«Vince il mondo chi crede in Gesù, Figlio di Dio». Tutto il nodo della questione è qui: "nel rapporto fra Cristo e il mondo": mondo che rifiuta di riconoscere di essere sua creazione e rifiuta di rendere omaggio al suo Creatore
di Francesco Lamendola
Tutto il nodo della questione è qui: nel rapporto fra Cristo e il mondo. Cristo non è venuto per condannare il mondo, ma per salvarlo; il mondo, però, la ha rifiutato, ha preferito le tenebre alla luce. Si è ripetuta la rivolta del Paradiso terrestre: Adamo ed Eva, per invidia e per orgoglio, vollero essere come Dio e si ribellarono alla sua legge; quando Gesù è venuto nel mondo, gli uomini non l’hanno voluto accogliere, ma lo hanno messo in croce. E Gesù era il Figlio di Dio, era la seconda Persona della Santissima Trinità. Fra Gesù e il mondo non vi è alcun compromesso possibile: non perché il mondo sia male in se stesso, ma perché il mondo rifiuta di riconoscere di essere creato, rifiuta di rendere omaggio al suo Creatore e rifiuta anche l’invito struggente del suo amore, spinto fino al dono della vita da parte del Figlio: come Gesù aveva profetizzato nella parabola dei vignaioli omicidi, ben sapendo quel che i sacerdoti, gli scribi e i farisei stavano preparando contro di Lui. Il mondo, perciò, è quella parte della creazione che rifiuta l’amore di Colui che ha creato ogni cosa con la sua Parola creatrice: Fiat.