia, della sua dottrina, della sua morale. Ci siamo sovente interrogati, e abbiamo svolto delle ricerche, sulle circostanze esterne ed interne, sull’infiltrazione della massoneria, ad esempio, o sulla penetrazione delle idee moderniste fra il clero, e specialmente l’alto clero, nonché nelle facoltà di teologia, fra gli studiosi, i biblisti, gli storici della religione (la storia essendo la disciplina che più si presta alla penetrazione del modernismo, dato che questo è una forma di storicismo: si pensi al caso di Ernesto Buonaiuti). Ci siamo anche domandati quanto peso abbiano avuto fattori, intrighi e condizionamenti di politica internazionale, manovre di società segrete e servizi segreti, dal B’Nai B’rith, alla C.I.A., alla infiltrazione di giovani comunisti al servizio dello spionaggi sovietico, nei seminari, per diffondere un marxismo velato nella pastorale cattolica. E infine abbiamo ricostruito come, mediante l’opera di personaggi come Annibale Bugnini, durante il Concilio Vaticano II, o di Carlo Maria Martini, negli anni successivi, la massoneria è giunta al controllo di posizioni decisive in seno alla Chiesa, e, forse, fino al soglio pontificio, avvalendoci anche delle ricerche di don Luigi Villa, secondo le quali fin dai tempi di Giovanni XXIII e soprattutto di Paolo VI, tale manovra è giunta a investire il vertice della Gerarchia.

Correctio dubiosa?

I "dubia" sono più vivi che mai. E il cardinale Müller ne aggiunge uno tutto suo

Müller

Sono usciti ultimamente due libri, entrambi con autori di rilievo ed entrambi in risposta ai "dubia" espressi un anno fa da quattro cardinali a papa Francesco, riguardanti l'esortazione postsinodale "Amoris laetitia".
Il primo di questi libri, edito in Italia da Ares, ha già fatto molto discutere. È di Rocco Buttiglione, noto studioso di filosofia e accreditato interprete del pensiero filosofico di Giovanni Paolo II, oggi difensore convinto delle "aperture" introdotte da Francesco riguardo alla comunione ai divorziati risposati e assertore altrettanto risoluto della perfetta continuità tra il magistero dell'attuale papa in materia morale e l'enciclica "Veritatis splendor" di papa Karol Wojtyla.
Ma più ancora che per quanto scritto da Buttiglione, che era già noto, la discussione si è accesa per la prefazione al libro stesso, firmata dal cardinale Gerhard L. Müller, l'ex prefetto della congregazione per la dottrina della fede.
In effetti, tale prefazione è apparsa a molti contraddittoria.

Diversamente Dio


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le Monache di Ostuni invitano Andrea Grillo (“eretico”): ma il Vescovo lo sa?


Piccolo giallo in una Diocesi italiana. Da persone che vivono in quella porzione di territorio abbiamo delle notizie di prima mano. Siamo tuttavia disponibili ad un confronto o -magari!!!- ad ospitare una netta smentita.
Andiamo per ordine: che Andrea Grillo sia in odore (odore forse non è la parola adatta ma è bene usare termini non belligeranti) di eresia è abbastanza risaputo: basta dare un veloce sguardo su internet. Ma non è questo che dobbiamo appurare (anche, a suo tempo, il professore Lombardi Vallauri girava le Diocesi accolto come un profeta, prima che venisse allontanato dalla Università Cattolica dove insegnava) : ci penserà la Congregazione per la Dottrina della Fede,
Stupiscono, invece, le modalità attraverso le quali questo liturgista (che di recente ha, sostanzialmente, mosso forti dubbi sulla Transustanziazione e quindi sulla Reale Presenza di Nostro Signore Gesù Cristo che, come sappiamo, È VIVO E VERO NELLA SANTISSIMA EUCARISTIA IN CORPO, SANGUE,  ANIMA E DIVINITÀ.) si trova a condurre, dentro un Monastero Benedettino, un ciclo di incontri, per la precisione un Corso che va dal 10 all’11 di Novembre (fra pochi giorni quindi).

domenica 5 novembre 2017

Le chiese si riempirebbero immediatamente di fedeli in ginocchio

SVELATI IMPORTANTI INDIZI sul 3° SEGRETO di Fatima



Ecco un ampio compendio tratto da due diversi brani, scritti sia in francese che in inglese, riportati in seguito ad un convegno tenutosi in Canada dall'8 al 13 settembre 2013 (ved. QUI), sul tema del Terzo Segreto di Fatima e la RICHIESTA NON OTTEMPERATA della Vergine Maria sulla Consacrazione della Russia che avrebbe dovuto avvenire nel 1960. (I chiarimenti QUI).

Uno dei relatori presenti al simposio, Suzanne Pearson, ha dato la sua testimonianza che qui riporto a grandi linee.

GLI INDIZI SUL TERZO SEGRETO

Malachi Martin era un sacerdote gesuita, appartenente alla diplomazia vaticana,conoscitore di quattordici lingue, assiriologo e paléografo, le cui competenze furono ampiamente utilizzate durante i Conclavi.

In servizio per numerosi anni presso la Santa Sede, apprese molto da dietro le quinte... Ebbe diversi incarichi delicati da parte dei papi Giovanni XXIII e Paolo VI,del quale era intimo amico.

In quanto membro del Consiglio Consultivo Vaticano, il presule era a conoscenza di molte notizie privilegiate relative ai segreti della Chiesa e ai problemi mondiali, e tra questi c'era il 3° Segreto di Fatima.

Suzanne Pearson – che ebbe per direttore spirituale proprio Malachi Martin – nel N° 107 della rivista «Fatima Crusader» di padre Gruner, ha rivelato delle preziose informazioni sul Terzo Segreto e sulle punizioni che Dio sta per infliggere al mondo. (Su questo concetto ved. QUI; ndt).

Un ascensore per l’inferno…

L'OSPEDALE DI BERGOGLIO      
         
 La metafora papale: "Vedo la Chiesa come un ospedale da campo". Ma è un ospedale dove si dà al ferito l’illusione di poter guarire senza fare i conti con la sua malattia, cioè il peccato e senza pentimento né conversione? 
di Francesco Lamendola  





Pochi mesi dopo la sua elezione, alla fine di agosto del 2013, il papa Francesco ha rilasciato una significativa intervista al direttore de La Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, paragonando la Chiesa ad un ospedale da campo. Secondo la sua (cattiva) abitudine, alla quale ha poi abituato costantemente, si fa per dire, i fedeli, il papa ha scelto un’immagine strana, inconsueta, e, per alcuni aspetti, sconcertante, per delineare quella che a lui sembra essere la funzione essenziale della Chiesa: cosa già di per sé inopportuna, per non dir peggio, perché quel che la Chiesa è, quello che deve essere, non dipende affatto dalle opinioni di questo o quel pontefice, non rientrando tra le funzioni del pontefice quella di cambiarne la natura. Ma questo non è un problema per un papa che, sempre in un’intervista, questa volta al capo della fazione massonica italiana, Eugenio Scalfari, e sempre poco dopo la sua elezione, ha dichiarato nella maniera più esplicita di sentirsi investito della missione di cambiare, appunto, la Chiesa.

L'arte diabolica di amoreggiare con gli eretici

Non sequitur - Il francobollo del Santo Sinodo Ortodosso per il Dogma dell'Infallibilità Pontificia

Emissione filatelica straordinaria
per la proclamazione del Dogma dell'Infallibilità Pontificia
al Concilio Vaticano I
Il protestantesimo, culla del modernismo teologico

Il modernismo teologico, condannato dal papa san Pio X già agli inizi del ’900, è un sistema teologico denso di errori che conduce alla relativizzazione delle verità di Fede con la conseguente centralità del “soggettivo”. Anch’esso è contenuto embrionalmente nel protestantesimo.

«Un mistero al di fuori della sua competenza».

Non sequitur - Il francobollo luterano per il 754° anniversario del Miracolo di Bolsena

Emissione filatelica straordinaria della Chiesa Luterana Tedesca
in occasione del 754° anniversario del Miracolo Eucaristico di Bolsena

Quel miracolo eucaristico di Buenos Aires

    Mentre si parla con sempre maggiore insistenza di una «messa ecumenica» che sarebbe allo studio di una commissione vaticana, e mentre da parte cattolica c’è chi sostiene che il centro dell’eucaristia non sarebbe la consacrazione del pane e del vino ma l’ascolto della parola, vorrei portare l’attenzione su un miracolo eucaristico che papa Francesco dovrebbe conoscere bene, perché avvenuto a Buenos Aires, prima e durante gli anni dell’episcopato di Bergoglio.
Anche se la Chiesa di Buenos Aires non ha mai voluto suscitare clamore attorno ai fatti, ormai il quadro è piuttosto chiaro.

ὑπὲρ πολλῶν”, (becchime per polli'?)

Francesco ora cita Ratzinger: "Sangue di Cristo è per molti"

Francesco celebra secondo la visione di Ratzinger riguardo alla traduzione di "pro multis". Polemiche chiuse sulla liturgia?

Papa Francesco ha detto che il sangue versato da Cristo è "per molti" piuttosto che "per tutti".


Benedetto XVI saluta Francesco durante il concistoro del 22 febbraio
A dare la notizia è stato il Catholic Herald, secondo il quale Bergoglio ha così convenuto su questo passo controverso della liturgia cattolica con quanto sostenuto al riguardo dal Papa Emerito, Benedetto XVI. Durante una Messa per i cardinali e vescovi defunti nell'anno trascorso, infatti, - riporta il sito del magazine cattolico - il Papa ha dichiarato che "i 'molti' che sorgeranno per la vita eterna devono essere intesi come i 'molti' per i quali il sangue di Cristo è stato versato". 

Una sfigura guida

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Sirico, chi è costui?

Certi cattoliconi, confondendo la realtà coi titoli di giornale prendono di tanto in tanto qualche cantonata.

Ricordo ai bei tempi i moderatori del portale TotusTuus che per difendere la loro idea di dottrina sociale difendevano i banksters. Oppure gli autori del portale StoriaLibera e del portale La Nuova Bussola Quotidiana, infatuati per Robert Sirico, di origini siciliane, classe 1951, «una figura guida della destra cattolica conservatrice, sostenitore dell’assoluta libertà di impresa».

A suo tempo era stato «uno dei principali esponenti di una chiesa evangelica settoriale: la Metropolitan Community Church, dedicata alla promozione dei diritti dei credenti omosessuali», ovvio sbocco di uno che aveva scoperto «all’età di tredici anni la propria omosessualità»:

http://kelebeklerblog.com/2009/02/16/robert-sirico-lacton-institute-e-un-viaggio-attraverso-i-misteri-damerica/

La paura e viltà dei tanti


PEZZO GROSSO, IL COMMENTO DI UN AMICO STRANIERO ALLA PERSECUZIONE INTERNA ALLA CHIESA: NON PRAEVALEBUNT

 Carissimi lettori di Stilum Curiae, Pezzo Grosso oggi ci offre il commento di un suo amico straniero, di cui non conosciamo l’identità, ma che ci pare ferrato in materia religiosa. Mi sembra che sia un contributo importante, perché pieno di lucidità sulla situazione attuale, ma anche di speranza. Leggiamolo.
Caro Tosatti, le propongo una riflessione di un mio stimato amico, non italiano, che è un osservatore coinvolto in questa chiesa ‘rivoluzionaria’. La traduzione in italiano è mia:
– Caro Tosatti esultiamo! Leggendo in queste ultime ore del dimissionamento di P. Thomas Weinandy, preceduto da quello di altri teologi, perplessi su Amoris Laetitia, quali Thomas Stark e il prof. Seifert, dopo il disprezzo manifestato ai cardinali dei Dubia, la demonizzazione dei firmatari della Correctio e quello recente espresso nei confronti di un sant’uomo come il card. Sarah, ho capito due cose, una riferita a Amoris Laetitia, l’altra riferita alla crescente paura che stanno facendo questi coraggiosi difensori della fede. 

Portae inferi


LE PORTE DEL RELATIVISMO          

La dittatura del relativismo, come la chiamava Benedetto XVI, è già dentro la Chiesa. Se un documento papale induce in eresia, come va che non lo si può definire eretico? Il dovere del papa non è forse di custodire la fede? 
di Francesco Lamendola  
 


L’eminente teologo Antonio Livi, intervistato dal giornalista Bruno Volpe de La Fede Quotidiana, (pagina del 4 novembre 2017), ha detto, fra l’altro:

Purtroppo devo denunciare una persecuzione contro di me e contro tutti quelli che, come me, non si allineano alla “dittatura del relativismo”, che sembra il pensiero dominante, non solo in politica, ma anche in teologia. In una parrocchia di Modena mi avevano invitato a parlare dei problemi pastorali derivanti dall’ideologia del relativismo, ma ho dovuto cancellare la conferenza su ordine del Vescovo.

Dopo aver precisato che la Correctio filialis, da lui sottoscritta insieme ad altri sessantuno teologi, non è, come dice padre Cavalcoli, “un pugno nello stomaco del Papa”, ma un gesto rispettoso di amore filiale nei confronti della Chiesa e del Papa stesso, alla precisa domanda se l’esortazione apostolica Amoris laetitia sia da considerarsi eretica, risponde:

La “Correctio filialis” non lo dice, e io non l’ho mai detto. Anzi, ho polemizzato con chi parla della possibilità di un Papa eretico. In sé stessa, la “Amoris laetitia” è un importante documento post-sinodale che non contiene affermazioni formalmente eretiche, però dà luogo a interpretazioni e prassi che sono indubbiamente eretiche. Tutto sommato, Cavalcoli dice la stessa cosa, non differisce nella sostanza. Il problema vero sono i collaboratori del Papa, l’obiettivo delle critiche mie e di padre Cavalcoli è questo. Gli fanno scrivere e dire cose che si rivelano poi eretiche e lui, il Papa, non chiarisce, non corregge e non smentisce.