ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 18 gennaio 2018

I felloni neopreti e neocattolici

FEDELTA' DEL CONIGLIO MANNARO



Il senso della fedeltà, si può insegnare, specialmente con l’esempio, ma non mette salde radici se non in quanti "hanno una predisposizione verso di esso". L'oscura strategia del neoclero e neocattolici per modificare la fede 
di Francesco Lamendola  

  

Apparentemente, ed è così che viene presentata, l’esortazione apostolica Amoris laetitia si prefigge lo scopo di spalmare un balsamo sulla ferita che si è aperta in tante famiglie e in tante anime di credenti che le vicende della vita hanno condotto in situazioni irregolari dal punto di vista della morale cattolica, ma che, in fondo, non vorrebbero allontanarsi o separarsi dalla Chiesa, chiedono solo un po’ di comprensione, un po’ di attenzione, un po’ di solidarietà umana, un po’ di simpatia e di calore. Che cosa ha fatto di male il mio papà, che non può ricevere la Comunione?, chiede, con tono straziante, una bambina, figlia di una coppia divorziata, al sacerdote imbarazzato, che non sa cosa risponderle: è una delle immagini vincenti di quel “partito” che, all’interno della Chiesa, da tempo premeva perché si aprisse uno spiraglio, un dialogo nei confronti delle migliaia e migliaia di persone che si trovano nelle condizioni del padre di quella bambina: cattolici separati o divorziati, passati a un nuovo matrimonio o ad una convivenza, i quali non possono accostarsi alla santa Comunione per la durezza eccessiva e per la mancanza di autentica carità cristiana da parte di una Chiesa ancora troppo ripiegata su se stessa, sulle proprie verità astratte, e lontana dalla realtà concreta dei problemi, assai complessi, che la gente si trova a vivere in una società come la nostra, che è già per se stessa quanto mai complessa.

Cattolici si resta!

Tommaso Moro: un vero christianus catholicus del suo tempo


(di Cristina Siccardi) Dopo san Giovanni Battista e san Giovanni Fisher, il terzo santo indicato a modello nella Professione delle verità immutabili riguardo al matrimonio sacramentale dei vescovi Tomasz Peta, Jan Pawel Lenga, Athanasius Schneider, è Thomas More (1478-1535), una personalità di grande levatura intellettuale e morale, che ha percorso un cammino di Fede e di apologetica capace di condurlo alla suprema testimonianza.

L’elenco della “follia”

Hit-parade nuovi Comandamenti neo chiesa da non perdere



Ci sono novità dai Vangeli che ancora non conosciamo? Con questo articolo facevamo già fronte alle tante “innovazioni” che – la nuova pastorale di questa neo-chiesa – vorrebbe imporre, e lo sta imponendo, al popolo di Dio. L’elenco della “follia” che sta avvolgendo la neo-chiesa, non si conta più. Vescovi che ingannano i giovani sulla storia di Sodoma, si legga qui; sulle parole finali del Pater Noster, si legga qui... o delle “nuove” forme di preghiere pubblicate da Avvenire, atte a benedire pensieri perversi e corrotti di un sacerdote, vedi qui; o come per l’arcivescovo di Milano, che per lui il “Verbo di fece carta” vedi qui... fino ad arrivare a dover sentire, come notiziario di un viaggio apostolico, la nota di un Papa che facendo una battuta su Gesù Eucaristia, tutti ridono, senza pensare minimamente al grave scandalo che viene dato, leggi qui….. davvero non se ne può più.

Ma il grillo fa il suo mestiere..

https://maximilian-media.gloria.tv/placidus/f/lp/71adgkaif8lpt6b67ecs80dpqt6b67ecs80dq.jpg?sum=zq-2pDhf-UMi0ojCJ6F48g&due=1516363200

“SCANDALOSO: Andrea Grillo presenta l’articolo di un Sacerdote Teologo educatore di un seminario. L’Eucaristia ridotta ad un atto di ‘erotismo’. Chiediamo l’intervento della Santa Sede” di Fra Cristoforo


Questo è troppo! Questi sono pazzi! E’ una follia! Abbiamo parlato diverse volte delle castronerie sul Sacramento dell’Eucaristia che scrive Andrea Grillo. Ma questa di oggi le supera tutte. FATE GIRARE IN TUTTO IL MONDO QUESTO ARTICOLO! Perché anche le pietre devono sapere dove stanno portando la Chiesa questi scellerati!
Il “teologo” Grillo nel suo blog ieri ha postato un articolo di Manuel Belli, che è insegnante di Teologia Sacramentaria al Seminario di Bergamo ed è anche educatore dei seminaristi della stessa città.
Il titolo dell’ articolo di don Belli è: “Eucaristia. Corpo, pasto ed eros”. Già leggendo il titolo si capisce il programma, e dove vuole andare a parare questo sedicente “teologo”. Il link è questo http://www.cittadellaeditrice.com/munera/nuova-teologia-eucaristica-1-corpo-pasto-e-eros-di-manuel-belli/.

Ecumenismo in salsa protestante

CHIESA E GLOBALIZZAZIONE

La globalizzazione come strumento massonico per annientare la Chiesa Cattolica. L'obiettivo di un unico mercato globale con un’unica religione globale. Il presupposto del multiculturalismo di lingue, culture e fedi religiose 
di Cinzia Palmacci  

 

La riflessione sulle religioni e la religiosità mostra bene come il fenomeno della globalizzazione si riduce alla mera costituzione di un unico mercato globale. Unico mercato globale con un’unica religione globale. La globalizzazione implica l'esistenza di contatti sempre più importanti con membri di altre religioni, e si fa strumento per il raggiungimento di un unico fine: cancellare il Cristianesimo e le radici cristiane soprattutto in Europa, terra di conversioni al Vangelo di Cristo durante la predicazione degli apostoli. In questa prospettiva, la religiosità stessa dell'uomo è reinterpretata alla stregua di un agnosticismo tipicamente moderno ed occidentale fino alla banalizzazione e allo svilimento della tradizione cristiana millenaria opera del sacrificio estremo di Cristo. 

Levarsi in piedi in chiesa

Il minimalismo, malattia del cattolicesimo contemporaneo


(di Roberto de Mattei) In questi giorni scorrono in Italia sul web due video che fanno riflettere. Il primo riproduce le parole pronunciate durante la Messa di mezzanotte di Natale, da don Fredo Olivero, rettore della chiesa di san Rocco a TorinoSapete perché non dico il Credo? Perché non ci credo». Tra le risate dei fedeli, il sacerdote continua: «Se qualcuno lo capisce…, ma io dopo tanti anni ho capito che era una cosa che non capivo e che non potevo accettare. Cantiamo qualche cos’altro che dica le cose essenziali della fede». Il sacerdote ha quindi sostituito il Credo con il canto gospel Dolce sentire del film Fratello sole sorella luna.
Il Credo riassume gli articoli della fede cattolica. Negare uno solo di questi articoli costituisce un’eresia. Negare il Credo, in blocco, costituisce un atto di pubblica apostasia. E negarlo nel momento sacro della Messa costituisce un intollerabile scandalo.

Senza ombra di dubbio

BERGOGLIO: PADRE "SNATURATO"



Quale padre, "al figlio che ha fame", dà una pietra? Sono molte le ragioni per considerare il signor Bergoglio come un falso papa, un papa abusivo e del tutto indegno di essere considerato papa o pensa ormai di essere lui "Dio" 
di Francesco Lamendola  

  

Sono molte le ragioni per considerare il signor Bergoglio come un falso papa, un papa abusivo e del tutto indegno di essere considerato papa – oltre, naturalmente, all’ottima ragione che lui stesso non si considera tale, non vuole fare il papa e non vuole comportarsi da papa, cioè da capo amorevole e responsabile della Chiesa cattolica, bensì da nemico implacabile di essa, della sua dottrina, della verità soprannaturale di cui è depositaria, custode e annunziatrice. Vi sono delle ragioni teologiche e dottrinali, innanzitutto; poi, delle ragioni pastorali; poi, delle ragioni liturgiche: e per ciascuno di questi ambiti si potrebbe stendere un lungo elenco di abusi, di stranezze, di disordini, di confusioni volute, di scandali, di oltraggi, di vere e proprie eresie e blasfemie. Molti, fra i quali anche noi, ne hanno preso nota, li hanno segnalati, li hanno denunciati, affinché tutti i cattolici di buona volontà siano infornati ed edotti di come stanno realmente le cose, dietro la facciata falsamente umile e misericordiosa che questo abile personaggio, divorato dall’ambizione e gonfio di superbia, è riuscito a creare intorno a sé, ingannando milioni di persone; e, quel che è peggio, sospingendole, senza che se ne rendano conto, fuori dall’ortodossia cattolica, là dove grandi sono i pericoli per l’anima, perché la Verità del Vangelo di Gesù Cristo viene impunemente adulterata, con una premeditazione e con un cinismo che lasciano stupiti, perché mai, nella lunghissima storia della Chiesa, si era vista, al suo vertice, una cosa del genere.

O almeno dovrebbero credere?

Considerazioni – formali, ma non prive di conseguenze – sulla “messa nuovissima” catto-luterana.
Un mio caro amico, che si chiama Matteo e come me vive nella (ex) cattolicissima diocesi di B., mi racconta con assidua periodicità le imprese del parroco di C., la parrocchia (ex) cattolicissima in cui abita. Ometto i virgolettati blasfemi del suddetto parroco di C. e mi limito a dire che il buonuomo spiega ogni domenica ai suoi fedeli, presumo (ex) cattolicissimi poiché non fanno una piega, che il Sacrificio è roba da pagani, che l’altare è roba da pagani e invece questo (indicando la cosiddetta “mensa”) è solo un tavolo e qui si viene per mangiare.

Settimana dell'incredulità

L'incredulità dei Giudei nel Vangelo di San Giovanni
cap. XII (37-41)






Prologo

Ho già affrontato la questione dei motivi dell’incredulità ebraica basandomi sul Vangelo di San Giovanni (VIII, 43) (1).

Ora mi baso su un altro testo del medesimo Vangelo (XII, 37-50), forse meno famoso, ma molto interessante per aiutarci a capire - in questi periodi di sincretismo religioso - le differenze tra Cristianesimo e Giudaismo postbiblico e il grado di responsabilità del Giudaismo nel rifiuto di Gesù.

Gesù ha risuscitato Lazzaro da poco (Giov., XI, 1-46), il sinedrio ha decretato la morte di Gesù (47-53), la Domenica delle Palme Gesù è entrato trionfalmente in Gerusalemme (XII, 12-19), ma i capi dei Giudei si son mostrati irremovibilmente ostili ed increduli verso Gesù (35-70).

Le diversità tra Cristianesimo e Giudaismo rabbinico sono sostanziali: il primo professa la Divinità di Cristo e la Trinità delle Persone nell’Unica Natura divina; il secondo nega la Divinità di Cristo e la SS. Trinità e condanna Gesù come blasfemo poiché, pur essendo uomo, si è proclamato Dio.  

mercoledì 17 gennaio 2018

«La nuova Ester che viene a salvare il suo popolo »

Interessantissma prospettiva biblica di Fatima: MARIA "NUOVA ESTER" MANDERA' IN FRANTUMI LE TRAME DI SATANA!...
Non c'è dubbio che Fatima ci pone dinanzi un evento di contenuto biblico di alto livello. E' prorpio alla luce di questa constatazione che è possibile individuare, nella Regina del Rosario di Fatima, il compimento di numerose figure bibliche antiche. Tre risplendono in modo particolare: Ester, Elia e Giuditta...

La Madonna a Fatima richiama con convinzione la verità della sua costante e premurosa Mediazione materna. Questo richiamo non è fatto mediante un singolo messaggio, una singola parola, un singolo avvenimento, un singolo segno.
Può dirsi che siano tutto l’evento e il messaggio di Fatima a mostrare con chiarezza inequivocabile l’azione mediatrice di Maria Santissima nella sua funzione di Madre Mediatrice e Corredentrice del genere umano. 

Posso disturbare la Santità vostra?

http://biografieonline.it/img/bio/g/Gregorio_Magno.jpg

Intervista a papa Gregorio Magno

    – Buongiorno Santità.
– Buongiorno a voi.
– Posso disturbare la Santità vostra?
– Prego.
– Lei è papa Gregorio, non è vero? Gregorio I, detto Gregorio Magno, ovvero il Grande?
– In persona.
– Perdonateci l’ardire, ma vorrei intervistare la Santità Vostra…

Serve solo un po’ di intelligenza

Parlano gli accusatori del Papa: "Tradisce la Chiesa con l'islam"

Il promotore della lettera contro Papa Francesco e il suo pontificato "pro-islam": "Come non lo si può considerare tradimento?"


Le sottoscrizioni sono già oltre 3.600. La lettera firmata da “ex musulmani” contro Papa Francesco e il suo “insegnamento sull’islam” in un modo o nell’altro ha fatto parlare di sé.
Alcuni hanno criticato la credibilità della petizione, aperta a tutti i fedeli senza il coinvolgimento di teologi o studiosi del Diritto Canonico. Eppure da Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna continuano a raccogliere adesioni nella speranza di presentare “milioni” di firme a Sua Santità e fargli capire che “non si possono servire allo stesso tempo la Chiesa e l’islam”.

A perpetua infamia

Nascita del Consiglio Ecumenico delle Chiese cristiane d’Italia
e messa ecumenica 





Foto di “gruppo”



Un passo importante sul cammino ecumenico è stato appena compiuto in Italia: lo scorso 5 dicembre è nato il Consiglio ecumenico delle Chiesa cristiane presenti in Italia, che ha l’obiettivo di fare avanzare il dialogo interconfessionale… e la messa ecumenica.
[si veda il servizio delll'agenzia SIR]

Per Don Cristiano Bettega, direttore del servizio per l’ecumenismo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), questa nascita è un
«segno della volontà di continuare insieme il cammino intrapreso negli ultimi anni dalle Chiese, con l’intenzione di avere un organo di collegamento e consultazione il più veloce e agile possibile per poter intervenire come cristiani su temi di attualità o di emergenza e promuovere iniziative comuni»

“A Freudian slip?



Un rivista americana domanda: è un lapsus freudiano?

Anche nell’umorismo i gesuiti dicono mezze verità.


Una rivista americana ha commentato: “A Freudian slip? [Un lapsus freudiano?]“, a seguita della risposta data da papa Bergoglio — “Vado dalla strega” — ad una giornalista che gli chiedeva quale fosse il suo segreto per essere così in forma. Potrebbe essere davvero un lapsus freudiano? Vediamo un po’.
In realtà, non volevamo farci coinvolgere nell’ennesimo “pensiero liquido” ad alta quota, di un viaggio papale, tuttavia la rete è fatta di notizie e questo ci da la possibilità di affrontare, la notizia, nel modo più accurato possibile, o almeno ci proviamo.

Il rifiuto di una verità conosciuta

O CRISTIANI, O IL NULLA



L’alternativa al presente è fra un’Europa cristiana e il nulla. Il cristianesimo non è solo la sua identità, a dispetto che sia oggi un continente post-cristiano, è molto di più: è la sua stessa sostanza "morale e spirituale" 
di Francesco Lamendola  

 

Diceva Friedrich Nietzsche, verso la fine del XIX secolo, che l’Europa deve sceglier se vuol essere se stessa oppure il nulla. Pochi decenni dopo, alla luce della tragedia della Prima guerra mondiale, il grande scrittore T. S. Eliot precisava che l’Europa deve scegliere se vuol essere cristiana, o il nulla (cfr. il nostro articolo: Attualità di T. S. Eliot: o rifondare un’Europa cristiana, o il Nulla, pubblicato sul sito dell’Accademia Nuova Italia il 26/12/2017). Questa alternativa è oggi più che mai all’ordine del giorno, e implica la necessità di una scelta radicale e ultimativa. Sarebbe ingenuo farne “solo” una questione di tipo identitario e culturale; no: la posta in gioco è assai più ampia, perché la minaccia del nulla che incombe sul nostro continente non viene da dinamiche “naturali” della globalizzazione, ma da un progetto di annientamento ben preciso, mirante a strappare l’anima dei popoli per meglio asservirli al potere finanziario (cfr. l’articolo Esiste un progetto per strappare l’anima del mondo, pubblicato sul sito di Arianna Editrice il 30/10/2007), e, nel caso dell’Europa, mirante a distruggere la sua antica civiltà e la sua stessa spiritualità, in modo da farne una specie di dormitorio per masse anonime di lavoratori e consumatori sottopagati. 

Idolatria del “migrante”

Idolatria del migrante






Eccoci, siamo arrivati: quella del “migrante” è diventata ormai una figura idolatrata. In particolare, lo è diventata sia nel mondo del clero che in quello laico (o, meglio, in una parte di essi).

Prima di vedere entrambe queste idolatrie – che hanno scopi e ragioni diverse – dobbiamo passare attraverso alcune precisazioni etimologiche.

Il termine “migrante” è un neologismo

Il dizionario Treccani ci dice che “fin dall’Ottocento, migrante era adoperato in concomitanza con emigrante”, dove con “emigrante” si intende “chi emigra”, in particolare chi espatria, temporaneamente o definitivamente, a scopo di lavoro. “Emigrante, come dice l’etimo, sottolinea il distacco dal paese d’origine, calca sull’abbandono da parte di chi ne esce, come segnala anche l’etimologico e- da ex- latino. Ad emigrante, proprio per via di quel prefisso (che è e-ex latino, che indica proprio la separazione, il distacco, qualcosa che non è più, NdA), ma anche a causa del precipitato storico che si è sedimentato nell’uso della parola, si associa l’idea del permanere di un’identità segnata dal disagio del distacco, e dunque l’allusione a una certa difficoltà di inserimento nella nuova realtà di vita.

Ecumania

Ecumania forma perversa di ecumenismo e dialogo denunciata dal beato Newman



I Padri mi fecero cattolico“:  così il cardinale beato Newman lo dichiarava a Edward B. Pusey. Questi aveva criticato il culto cattolico a Maria, ritenendolo uno sviluppo anomalo della pietà cristiana e un grave ostacolo per l’intesa degli anglicani coi cattolici, e Newman nella nota lettera a Pusey risponderà:  “Non mi vergogno di basarmi sui Padri, e non penso minimamente di allontanarmene. La storia dei loro tempi non è ancora per me un vecchio almanacco. I Padri mi fecero cattolico (The Fathers made me a Catholic), ed io non intendo buttare a terra la scala con la quale sono salito per entrare nella Chiesa“.
Stiamo entrando nella Settimana di Preghiera per l’unità dei Cristiani che si svolge dal 18 al 25 gennaio, giorno della memoria della conversione di san Paolo, e riprendono anche i tamburi della stessa musica rimbombante, atta a far sentire quei cattolici – ancora troppo legati alla Verità – come dei veri cattivi insensibili al processo di riappacificazione in corso.

martedì 16 gennaio 2018

Atque semper Virgo

Sempre vergine? La risposta che la Chiesa si attende


La verginità di Maria è stata da sempre al centro di accesi dibattiti nella storia del Cristianesimo e di negazioni eclatanti. Nomi come Cerinto, gli ebioniti, Elvidio nei primi secoli, A. Mitterer e K. Rahner, nella metà del secolo scorso e più vicino a noi R. Brown, si aggiungono alla lista dei sospettosi (o degli eretici). Elvidio al tempo di S. Girolamo negava la perpetua verginità di Maria, invece il medico e sacerdote viennese, A. Mitterer, non riusciva a capire come mettere insieme la vera maternità di Maria e la sua verginità nel parto. Le due cose si escluderebbero a vicenda, al punto che per assicurare una reale maternità sarebbe stato doveroso ammettere la rottura del grembo e le doglie del parto. Il gesuita tedesco K. Rahner, in felice dialogo con tutti, non solo si accodò a detta proposta, ma ne derivò pure che la verginità di Maria nel parto non ha un solido fondamento. È un problema! L’aggettivo “problematico/a” entrò così ufficialmente nella teologia mariana rinnovata e presto la verginità (fisica) di Maria assurse al rango del simbolo, mentre si faceva spazio la “verginità del cuore”. L’integrità verginale di Maria, specialmente in partu, era da spostare dal piano fisico a quello teologico della purezza di fede della Vergine nell’accogliere il Verbo di Dio. Il corpo non era in fondo determinante.

Detestationes advenientes

UN ALTRO ABOMINIO PERPETRATO CONTRO IL FIGLIO DI DIO.


MUSULMANA RECITA CORANO IN CATTEDRALE: “CRISTO NON È FIGLIO DI DIO” – VIDEO


Nella Cattedrale di St.Mary, in Scozia, Madinah Javed, una ragazza musulmana, ha recitato l’inquietante nenia coranica – traduzione presente nei libretti forniti ai fedeli insieme al resto del programma – nella quale si nega che Cristo sia Dio. E’ la Sura ‘Maryam’. Il fatto che in una chiesa cristiana si possa recitare un verso che nega l’esistenza del ‘principale’ la dice lunga sul livello di degrado religioso a cui il Cristianesimo è arrivato.

Egli stesso passava con loro

Il miracolo del Mar Rosso e l’uragano Irma


” “Mosè stese la sua mano sopra il mare e il Signore sospinse il mare con un forte vento dell’est tutta la notte e mise a secco il mare”. Andò proprio così, come narra la Bibbia nel Libro dell’Esodo (14: 21). Se fu il Signore a separare le acque permettendo la fuga degli ebrei dall’Egitto, o si trattò semplicemente di Madre Natura, resta da stabilire. Ma certo è che un forte vento avrebbe potuto effettivamente creare per qualche tempo un corridoio in mezzo al mare per il popolo eletto. Dopodiché, caduto il vento, le onde si sarebbero richiuse, e così si spiega perché l’esercito inviato dal Faraone fu sommerso e dovette rinunciare all’inseguimento”: comincia così un articolo apparso su Repubblica, nella pagina dedicata alla scienza, del 23 settembre 2010, descrivendo i risultati di uno studio basato su 14 simulazioni al computer, condotto dallo Us National Centre for Atmosphere Research e dall’università del Colorado.

In chiesa non ci va più nessuno..

Corna glamour sulla bara: è la pastorale del diavolo

Nel dopo morte di Marina Ripa di Meana - “dopo morte” sostituisce i termini “funerali civili” o “esequie cristiane”, che non hanno avuto luogo -, al vedere le foto delle corna sulla bara ivi poste per volontà della defunta, ho provato una sensazione fortissima, frutto di contrasto tra due sensazioni contemporanee, proprio come capita nei libretti d’opera (ad es. «Di opposti affetti un vortice / già l’alma mia circonda»: Rossini, La donna del lago): un godimento estetico e un brivido di terrore generato dalla fede.

La strategia dei piccoli passi

VERSO L'APOSTASIA

A piccoli passi, ma quotidiani, verso l’apostasia. Lo sciagurato pontificato del (falso) papa Bergoglio: dopo aver tentato, per millenovecento anni, di scalzare la Chiesa dall’esterno, il Nemico ha deciso di farlo dall’interno 
di Francesco Lamendola  

  

Sono piccoli passi, come ha notato Sandro Magister, ma sono quotidiani, incessanti, feste e domeniche comprese, anzi, specialmente le feste e le domeniche: e così la neochiesa del (falso) papa Bergoglio marcia a ritmo straordinariamente spedito verso la radicale apostasia, in modo tale che molti non se ne sono neppure accorti; eppure il movimento c’è, e si vede: basti confrontare le cose che succedono ora, tutti i giorni, alla luce del sole, rispetto alla situazione di cinque o sei anni fa, subito prima che questo sciagurato pontificato avesse inizio. Trasformando le chiese e le basiliche in mense e sale da pranzo, dove si mangia la pastasciutta al ragù e la porchetta o lo spezzatino di carne, naturalmente per amore dei poveri, degli “ultimi” e soprattutto dei migranti, si attua una graduale, sistematica trasformazione di ciò che viene percepito come sacro e ciò che viene percepito come profano, facendo sparire il primo e sostituendolo completamente col secondo: si vuole abituare i fedeli che in chiesa non si va per pregare e cercare il Padre celeste, questo lo facevano i nostri nonni prima del Concilio, ma ci si va per pranzare con i poveri e per brindare con i rom, vittime d’una bieca discriminazione razziale.

Non disturbate il manovratore..

In Cile Francesco si sdoppia. E non si sa quale sia quello vero


Pochi giorni prima dell'arrivo di papa Francesco in Cile, la pubblicazione sull'Associated Press di una sua lettera ai vescovi cileni del gennaio 2015 ha complicato non poco la sua visita.
Quella lettera, infatti, genera un autentico rompicapo sul reale pensiero di Jorge Mario Bergoglio riguardo al maggiore scandalo che ha scosso il Cile in questi ultimi anni, quello che ha per protagonista un sacerdote di nome Fernando Karadima.
Karadima, oggi ottantasettenne, è stato per decenni parroco a Santiago, ma soprattutto è stato seguitissimo educatore e guida di folte schiere di giovani e di sacerdoti, dei quali alcuni sono poi diventati vescovi.
Nel 2010, però, numerosi suoi discepoli rivelarono di essere stati abusati sessualmente da lui, quando erano in giovane età o minorenni. La Santa Sede arrivò presto alla conclusione che quelle accuse erano fondate. E il 21 giugno del 2011 dichiarò Karadima colpevole e lo obbligò a ritirarsi a una vita nascosta di penitenza e preghiera.

Il “magistero dei gesti”

Chi comanda in Vaticano?



I lettori che mi seguono con regolarità avranno notato che nei miei articoli raramente parlo dell’esortazione apostolica Amoris laetitia. Il motivo lo spiegai all’inizio del post del 14 aprile 2016. È lo stesso motivo per cui, quando nell’agosto scorso i promotori della Correctio filialis mi chiesero se volevo sottoscrivere il documento, declinai cortesemente l’invito, pensando: chi sono io per correggere il Santo Padre e come posso io giudicare dell’ortodossia del suo insegnamento? Ciò però non mi impedí allora e non mi impedisce oggi di nutrire seri dubbi su Amoris laetitia, né di rilevare l’ambiguità del linguaggio utilizzato, né di denunciare i vizi procedurali che hanno portato alla sua stesura, né di constatare le conseguenze che ha provocato, in particolare la confusione diffusa nella Chiesa e le divisioni tra cardinali, vescovi, sacerdoti e fedeli. Ora poi che una discutibilissima interpretazione dell’esortazione apostolica è stata dichiarata l’unica interpretazione possibile ed elevata al rango di “magistero autentico”, rimango a maggior ragione ammutolito, non perché i miei dubbi si siano dissipati, ma semplicemente perché non so piú che cosa pensare.

Totò Papa!

IL VATICANO SPIEGA PERCHÉ LILIANNE PLOUMEN HA RICEVUTO LA MEDAGLIA DI SAN GREGORIO MAGNO. “NON È UN PLACET AD ABORTO E CONTROLLO DELLE NASCITE”.


Lilianne Ploumen, la leader abortista olandese ha realmente ricevuto l’onorificenza vaticana dell’Ordine di San Gregorio Magno. Qui di seguito pubblichiamo l’intervista , e ringraziamo della cortesia il collega Michale Hichborn del Lepanto Institute, che per primo ha dato la notizia. Per chi conosce l’olandese, questo è il link all’intera intervista, mandata in onda dall’emittente nazionale olandese BNR.
Comunque, ecco il testo, a cui faremo seguire alcune notizie e considerazioni ulteriori.
Lei ha vinto di nuovo un premio…
  • Sì, ho vinto un altro premio. Ho ricevuto un alto riconoscimento dal Papa…
È a causa di ciò che fa per l’aborto?
  • Bene, quello non è menzionato, ma in sé è interessante che sia menzionato quello che è per le risorse per la società…

lunedì 15 gennaio 2018

“Momenti duri si preparano per voi"


13_Fatima, Tre Fontane, Akita: “tre formulazioni di uno stesso segreto”. Da Fatima alle Tre Fontane (terza parte)


Le apparizioni mariane (soprattutto quelle degli ultimi due secoli, a partire da Parigi 1830) sono interconnesse da un meraviglioso “filo d’oro” assimilabile a quell’unico progetto mariano salvifico che la Vergine Maria, per volontà di Dio, sta portando avanti con le sue apparizioni e manifestazioni nel mondo. Per queste intime e misteriose relazioni talvolta i singoli eventi mariofanici si comprendono meglio, assumono sfumature contenutistiche più profonde e svelano ulteriori misteri se le si mettono in relazione le une con le altre. È quello che avviene in modo avvincente con Fatima accostata alle manifestazioni della Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola: attraverso le rivelazioni della Vergine a Cornacchiola, infatti, è possibile scoprire il contenuto ed il significato integrale del Segreto di Fatima per “una via alternativa ed indiretta”. 

Guai ai seminatori di scandali...

L'UNDICESIMO COMANDAMENTO



Il (falso) papa Bergoglio ha ufficializzato l'undicesimo comandamento: "acconsenti all'invasione della tua patria, allo snaturamento della tua terra, alla sommersione della religione cattolica da parte di milioni d'islamici" 
di Francesco Lamendola  

  

Finalmente ha parlato del peccato. Non lo fa mai, e alcuni milione di cattolici cominciavano a dubitare che proprio la parola peccato non esistesse nel suo vocabolario. ma ieri il (falso) papa Bergoglio, nella sua omelia dalla Basilica Vaticana del 14 gennaio 2018, Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, finalmente ha parlato del peccato e, nello stesso tempo, ha ufficializzato l'undicesimo comandamento: acconsenti all'invasione della tua patria, allo snaturamento della tua terra , alla sommersione della religione cattolica da parte di milioni d'islamici. Lo ha fatto alla sua maniera, stravolgendo come al solito le Sacre Scritture, fino a piegarle al suo pensiero, come quando ha citato il "Venite e vedete" (Gv 1,39) rivolto da Gesù a due nuovi discepoli, che non c'entra assolutamente nulla né coi migranti, né con l'accoglienza, ma tanto, chi se ne frega?, quel che conta è il Bergoglio-pensiero, mica quel che ha detto, duemila anni fa, un certo Gesù Cristo (e chissà cosa ha detto, poi, in realtà, come osserva con straordinaria sagacia padre Sosa Abascal, il generale dei gesuiti: mica c'erano i registratori, a quei tempi!).