Le forze operanti alla distruzione del cattolicesimo. La massoneria è una minaccia interna alla Chiesa? Certamente: essa è penetrata nei suoi tessuti vitali da molto tempo, per intenderci da molto prima del Concilio Vaticano II
di Francesco Lamendola
Si fa presto a scivolare nel dimenticatoio della cultura cattolica progressista e della neochiesa, se si ha avuto il torto di sollevare questioni decisive per la sopravvivenza della Chiesa e, a maggior ragione, se si è riusciti a coinvolgere migliaia o milioni di persone nella consapevolezza della necessità di un risveglio della fede, ma anche di una raddoppiata e triplicata messa in guardia nei confronti delle forze operanti alla distruzione del cattolicesimo. Fra queste forze, l’islam occupa certamente il primo posto fra quelle esterne, e la massoneria fra quelle interne. Come: la massoneria una minaccia interna alla Chiesa? Certamente: essa è penetrata nei tessuti vitali della Chiesa ormai da molto tempo: per intenderci, da molto prima del Concilio Vaticano II, anche se solamente oggi i ciechi cominciano a rendersi conto di quanta strada essa abbia fatto e di quale livello di controllo è in grado di esercitare sulla Chiesa. Uno che se n’era accorto per tempo, cioè negli anni ’20 e ’30 del Novecento, è stato san Massimiliano Kolbe; e non per altra ragione che questa, il grande santo polacco è stato silenziosamente “archiviato”, e oggi viene ricordato, se pure viene ricordato, quasi solo per essere esibito come santino della solidarietà con i “fratelli maggiori” ebrei, che egli non vedeva affatto come tali, benché abbia rischiato la vita per salvarne quanti più possibile, al tempo dell’invasione nazista della sua Polonia.